L’Arte che cura: al Niguarda arriva la ‘Madonna del velo’ per umanizzare la cura

Dal 22 maggio al 31 giugno 2025, l’Ospedale Niguarda di Milano ospita L’Ospite, un’opera d’arte della Pinacoteca di Brera esposta nel Blocco Sud del nosocomio, nell’ambito del progetto culturale “L’Arte che cura”, nato dalla collaborazione tra ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Pinacoteca di Brera e Arcidiocesi di Milano.

Un progetto per portare bellezza dove c’è sofferenza
Pensato per umanizzare gli ambienti ospedalieri e offrire un sostegno emotivo a pazienti e personale sanitario, L’Arte che cura è frutto dell’accordo di valorizzazione culturale siglato nel 2024 tra la Fondazione Ospedale Niguarda e la Pinacoteca di Brera. L’iniziativa prevede l’esposizione temporanea di opere d’arte in luoghi di cura, dove la riflessione sui grandi temi dell’esistenza – amore, famiglia, dolore, guarigione – si fa più intensa.

“Madonna del velo”: arte e spiritualità in corsia
La prima opera scelta è la Madonna del velo, una copia seicentesca attribuita al Sassoferrato, ispirata a un celebre dipinto di Raffaello Sanzio, originariamente realizzato tra il 1511 e il 1512 per la chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma. La versione presente a Niguarda proviene dalla Quadreria Arcivescovile di Milano, in comodato dalla Pinacoteca di Brera.

Nel quadro, la Vergine Maria solleva un velo davanti al Bambino, mentre Giuseppe li osserva in secondo piano. Il gesto richiama simbolicamente il sudario e la Passione di Cristo, evocando temi di amore, sacrificio e speranza. I colori intensi, la luce morbida e lo sfondo scuro conferiscono all’immagine una forza emotiva che si integra perfettamente nel contesto ospedaliero.

L’arte come alleata della cura
Come sottolineato da Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera, la scelta di esporre questo soggetto sacro nel mese di maggio – tradizionalmente dedicato a Maria – accentua il valore simbolico dell’opera, offrendo consolazione, spiritualità e riflessione.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di integrazione tra arte e medicina già attivo a Niguarda, dove l’approccio One Health include non solo la salute fisica, ma anche il benessere mentale, la qualità degli spazi e il valore del bello. Come ricorda Alberto Zoli, presidente della Fondazione Ospedale Niguarda, “la bellezza è parte della cura”, ed è strumento di prevenzione, sostenibilità e salute pubblica.

Progetti futuri e impegno della Fondazione
Il progetto L’Arte che cura non si ferma qui. Seguiranno altre esposizioni di opere della collezione Braidense, a beneficio di pazienti, familiari e personale. Intanto la Fondazione Ospedale Niguarda continua il suo impegno con nuove iniziative, tra cui:

  • la cena di raccolta fondi “Sport per Crescere”, prevista per il 23 giugno 2025 presso il Centro Ippico “Vittorio Di Capua”;

  • la serata al Teatro alla Scala del 30 marzo 2026;

  • la campagna permanente del 5×1000.

Per aggiornamenti e dettagli sull’iniziativa: www.fondazioneospedaleniguarda.it