Dieci anni di Abbonamento Musei Lombardia: celebrazioni al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano

Una giornata di riflessione sulla partecipazione culturale tra dati, strategie e prospettive future.

Il 27 maggio 2025, presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, si è tenuto il convegno “Oltre la soglia: la sfida della partecipazione”, evento centrale per celebrare i dieci anni di attività dell’Associazione Abbonamento Musei in Lombardia. Una ricorrenza significativa che ha offerto l’occasione per tracciare un bilancio su risultati, criticità e visioni future, mettendo al centro le sfide della partecipazione culturale.


L’incontro ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti istituzionali: Fiorenzo Marco Galli
, Direttore Generale del Museo ospitante, Alberto Garlandini, Presidente di Abbonamento Musei, Lorenza Gazzerro, Vice Direttrice Area Arte e Cultura della Fondazione Cariplo, Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano e Francesca Caruso, Assessore alla Cultura della Regione Lombardia. Le voci degli enti locali e delle fondazioni culturali hanno evidenziato il valore strategico del sistema Abbonamento Musei, lodato come esempio virtuoso di rete culturale interregionale.


I numeri di un successo decennale
In dieci anni, Abbonamento Musei Lombardia ha registrato oltre 1,3 milioni di ingressi. Le istituzioni culturali aderenti sono passate da 84 nel 2015 alle 230 del 2025. Un incremento accompagnato da una crescita continua delle visite annuali: dalle 8.690 del primo anno alle 259.399 registrate nel 2024.

Attualmente, gli abbonamenti attivi in Lombardia sono 56.739, di cui 13.431 con la formula Extra, che consente l’accesso anche alle sedi di Piemonte e Valle d’Aosta. Un risultato frutto non solo della capillarità della rete museale, ma anche dell’evoluzione del pubblico: più fidelizzato, consapevole, curioso.


I musei più amati dagli abbonati
Tra i poli culturali più frequentati figurano in cima alla classifica la Triennale di Milano (35.163 visite nel 2024), il Museo del Duomo (14.467) e le Gallerie d’Italia (13.755). Numeri significativi anche per la Villa Reale di Monza (8.862) e il Museo di Santa Giulia a Brescia (6.231). L’offerta è diffusa capillarmente: a Milano si contano 61 musei aderenti, seguiti da Brescia (37), Bergamo (30), Varese e Mantova (22 ciascuna), Pavia (18), Como (10), Cremona (9), Monza e Brianza (7), Lecco (6), Sondrio (5), Lodi (3).

Come sottolineato dal Direttore Galli: “Abbonamento Musei è uno strumento prezioso di visibilità territoriale. Amplia la fruizione culturale e rende accessibili a un pubblico sempre più vasto realtà di grande valore educativo e culturale”.


Le barriere da superare: focus tematici nei panel
La giornata si è articolata in due panel tematici, moderati da esperti del settore culturale e con il coinvolgimento di professionisti museali provenienti da diverse regioni italiane.

Primo Panel  – Le barriere di comprensione: informare e mediare
Moderato da Federico Borreani di BAM! Strategie Culturali, il panel ha indagato gli ostacoli informativi e interpretativi che ancora esistono nel rapporto tra museo e pubblico. Sono intervenute:

  • Monica Loffredo, Direttrice della Fondazione Luigi Rovati ETS,

  • Roberta Frigeni, Direttrice scientifica del Museo delle Storie di Bergamo,

  • Elisa Monsellato, esperta delle reti museali pugliesi.

I relatori hanno evidenziato l’urgenza di investire su narrazioni inclusive, accessibilità linguistica e dispositivi di mediazione culturale capaci di parlare a pubblici diversi per età, provenienza e background.


Secondo Panel  – Le barriere economiche: promuovere e fidelizzare
Moderato da Simona Ricci, Direttrice di Abbonamento Musei, il secondo momento di confronto si è concentrato sugli ostacoli economici alla fruizione culturale. Hanno preso parte:

  • Roberto Vannata, dirigente del Sistema Museale Nazionale presso la Direzione generale Musei,

  • Francesco Spano, Direttore di Federculture,

  • Francesca Belli, responsabile comunicazione e fundraising della Fondazione Brescia Musei.


Sono emerse strategie vincenti per promuovere l’abbonamento tra le fasce meno coinvolte e per rafforzare il legame tra istituzioni e comunità locali. La fidelizzazione, hanno sottolineato, passa dalla continuità nella proposta e dalla costruzione di esperienze significative.

Le istituzioni parlano: la cultura come bene comune
Nel corso dell’evento, Francesca Caruso, Assessore lombardo alla Cultura, ha sottolineato: Dieci anni di Abbonamento Musei in Lombardia rappresentano la dimostrazione concreta che investire nella cultura genera risultati duraturi. Questo strumento funziona: fidelizza, coinvolge ed educa alla bellezza”.

Simona Ricci ha definito l’abbonamento “uno strumento vivo di dialogo e innovazione”, mentre Alberto Garlandini, presidente dell’Associazione, ha rilanciato: Guardiamo ai prossimi dieci anni con l’ambizione di espandere ulteriormente la rete e di abbattere ogni barriera alla partecipazione culturale.

Le iniziative per il pubblico e le celebrazioni
In parallelo al convegno, il decennale è stato celebrato con iniziative dedicate al pubblico: visite ed eventi gratuiti per tutto il 2025 all’interno dei programmi AM Club e AM Family, e una campagna promozionale attiva fino all’8 giugno con sconti del 30% su tutte le tariffe in Lombardia e Valle d’Aosta.


La cultura come accesso e appartenenza
L’incontro del 27 maggio ha confermato l’importanza di una rete museale capace di parlare ai cittadini, di evolversi con i tempi e di rispondere ai bisogni di una società sempre più consapevole del valore della cultura. L’esperienza di Abbonamento Musei è oggi modello riconosciuto anche a livello europeo per l’innovazione nella fruizione culturale, con l’ambizione di continuare a essere strumento di cittadinanza attiva, conoscenza e coesione sociale.

Conclusioni istituzionali e prospettive future: un impegno condiviso per la cultura diffusa
A chiudere la giornata di lavori è stato il momento dedicato alle conclusioni istituzionali, affidato a Sabrina Sammuri, Direttore Generale della Direzione Generale Cultura di Regione Lombardia, e ad Alberto Garlandini, Presidente dell’Associazione Abbonamento Musei.

Entrambi hanno tracciato una sintesi dei temi emersi nel corso del convegno, ribadendo l’importanza di una progettualità condivisa tra enti pubblici, musei, fondazioni e operatori del settore per garantire un’accessibilità culturale sempre più ampia e strutturata.

Sabrina Sammuri ha sottolineato il ruolo strategico che la Regione Lombardia intende continuare a svolgere nella promozione dell’offerta culturale sul territorio, evidenziando come l’esperienza di Abbonamento Musei rappresenti un modello virtuoso di collaborazione interistituzionale e di valorizzazione delle identità locali. Ha inoltre ricordato come l’inclusività debba restare al centro delle politiche culturali, rafforzando la rete con azioni mirate per coinvolgere pubblici nuovi e diversificati.

Alberto Garlandini, da parte sua, ha richiamato l’attenzione sulla sfida futura dell’espansione e fidelizzazione del pubblico. Dopo un decennio di crescita costante, sia in termini di adesioni che di visite, ha ribadito l’impegno dell’Associazione nel potenziare la rete museale, superando le barriere economiche, informative e geografiche. Ha inoltre annunciato la volontà di rafforzare le sinergie con le regioni limitrofe e di investire in nuove strategie digitali e partecipative per rendere l’esperienza culturale sempre più inclusiva, sostenibile e contemporanea.

Le conclusioni dei due rappresentanti istituzionali hanno confermato il valore dell’iniziativa come strumento consolidato di partecipazione culturale, capace di unire realtà museali di diversa scala sotto un unico obiettivo: trasformare la cultura in un diritto realmente accessibile per tutti i cittadini.

Il convegno, denso di contenuti e riflessioni, è stato scandito da una pausa in cui si è tenuto un piacevole momento conviviale, con un lauto e gustoso stand lunch offerto a tutti i partecipanti. L’intermezzo gastronomico, apprezzato per la varietà e la qualità delle proposte, si è concluso con una grande torta alla frutta condivisa simbolicamente con tutti i presenti, a suggellare con dolcezza e spirito di comunità il decimo anniversario di un progetto che ha saputo trasformare la cultura in un’esperienza accessibile, diffusa e partecipata.