Crisi WOW Spazio Fumetto: il Comune chiarisce la situazione e apre al dialogo

Un debito di oltre 160mila euro e una concessione scaduta: il Museo del Fumetto di Milano rischia la chiusura. Il Comune conferma la possibilità di partecipare a un nuovo bando, ma chiede garanzie economiche.

Milano, 13 giugno 2025 – Dopo le numerose comunicazioni apparse sui social e su alcuni organi di stampa riguardo alla situazione dello Spazio WOW – Museo del Fumetto, il Comune di Milano ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la posizione dell’Amministrazione comunale e fare luce sulla questione economica che coinvolge la Fondazione Fossati, attuale gestore dello spazio di viale Campania.

Secondo quanto riportato, la Fondazione ha ottenuto nel 2011 la concessione dell’immobile attraverso un bando pubblico, con un canone annuo stabilito in 29.210,49 euro oltre IVA. Tuttavia, dopo 14 anni – tra contratto iniziale e proroga – si registra un debito accumulato che supera i 160.000 euro, oltre a ulteriori tributi locali non saldati.

Il nodo del debito e la concessione scaduta

Nel corso del tempo, il Comune ha più volte offerto alla Fondazione Fossati strumenti per sanare la morosità, tra cui rateizzazione e fideiussione, ma – secondo quanto dichiarato dall’Amministrazione – le condizioni proposte non sono state accettate né attivate. La conseguente situazione di morosità ha impedito di rinnovare la concessione, in conformità alle normative vigenti.

Solo recentemente, a contratto già scaduto, la Fondazione avrebbe avviato un percorso per regolarizzare la propria posizione, mentre il Comune si prepara a pubblicare entro fine giugno un nuovo bando per l’assegnazione dello spazio.

La proposta del Comune: restare fino al nuovo bando

L’Amministrazione ha comunque formulato una proposta transitoria: consentire alla Fondazione Fossati di rimanere temporaneamente nei locali, fino alla nuova aggiudicazione, a patto che venga pagato il canone rivalutato ISTAT, che potrebbe essere coperto interamente – sottolinea il Comune – dagli introiti dell’affitto del bar interno, che dal 2013 garantisce oltre 4.000 euro mensili.

Lo Spazio WOW, con una superficie di oltre 1.178 metri quadrati, si trova in una zona semicentrale della città ed è già soggetto a un canone agevolato rispetto al valore di mercato (scontato del 70%) in virtù del suo ruolo culturale.

L’assessore Sacchi: “Un grande dispiacere, ma serve legalità”

Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, che ha espresso rammarico per la situazione:

“Questa vicenda mi addolora molto. Ho sempre riconosciuto alla Fondazione Fossati grande passione e competenza. Dal primo momento in cui hanno dichiarato le loro difficoltà economiche mi sono attivato per favorire un dialogo serio con gli uffici competenti e l’Avvocatura. Ho anche garantito che non dovessero abbandonare subito i locali. Tuttavia, chi conosce le norme sa che ogni mia azione deve rientrare nel quadro della legalità”.

Sacchi ha infine ribadito la disponibilità dell’Amministrazione a continuare il dialogo, auspicando che la situazione possa risolversi in modo positivo, anche attraverso la partecipazione della Fondazione Fossati al nuovo bando.