Flashdance il Musical accende il Teatro Nazionale: energia, sogni e libertà in un ritorno anni ’80 firmato Compagnia della Rancia

La sera del 9 ottobre 2025 il Teatro Nazionale – Italiana Assicurazioni di Milano si è acceso come una discoteca anni ’80: luci, ritmo, e una grande aria di festa che si respirava già all’esterno, dove molto prima dell’inizio dello spettacolo,  uno showcase in piazza Piemonte attirava curiosi e appassionati. Tutti in attesa del debutto di “Flashdance – Il Musical”, spettacolo di punta della Compagnia della Rancia, che apre la nuova stagione del teatro con una lunga tenitura fino al 17 gennaio 2026.

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Appena entrati in sala, il pubblico viene accolto da una frase luminosa di Freddie Mercury:

Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto ciò che si pensa di poter essere”.

Un messaggio che anticipa il cuore emozionale dello spettacolo: la libertà di essere sé stessi attraverso la musica, la danza e il sogno.

Dopo la versione 2017/18 diretta da Chiara Noschese, questa nuova edizione porta la regia di Mauro Simone, le coreografie di Giorgio Camandona e la direzione musicale di Andrea Calandrini, costruendo un racconto più moderno e vitale, pur restando fedele al mito cinematografico prodotto da Paramount Pictures.


Sul palco, la storia di Alex Owens, operaia di giorno e ballerina di notte, prende vita grazie alla carismatica Vittoria Sardo, che interpreta il ruolo con una combinazione di forza e fragilità. Accanto a lei, Mattia Baldacci dà spessore e sensibilità al personaggio di Nick Hurley, l’erede dell’acciaieria e il suo interesse amoroso. Entrambi convincono nel recitato e nel canto, meno nella precisione coreografica, ma recuperano per intensità e presenza scenica.

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Il cast di contorno contribuisce con energia e verità: Giulia Sol (Kiki), Rebecca Ingrassia (Gloria) e Camilla Tappi (Tess) ricreano l’affiatamento delle amiche complici, mentre Rosalba Bongiovanni (Hannah) si distingue per profondità interpretativa nel ruolo della mentore. Ottime anche le prove di Giancarlo Teodori, Raffaele Ficiur e Annamaria Schiattarella, che completano una compagnia affiatata e versatile.

La regia di Mauro Simone è la vera anima dello spettacolo: dinamica, colorata, esplosiva. Simone gioca con la nostalgia degli anni ’80 ma parla al presente, costruendo una messinscena che è allo stesso tempo cinematografica e teatrale, fatta di luci, sudore e sogni che diventano danza.

La scenografia multilivello è funzionale e scorrevole, permettendo un ritmo senza pause, mentre il progetto luci, preciso e suggestivo, esalta i momenti di maggiore pathos e i numeri corali.

Le coreografie, energiche e trascinanti, sono un vero inno alla libertà di espressione: i corpi si muovono con forza e armonia, e il corpo di ballo regala sequenze di grande impatto visivo. Particolarmente applaudito il finale del primo atto, con la celebre scena dell’acqua vera che inonda la protagonista, accolta da un “wow” collettivo del pubblico.

Musicalmente, lo spettacolo è un concentrato di emozioni: le hit internazionali del film, da “Maniac” a “What a feeling”, passando per “Manhunt” e “I Love Rock and Roll”, convivono con brani in italiano, tra cui la coinvolgente “Gloria” di Umberto Tozzi, ripresa più volte con un effetto di pura euforia collettiva. Una scelta registica che mescola il fascino dell’originale alla riconoscibilità della lingua madre, amplificando la partecipazione emotiva del pubblico.

Un piccolo difetto iniziale nel bilanciamento dell’audio (la musica tendeva a sovrastare i dialoghi) è stato presto corretto, restituendo piena armonia tra canto, danza e recitazione. Le oltre due ore di spettacolo scorrono veloci, tra scene recitate, numeri musicali e momenti coreografici che alternano energia e romanticismo.


Flashdance – Il Musical” non è solo un tributo al film cult, ma una celebrazione dei sogni e del coraggio di inseguirli. In un’epoca in cui le incertezze sembrano dominare, questo spettacolo ricorda che la passione può ancora essere un atto rivoluzionario.

Un invito a credere in sé stessi, a ballare, e a lasciarsi andare a quel “What a feeling” che, quarant’anni dopo, continua a farci vibrare.


In scena fino al 17 gennaio 2026 al Teatro Nazionale – Italiana Assicurazioni di Milano.

Si consiglia di non rimandare troppo: lasciatevi travolgere da questo musical che fa sognare, ballare ed emozionare.

Credit photo: Giulia Marangoni

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