Successo al Grassi per ‘Il Miracolo della Cena’ – la nostra recensione

IL MIRACOLO DELLA CENA
regia Marco Rampoldi
collaborazione drammaturgica Paola Ornati
letture di Sonia Bergamasco
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Museo del Cenacolo Vinciano – Polo Museale della Lombardia – MIBAC –  Spettacolo inserito nel palinsesto Leonardo 500

Visto e recensito da Lucia Ferrigno 

Sonia Bergamasco, nel suo tailleur grigio e con dizione perfetta, ha letto per 50 minuti senza intervallo, con tono freddo e austero, interpretando con eccellenza Fernanda Wittgens .

Un monologo che ha trovato il contesto ideale, (esigenti spettatori leonardiani) per interagire direttamente con il Cenacolo e le, suggestive le proiezioni che si sono svolte in una scenografia semplice, con solo due tavoli di lavoro dove nella penombra delle luci, la Bergamasco, con la regia di Marco Rampoldi e il contributo alla drammaturgia di Paola Ornati, ha presentato l’opera di Leonardo.

Grazie alle immagini spettacolari proiettate sul fondo, ha esaminato ogni dettaglio del dipinto, passando da un tavolo all’altro e leggendo interpretandola, la personalità della Wittgens una donna che cresciuta all’ombra di Ettore Modigliani, riuscì a salvare opere e persone.

Una sapiente regia, con l’uso dosato d’immagini, ha saputo condurre lo sguardo dello spettatore al più minuzioso particolare insieme all’attrice ci ha guidato nel vivo della storia.

Attrice e Regista raccontano simultaneamente varie storie tenendole insieme, senza disordine e disaggregazione, utilizzando note, lettere istituzionali battute a macchina, epistole scritte a mano, foto, video. Basti pensare che perfino le tredici figure del Cenacolo sembrano staccarsi dall’affresco, assumere consistenza tridimensionale, contribuendo alla drammaturgia.

Su tutto primeggia Fernanda Wittgens.

Le sue parole di 75 anni fa sono ancora un monito per la nostra epoca: «Quando crolla una civiltà e l’uomo diventa belva, chi ha il compito di difendere gli ideali della civiltà, di continuare ad affermare che gli uomini sono fratelli anche se per questo dovrà… pagare? Almeno i cosiddetti intellettuali, cioè coloro che hanno sempre dichiarato di servire le idee e non i bassi interessi, e come tali hanno insegnato ai giovani, hanno scritto, si sono elevati dalle file comuni degli uomini. Sarebbe troppo bello essere intellettuale nei tempi pacifici, e diventare codardi, o anche semplicemente neutri, quando c’è un pericolo».

La conclusione è di un’attrice, Sonia Bergamasco che ha saputo curare meticolosamente l’organizzazione narrativa e di un regista, Marco Rampoldi che con l’utilizzo dei filmati, ha restituito l’identità di una donna e la bellezza di un capolavoro.

Entrambi in estrema simbiosi hanno realizzato il racconto: Il Miracolo della Cena.

Raccontando “Il Miracolo della Cena” sono riusciti a far rivivere sul palco del Piccolo Teatro Grassi di Milano ai numerosi spettatori, le emozioni e gli stati d’animo più profondi …e trascorsi 50 minuti senza pausa, lunghi sentiti e scroscianti gli applausi finali.