Teatro Litta: recensione de ‘Il Fu Mattia Pascal’ – in scena fino al 22 novembre

IL FU MATTIA PASCAL – L’UOMO CHE VISSE DUE VOLTE
di Luigi Pirandello
drammaturgia di Alberto Oliva e Mino Manni – regia di Alberto Oliva
con Mino Manni, Marco Balbi, Margherita Lisciandrano, Gianna Coletti, Alessandro Castellucci
scenografia e costumi Maria Paola di Francesco
assistenti alla regia Cristina Garavaglia e Michela Tosi
Un ringraziamento particolare a Fabrizio Montecchi – Teatro Giocovita

Teatro Litta dal 12 al 22 novembre – durata: 90 minuti

La storia di Mattia Pascal ritorna presto alla memoria degli spettatori: Mattia, uomo indolente per l’insoddisfazione del suo lavoro da bibliotecario; uomo travagliato nella famiglia d’origine; uomo segnato sul viso da un occhio compromesso; uomo passionale sia con la moglie dell’arrogante Malagna, sia con Romilda, la donna desiderata dal timido e insicuro Pomino, l’amico di Mattia che ne spera la mediazione affettiva.

Tra Mattia e Romilda, la passione conduce a un matrimonio turbolento: la donna, da bella e attraente, si trasforma in trasandata e pressante; la suocera, mamma di Romilda, si manifesta quale è realmente, carica di intolleranza, lamento e contraddizione.

Mattia si allontana da una realtà infelice e controversa e, dopo il ritrovamento di un cadavere, probabile suicida per i dolori della vita, riconosciuto dalla moglie e dalla suocera come Mattia stesso, decide di cambiare vita, complice una sostanziosa vincita al Casinò.

Anche il suo alterego Adriano Meis (nome acquisito per non essere riconosciuto) non trova un senso alla sua esistenza, neanche con l’innamoramento della dolce Adriana che, insieme al padre, gli affitta una stanza.

La rappresentazione scenica compatta questo racconto e stravolge la consuetudine narrativa con l’uso di alcuni artifici tecnici, quali la lampada magica che, nel susseguirsi dei monumenti più celebri di ogni città, trasporta nel viaggio di fuga dell’ “ormai fu” Mattia; i giochi di luci, ombre, teli in movimento, ambienti reali sottolineano il contrasto dei personaggi, anche quelli che sembrano sostenere il nascere di una nuova identità del protagonista (l’insegnante di pianoforte, il padre di Adriana).

L’ombra assume un carattere definito, compare e scompare con la partecipazione della luce; Mattia non esiste e la sua controfigura Adriano neppure, né per amare, né per acquistare, né per denunciare un furto subito. E’ l’ombra di un morto: si potrebbe calpestare la testa dell’ombra e dell’uomo senza ferire.

Neanche il ritorno a casa, dove troverà Romilda convogliata a seconde nozze con Pomino, lo riporterà a una identità stabile.

Mattia Pascal…il “Fu” Mattia Pascal: l’uomo defunto… L’uomo che visse due volte. Non è così: Mattia non visse proprio e neanche Adriano. Neppure attraverso una seduta spiritica insulsa e bugiarda o un dialogo con la sua ombra muta, che vorrebbe come alleata nella ricerca di sé.

La serata vola in compagnia di Mattia; sa suscitare la nostra solidarietà o forse apre alla domanda: “Vorremmo una seconda possibilità oltre a questa nostra vita?” Chissà…

Un classico rivisitato, moderno e attuale. Consigliato per porsi domande.

 

INFORMAZIONI
MTM Teatro Litta
Corso Magenta, 24
da martedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16:30

Biglietti: Intero 30€, Intero giornata di debutto 15€, Convenzioni 20€, Ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20€, Under30/Over65 15€, Scuole di teatro e Università 15€, Ridotto DVA 15€, Scuole di MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10€

spettacolo in abbonamento: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4
Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it/02-86454545

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BIGLIETTERIA MTM
Corso Magenta 24, Milano
02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 19:30

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I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.