Montagne Russe, una commedia brillante ma dai temi forti, al Teatro Manzoni di Milano

E’ in scena al Teatro Manzoni di Milano,  la commedia brillante “MONTAGNE RUSSE“, presentata da La Contrada Teatro Stabile di Trieste, Skyline Productions, Rara Produzione in collaborazione con Savà Produzioni Creative, che ha debuttato sul palco milanese il 3 maggio e replicherà fino al 15 maggio 2022.

Il testo di questa commedia è di  Eric Assous – traduzione Giulia Serafini – le scene di Andrea Bianchi, i costumi Giulia Rodofili, le luci Manuel Luigi Frenda e la regia di Marco Rampoldi.

LO SPETTACOLO
I due e unici protagonisti sono  Corrado Tedeschi e Martina Colombari, il primo di una indiscutibile e comprovata esperienza teatrale, la seconda per motivi anagrafici meno esperiente ma ha saputo dimostrare, oltre alla bellezza fisica, di avere tutte le carte in regola ed il talento per stare in scena facendosi apprezzare dal pubblico e dalla critica.

I due protagonisti, danno vita, sul palco, ad una coppia occasionale (Pierre e Juliette) conosciutisi poco prima, casualmemte in  un bar: Pierre, interpretato da Corrado Tedeschi è un uomo di mezza età, sposato e con un figlio, il quale mentre la moglie è in vacanza a Courmayeur, come nelle più classiche tradizioni del maschio non solo italiano,  cerca una serata che gli dia del brivido per sentirsi ancora giovane.

Riesce, senza troppi sforzi, a convincere  Juliette (Martina Colombari), parecchio piu giovane di lui, ad accettare un invito a casa dove avrebbero passato una serata d’amore tragressivo.

L’uomo  si presenta alla ragazza, millantando di essere un affermato professionista, convinto che questo possa servire a fare colpo sulla donna, che però si scoprirà non è del tutto  sincera e, nel corso della serata, prima si dichiara come prostituta di alto livello, poi come giormalista e amica della moglie, si alternano momenti di tensione a momenti in cui sembra si stia per arrivare allo scopo di quell’incontro, ma tutto è appunto, come suggerisce il titolo della commedia,  altalenante, sembra di stare sulle montagnme russe. Questo continuo cambio di programmi irrita Pierre,  che pur di ottenere il tanto agognato amplesso accetta di pagare la somma richiesta dalla donna per concedere il suo amore mercenario.

Ma così non sarà, perchè inizia un analisi degna di un thriller psicologico, che intriga lo spettatore, che fa congetture su come finirà e, nell’intervallo scambia pareri e opinioni con il compagno/a o il vicino di poltrona, ma l’epilogo sarà inaspettato e non saremo noi a spoilerarlo per non togliere  il piacere di scoprirlo, nel caso decideste di andare a vederlo, scelta consigliata in modo del tutto spassionata, ma convintamente.

Vi possiamo dare solo un piccolo aiutino:  tutto è da ricercare nella vera  identità di Juliette, sul vero scopo  di quell’incontro.

E se fosse stato tutto studiato nei minimi dettagli, anzi se questi venissero rimodulati dalle emozioni che nascono in Juliette mentre si trova nell’appartamento di Pierre?

Tedeschi - Colombari - saluti finaliDi sicuro la scena finale procurerà ad ogni spettatore un emozione forte e irrefrenabile; nei più sensibili scapperà perfino qalche lacrima, tanto è penetrante nell’anima,  raggiungendo così lo scopo del teatro, che non è solo divertimento, ma anche un luogo  in cui si riflette, ci si emoziona: si ride e si piange, per uscirne migliori.

LA MORALE
Dunque decidere di acquistare un biglietto per il teatro non è solo voglia di evasione, ma necessità di far funzionare il cervello di lasciare che un testo teatrale, interpretato da bravi attori, come in questo caso, smuovano le leve emozionali che abbiamo dentro di noi, le quali rimangono bloccate se non alimentate da giusti stimoli.

Questo spettacolo ha tali potenzialità, ma non saprete mai quali sono le vostre capacità di ragionamemto, dati dai toni “gialli” del testo,  nè quanta capacità avete nel  sapere mettere a fuoco gli indizi forniti dall’autore, nè ancora e soprattutto quale sia la  vostra sensibilità, se mai stimolerete il vostro Io. Ma questo non è un saggio di psicologia applicata quindi è solo un invito a decidere di fare qualcosa per voi.

Concludiamo rimarcando i tempi teatrali perfetti e i dialoghi serrati, che uniti alla simpatia e la bravura dei due interpreti ne consegna al pubblico un vero capolavoro di un classico e collaudato testo teatrale.

IL CONSIGLIO FINALE
Manca solo una settimana alla fine delle repliche che, ribadiamo, si concluderanno domenica 15 maggio, quindi non perdetevi questa opportunità e non ve ne pentirete. Ne sono testimomi loquaci, non solo il pubblico della prima, dove noi lo abbiamo visto, ma quello delle serate successive che lo ha apprezzato e applaudito senza se e senza ma!

BIGLIETTI:

Poltronissima Prestige € 35,00 – Poltronissima € 32,00 – Poltrona € 23,00
Poltronissima under 26 € 15,50