‘Alcesti: è ancora buio?’: una confessione tragica e cinica al Franco Parenti di Milano – recensione

Nell’intima sala Tre del Teatro Franco Parenti va in scena fino al 2 marzo “Alcesti:è ancora buio?” di Viola Lucio con Serena Ferraiuolo per la regia di Zoe Pernici.

Per altre informazioni sullo spettacolo, date orari e prezzi vedi il nostro articolo di presentazione.

LA RECENSIONE
Una confessione vissuta, lucida e cinica di un’Alcesti euripidea che si colloca in uno spazio e in un tempo indefinito.

Alcesti: è ancora buio racconta il sacrificio di una donna, sposa di un commediografo di successo, al posto del quale, con un gesto di amore martire, sceglierà di morire. Alcesti è il capro espiatorio, il cui sacrificio risolverà le divergenze scaturite dalla disobbedienza. Un avvocato, unico interlocutore muto di Alcesti, è il deus ex machina che le propone di rivendicare la paternità di una commedia, ritenuta scomoda dal regima dittatoriale e causa di condanna a morte del marito.

Un sacrificio sofferto e analizzato a pochi passi dalla morte. Una stanza di albergo, buia e impersonale, accoglie le decisioni e le confessioni di una donna che morirà per le idee di qualcun altro. Serena Ferraiulo dà vita ad un flusso di coscienza di un Alcesti moderna.

Un’analisi distaccata e allo stesso tempo sofferta di una scelta autonoma ma allo stesso tempo obbligata. La vita di Alcesti scorre, ripercorrendo gli ultimi momenti di vita, l’amore, la sua esistenza in cerca di risposte alla sua scelta.

Alcesti è la rappresentazione della sposa, vestita di bianco come una vergine sacrificale in onore del suo amore. Le pagine bianche del contratto scrivono il suo destino che la porterà alla morte; la penna con la quale firmare sono la chiave che sancirà la fine.

Non rimane che raccontarsi e liberare le emozioni, cercando di allungare il tempo. Negli ultimi momenti, l’istinto di sopravvivenza si affaccia con impeto e si manifesta anche con l’avidità della fame nel mangiare l’ultimo piatto di spaghetti per aggrapparsi alla vita.

Alcesti è una tragedia che racconta una confessione intima e cinica che mette in luce il sacrificio, l’amore e la complessità delle scelte dettate da un paradosso interiore al quale, nemmeno noi stessi, riusciamo a far luce.

Intensa, forte e credibile l’interpretazione di Serena Ferraiuolo che fa vibrare di emozioni gli spettatori in sala.