Il colore X: tre punti di vista per raccontare la discriminazione razziale – Teatro Elfo Puccini dal 19 al 23 giugno

19 – 23 giugno, ore 19.30
Il colore X
di Magdalena Barile, Greta Cappelletti, Davide Carnevali
regia Aldo Cassano
con Martin Chishimba, Yudel Collazo, Kalua Rodriguez
scene Nani Waltz, costumi Lucia Lapolla
luci Giuseppe Sordi, sound designer Antonio Spitaleri, aiuto regia Natascia Curci
Animanera
Vincitore Bando NEXT Regione Lombardia e Fondazione Cariplo

Questo coinvolgente spettacolo di Animanera nasce dal lavoro sul campo, da un progetto per la valorizzazione dei quartieri periferici di Milano che utilizza il teatro come strumento di integrazione tra persone di nazionalità diversa.

Per dare voce agli abitanti di queste zone, in particolare ai giovani neri immigrati, nimanerasceglie di coinvolgere tre drammaturghi tra i più attivi sulle scene cittadine; a loro affida le testimonianze e le storie raccolte, perché diventino un affresco a più voci portato in scena da attori neri. Colore X è composto da tre episodi, tre punti di vista per raccontare la discriminazione razziale come confine e limite del confronto tra le diverse culture. Per interrogarsi sulla possibilità di trovare una strada percorribile verso un’anima collettiva, in grado di superare ogni differenza.

I° episodio
La panchina
di Davide Carnevali
con Martin Chishimba, Yudel Collazo

Due giocatori di una squadra di calcio della periferia milanese attendono di entrare in campo, seduti in panchina. Mentre la partita segue il suo corso, i due prendono coscienza del loro rapporto con il pubblico, si chiedono se siano sufficientemente visibili e se il loro rappresentante sia  effettivamente capace di dare voce alle loro esigenze. Riflettendo così sul loro ruolo all’interno di una società sportiva che diventa (una brutta) metafora della società all’interno di cui tutti viviamo.

II° episodio
L’uomo con gli occhiali – Sulla nostra Stupidità
di Greta Cappelletti
con Martin Chishimba

Siamo partiti da due parole “ospitalità” e “invasione” ma avevamo bisogno di una metafora che restituisse con ironia lo stigma della minoranza razziale. La scelta è caduta sugli occhiali: se porti gli occhiali sei una minoranza. Insomma: “sei dei nostri ma ricordati che porti gli occhiali”. Non è una scelta, sono cose che accadono. Come può accadere di incontrare qualcuno, l’altro. L’altro è l’amore, è una ragazza senza occhiali. Cosa accade all’uomo con gli occhiali quando incontra una ragazza vedente? Il confronto con il diverso svela la nostra più segreta impreparazione ad accogliere l’altro. L’uomo un tempo discriminato, discrimina a sua volta.

III° episodio
Mani blu
di Magdalena Barile
con Martin Chishimba, Kalua Rodriguez

Un elogio della rabbia e la riflessione sul perché e come si possono combattere le  ngiustizie senza odiare, disfare senza distruggere e senza farsi distruggere in una società, la nostra, dove è venuto a mancare “la narrazione salvifica del contratto sociale”. Una madre e un figlio, ai margini. Nikko è un ragazzo italiano di seconda generazione ed è la vittima predestinata delle prepotenze del suo quartiere: povero, nero e omosessuale. Oz è sua madre, vittima predestinata in Italia come nel suo paese di origine: povera, nera e sola. Il futuro visto dal loro monolocale di periferia è cupo ma Nikko scrive messaggi salvifici e provocatori sui muri deprimenti del suo quartiere e Oz lo protegge con i suoi incantesimi: forse solo chi è oppresso e ha conosciuto la schiavitù può essere davvero libero.
“Quando hai un grande tormento o un grande amore solo allora si diventa una preghiera vivente, gli altri nemmeno vivono.”

Elfo Puccini, sala Bausch, corso Buenos Aires 33 Milano
Biglietteria: tel. 02.0066.0606
biglietteria@elfo.org whatsapp 333.20.49021
Orario spettacoli: ore 19.30
Biglietti: intero € 34 – ridotto <25 anni >65 anni € 18
– online a partire da € 16.50
Carnet 5 spettacoli € 65