Tenuta Mazzolino tra i protagonisti della terza edizione di ‘Oltrepò terra di Pinot Nero’ a Tenuta Pegazzera (PV)

Un evento, voluto, ideato e creato dai produttori e dalle produttrici della zona, tra cui – appunto – Francesca Seralvo di Tenuta Mazzolino: “Oltrepò terra di Pinot Nero” che – da tre anni ormai – si pone come obiettivo quello di esaltare il Pinot Nero, attraverso le sue due espressioni, il rosso fermo e il Metodo Classico DOCG.

Dopo il successo delle prime due edizioni, anche quest’anno saranno 34 le aziende produttrici che prenderanno parte all’evento, segno del sempre più crescente interesse verso questo territorio e verso le aziende virtuose che se ne fanno interpreti. Il successo di questo format è merito del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, che ne è l’organizzatore e che ha creduto nel progetto fin dai suoi albori, condividendo tra i valori comuni la volontà di promuovere il patrimonio vitivinicolo storico del territorio.



Tenuta Mazzolino
 è tra i 34 protagonisti, che dal 25 settembre prenderanno parte a questo terzo appuntamento, che si terrà – come da tradizione a Tenuta Pegazzera- nel cuore della provincia Pavese. Tenuta Mazzolino è una piccola realtà vitivinicola, gioiello dell’Oltrepò, adagiata sulle colline del pavese a ridosso dell’appenino, vanta 20 ettari vitati in una terra fatta di sapori storici e tradizioni tutti da scoprire. Qui si intraprendono percorsi inediti che fanno del biologico e della sostenibilità una scelta di vita – in vigna ed in cantina – si valorizza il territorio, rispettandolo ed esaltandone le peculiarità. 


Durante l’evento sarà possibile degustare il NOIR di Tenuta Mazzolino, un Pinot Nero dal colore rosso rubino intenso e limpido con sfumature granata. Al naso si apre con delicati aromi di frutti rossi, rosa canina e spezie dolci cuoio, risultando ricco e pieno al palato. Disponibile per l’assaggio anche il Terrazze: un Pinot Nero giovane, rosso rubino, fresco ed autentico.  Per chi preferisce le bollicine, Cruasè, un Pinot Nero Metodo Classico in rosa. La finezza del Pinot che si apre al naso con frutti rossi, la scorza di agrumi e le note di pasticceria portate dalla lunga ma equilibrata permanenza sui lieviti. Risulta teso e vibrante al palato, con la polpa dei frutti rossi freschi in evidenza.

“Per noi è importante fare parte di questa kermesse”, conclude Francesca. “L’ispirazione alla sua base, gli obiettivi che persegue e l’atmosfera di condivisione rappresentano principi fondamentali che dovremmo costantemente abbracciare mentre promuoviamo il nostro territorio.”