Paganini al Piano: il secondo appuntamento della Stagione all’Auditorium, con l’Orchestra Sinfonica di Milano di Milano

Orchestra Sinfonica di Milano

Venerdì 6 ottobre 2023 ore 20
Domenica 8 ottobre 2023 ore 16

Sergej Rachmaninov Rapsodia su un tema di Paganini
Johannes Brahms Sinfonia n. 1 in Do minore op. 68

Orchestra Sinfonica di Milano

Lilya Zilberstein Pianoforte
Alondra de la Parra Direttore

Un tandem di grandi musiciste, per la prima volta insieme sul palco dell’Auditorium, venerdì 6 (ore 20) e domenica 8 ottobre (ore 16): “Paganini al piano”, che vede la Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra op. 43 di Sergej Rachmaninov accostata alla Sinfonia n.1 di Johannes Brahms. Lilya Zilberstein, pianista eccezionale di grande esperienza con la Direttrice Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica di Milano, Alondra de la Parra.

La Stagione 2023-2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, quella che consacra i primi trent’anni della compagine di Largo Mahler, entra nel vivo con il secondo appuntamento all’Auditorium di Milano, il debutto in Stagione per la Direttrice Principale Ospite, Alondra de la Parra, che abbiamo visto

Lilya Zilberstein, pregevole solista, conclude “idealmente” il Rach Festival intrapreso nei mesi scorsi da parte dell’Orchestra Sinfonica di Milano, l’esecuzione dei Concerti per pianoforte e orchestra del compositore russo in due settimane. Dopo i quattro Concerti (eseguiti illo tempore da Alexander Romanovsky), Lilya Zilberstein propone la Rapsodia su un tema di Paganini, ultima grande pagina per pianoforte e orchestra firmata da Rachmaninov.

La Rapsodia su un tema di Paganini arriva infatti nel 1934, dopo i quattro Concerti per questo organico. Rachmaninov si misura col tema del Capriccio n.24 di Nicolò Paganini, tema con cui illustri colleghi del passato si sono già misurati, sviscerandone una grandissima quantità di possibilità di variazione. Basti pensare a Schumann, Liszt e Brahms, che hanno mostrato, già nell’Ottocento, la genialità di questo tema paganiniano. Rachmaninov compone queste variazioni sul Lago di Lucerna, e le eseguirà come solista a Baltimora, negli USA, affidando la direzione d’orchestra a Leopold Stokowski.

Lilya Zilberstein,

A partire dall’introduzione, le 24 variazioni che compongono questa Rapsodia sono un viaggio tra contemporaneità, come spesso si avverte in molti passaggi dalle tinte estremamente “americane”, in cui il colore orchestrale è utilizzato in maniera avanguardistica, e reminiscenze di un passato molto antico, come attesta ad esempio la comparsa, in più battute, del tema del Dies Irae. Una composizione che raggiunge il suo culmine espressivo nella variazione n.18, una struggente romanza introdotta dal pianoforte nella tonalità di Re bemolle maggiore, a cui segue la risposta degli archi all’unisono. Un piccolo capolavoro nel capolavoro, utilizzata non di rado all’interno delle colonne sonore dei film di Hollywood e non solo.

Il programma si completa con la Prima Sinfonia di Brahms, lavoro sinfonico di pregevole fattura che costò al compositore un lungo travaglio creativo. La Sinfonia n.1 in Do minore op.68 di Johannes Brahms fu definita da Hans von Bülow, “la decima sinfonia di Beethoven”, sottolineando il valore del sinfonismo brahmsiano come degno erede di quello del genio di Bonn. E non fu il solo: fu anche Eduard Hanslick a delineare un rigoroso parallelismo tra il linguaggio sinfonico dei due compositori. Un Brahms non ancora trentenne, infatti, completava il primo movimento (Un poco sostenuto – Allegro – Meno Allegro), ma sarebbero dovuti passare altri quattordici anni prima che la Sinfonia fosse definitivamente ultimata. Tra timore reverenziale e profondo rispetto per il sinfonismo beethoveniano, Brahms realizza con la Prima Sinfonia un lavoro cesellato fin dalle prime battute del primo movimento, scandite dai battiti del timpano e connotati da archi e fiati che procedono per moto contrario, gli uni ascendendo, gli altri discendendo.

Due splendide artiste, per la prima insieme sul palco dell’Auditorium di Milano. Interessante, a tal proposito, quanto ha affermato Alondra de la Parra in relazione al forse ormai anacronistico tema “donne nella musica”: “Mentirei se dicessi che non ho incontrato difficoltà, da donna, ad affermarmi nella mia professione. Ma allo stesso tempo, se dovessi formulare un desiderio sarebbe quello di promettere a noi stessi di non domandare a una musicista se ha avuto difficoltà in quanto donna. E se ciò accadrà, staremo tutti meglio, perché io ho perso tantissimo tempo nella mia vita rispondendo a questa domanda. Promettiamoci di non domandarcelo più, e staremo tutti meglio. “

Conferenza introduttiva
Giovedì 6 ottobre alle ore 18.30 si terrà una Conferenza introduttiva nel Foyer della Balconata. Relatore Enrico Reggiani, in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore Studium musicale d’Ateneo, intitolata “Romanticismi a confronto Brahms, Rachmaninov (e Paganini)”: “‘Nume tutelare del Romanticismo’, ovvero “autocrate del violino”: questi epiteti di Paganini (due tra innumerevoli altri) evidenziano il ruolo dominante che contemporanei, epigoni e posteri gli hanno attribuito in ambito culturale, compositivo, esecutivo, organologico. Come Schumann, Chopin, Liszt, anche Brahms e Rachmaninov sono debitori di Paganini per ciò che crearono in brani a lui dedicati, o nel complesso della loro produzione.

Biglietti
Intero: 40 € in platea, 30 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 30 € (platea), 22 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 20 € (platea), 15 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.