Chicago il Musical debutta a Milano al Teatro Nazionale Che Banca! e sfida il giudizio del pubblico – recensione

Chicago il Musical ha fatto il suo debutto, in grande stile, al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano la sera del 5 ottobre con un teatro gremito e festoso dove il pubblico è stato accolto  con pop corn e drink o un flûte di “bollicine”.

Chicago“, uno dei musical più longevi e di maggior successo nella storia di Broadway,  è stato rappresentato per la prima volta a Broadway nel 1975, con musica di John Kander, testi di Fred Ebb e libretto scritto da Ebb e Bob Fosse. Il musical, a sua volta si basa su un’opera teatrale del 1926 con lo stesso nome, scritta dalla giornalista Maurine Dallas Watkins, che si ispirò a crimini e processi realmente accaduti a Chicago negli anni ’20.

Dopo la sua prima rappresentazione, “Chicago” è stato riproposto a Broadway nel 1996 e da allora  ha vinto numerosi premi, tra cui diversi Tony Award, ed è stato anche adattato con successo in un film nel 2002, diretto da Rob Marshall e interpretato da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones e Richard Gere. La versione cinematografica ha vinto l’Oscar come Miglior Film.


Chicago” continua ad essere rappresentato in teatri di tutto il mondo e rimane un classico amatissimo e duraturo del teatro musicale.

Lo spettacolo replicherà fino al 29 ottobre al  Teatro Nazionale Che Banca, poi in tournè fino al 10 dicembre con tappe a Brescia, Trieste e Roma, per tornare a Milano il 13 dicembre, dove rimarrà in scena fino al 28 gennaio 2024. Dopo ancora in tournè fino al 23 aprile 2024 con tappe a Montecatini, Firenze, Torino, Assisi, Pescara, Palermo, Varese, Genova e Bolzano.

Per altre notizie e curiosità sullo spettacolo, cast completo, date orari e prezzi,  vedi  il nostro articolo di presentazione.

Molto azzeccata la produzione di Stage Entertainment, che dopo i successi degli ultimi due anni con Pretty Woman e Sister Act, ora,  grazie all’intuizione di Matteo Forte, porta in scena un titolo molto amato e apprezzato, non fosse altro perchè l’ultima volta che è stato rappresentato in Italia risale a 19 anni fa e il pubblico appassionato di questo genere ne sentiva la mancanza.

Chigaco Musical
Non meno fortunata è la scelta del cast composto da:  Stefania Rocca, nel ruolo di Velma Kelly –  Giulia Sol, nel ruolo di Roxie Hart Brian Boccuni, nel ruolo di Billy Flynn, Cristian Ruiz, nel ruolo di  Amos, il marito di Roxie –  Chiara Noschese, nel ruolo di Mama –  Luca Giacomelli Ferrarini, nel ruolo di Mary Sunshine.  La regia è della stessa Chiara Noschese.

La trama del musical è ambientata durante il periodo del Proibizionismo ed è incentrata sulla storia di Roxie Hart, un’aspirante artista di vaudeville che si ritrova coinvolta in uno scandalo quando uccide il suo amante. Viene arrestata e finisce in prigione, dove si unisce ad un’altra assassina, Velma Kelly. Entrambe le donne sono difese dall’astuto avvocato Billy Flynn, che utilizza i media per trasformare i loro processi in spettacoli sensazionalistici. Il musical satirizza il concetto di criminali celebrità e la manipolazione del sistema giudiziario per trarne vantaggio personale.

Per Velma l’arrivo di Roxie dietro le sbarre pesa molto, perchè quest’ultima un pò alla volta le ruba la scena per essere sempre più acclamata dall’opinione pubblica, grazie ad una cattiva comunicazione della stampa, influenzata dal perfido avvocato, che vuole rendere sensazionale la storia di Roxie accantonando Velma. Alla fine  del processo Roxie viene assolta, ma le sue aspettative di celebrità vengono deluse, perchè l’opinione pubblica ha già un altro idolo, un altro pettegolezzo  a cui correre dietro.


Lo spettacolo presenta canzoni memorabili come “All That Jazz”, “Cell Block Tango”, “Razzle Dazzle” e “Mr. Cellophane”, che in questa versione italiana di Stage Entertainment, sono state quasi tutte tradotte, ma rimane integro il sound originale. Le coreografie dello spettacolo, ispirate allo stile distintivo di Bob Fosse, sono diventate iconiche a loro volta e in questa versione sono firmate da Franco Miseria, uno dei  maggiori maestri del varietà sia televisivo che teatrale.

Quello che vediano sul palco del Nazionale ha l’impronta del grande varietà, del cabaret ma richiama l’allegria del circo con i suoi clown, ricco di sfarzosi colori sgargianti, ritmi jazz e giochi di  luci che catturano il pubblico, sempre più coinvolto man mano che la trama si dipana e prende forma.

Così sorprende, piacevolmente, la  vocalità  di Giulia Sol e le sue performance attoriali, ma soprattutto canore, lasciano senza fiato il pubblico che appalude  i suoi  virtuosismi.

Un’altra piacevole sorpresa viene regalata al pubblico da Luca Giacomelli Ferrarini,  apprezzato performer di diversi musical, qui nel ruolo del giornalista en travesti Mary Sunshine, il quale si cimenta nell’interpretazione di brani che toccano note acute da vero soprano, tanto da sbalordire il pubblico e, i meno informati, pensano sia una donna e non un uomo a cantare.

Nessuna sorpresa invece per Brian Boccuni  le cui spiccate capacità artistiche di performer completo riconfermano il suo talento e nel ruolo di Billy Flynn viene ancor di più esaltato dalla sua inequivocabile presenza scenica.


Emozionante ed empatica l’interpretazione di Cristian Ruiz, che nei panni di Amos, ruolo non affatto semplice, riesce a catturare la simpatia del pubblico che lo applaude spontaneamente senza riserve.


Di Stefania Rocca e Chiara Noschese ne parliamo per ultimo, non certamente, per importanza, ma solo per chiudere con due donne che sono un vanto del teatro italiano e, come ha affermato Stefania Rocca in conferenza stampaUno spettacolo di donne, con una regista donna, è sempre un buon messaggio per un’industria ancora molto lontana dalla parità di genere“.

La prima (Stefania Rocca) accettando il suo ruolo ha anche accettato una sfida, che si può dichiarare vinta, avendo confermato con la sua performance tutto il suo indiscusso talento e anche se le sue doti canore non sono eccelse, compensa, straordinariamente,  con tutti gli altri aspetti della sua interpretazione che si fa notare ed è molto apprezzata dal pubblico.

La seconda (Chiara Noschese), nel ruolo della guardia carceraria Mama, dimostra ancora una volta tutta la sua bravura non solo come interprete, ma anche come regista e la sua impronta non passa inosservata  perchè sono tangibili le sue scelte registiche, che proprio nella cura delle piccole cose e dei dettagli  fanno la differenza in ogni suo spettacolo.

Tutti gli altri ruoli e le azioni corali dell’ensamble sono degne di riconoscimento perchè rendono dinamico lo spettacolo e contribuiscono a tenere alta l’attenzione del pubblico che rimane soddisfatto in generale e applaudono convitamente a fine spettacolo tutto il cast,  il quale raccoglie con gratitudine il consenso,  rappresentando per loro la maggiore gratificazione.

OLTRE LO SPETTACOLO:
Il teatro non è solo divertimento fine a se stesso ma svolge anche un ruolo educativo lanciando sempre un messaggio morale che deve colpire lo spettatore nell’animo, per conservarlo e portarlo a casa.

Anche Chicago il Musical  insegna che è fondamentale riconsiderare le nostre priorità e riflettere su ciò che è veramente importante nella vita.

Nell’era dei social media, dell’individualismo rampante e del culto dell’immagine, sembra che la ricerca spasmodica della popolarità sia diventata una delle principali aspirazioni di molte persone.

La popolarità sui social, di cui spesso sempre più persone, specie delle nuove generazioni non riescono a fare a meno, può essere gratificante, ma non dovrebbe mai essere ottenuta a discapito della nostra morale e della nostra integrità. Invece di cercare l’approvazione degli altri attraverso comportamenti dubbi, dovremmo impegnarci a promuovere valori come l’autenticità, il rispetto degli altri e la responsabilità online.

Inoltre, è importante educare le giovani generazioni su come utilizzare i social media in modo sano ed etico, incoraggiando una maggiore consapevolezza delle conseguenze dei propri comportamenti online.

Questo perchè la  spasmodica ricerca della popolarità a discapito della morale è un problema sociale contemporaneo che richiede una seria riflessione. Dobbiamo imparare a bilanciare il nostro desiderio di approvazione con una solida base di valori morali ed etici. Solo allora potremo vivere una vita online più autentica, significativa e soddisfacente.

 

Per informazioni, contattare le due linee dedicate:
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Insieme al biglietto per lo spettacolo puoi prenotare anche il tuo aperitivo esclusivo all’interno del Teatro, affacciato sulla stupenda cornice di Piazza Piemonte.
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