‘La mia scuola non c’è più, ma…’ Esordisce a Lecce il libro di Carlo Briganti, che apre un dibattito sull’importanza della scuola

In un momento in cui è ritornato di forte attualità il dibattito sulla formazione scolastica, intesa anche come educazione ai sentimenti e ai valori, sta per uscire il libro di Carlo Briganti, che pone la scuola al centro della formazione dell’individuo.

Il libro dal titolo “La mia scuola non c’è più, ma…” edito da Mancarella editore sarà presentato giovedì 21 dicembre alle 18 nell’Ex Convitto Palmieri, Polo Biblio Museale Bernardini, in piazzetta Carducci a Lecce con il patrocinio della Provincia di Lecce – Salento d’Amare. La presentazione sarà anche l’occasione per visitare l’interessante Museo della Stampa che bisogna attraversare prima di arrivare alla sala dell’evento.

Dopo i Saluti dell’assessore regionale alla Formazione e alla Pubblica Istruzione, Sebastiano Leo, dialogheranno con l’autore la dirigente scolastica Maria Rosaria Manca e la poetessa e scrittrice reggina, Caterina Silipo. Modera la giornalista professionista, Carmen Mancarella, direttrice della rivista di turismo e cultura del Mediterraneo, Spiagge (www.mediterraneantourism.it), che firma anche l’edizione del libro. Interventi musicali a cura di  Rosanna Mancarella, famosa soprano dalla brillante carriera per tutti i teatri italiani e del mondo e dei suoi allievi, tra cui il contro-tenore Salvatore De Giorgi, che sta muovendo i suoi primi passi.

Il libro, punta ad aprire un dibattito sul mondo della scuola facendo leva sull’insegnamento dei valori attraverso i grandi classici della letteratura italiana da Dante a Manzoni, come è stato ribadito anche nel dibattito attuale che si è aperto dopo il terribile femminicidio di Giulia Cecchettin, che ha gettato nello sconforto l’Italia tutta.

L’autore ricorda nel libro di aver tratto grandi insegnamenti morali e civili dallo studio dei passi di Dante e Manzoni e di come questi autori siano stati il suo timone nelle tempeste che ha dovuto affrontare nella vita. “Scuola e famiglia contribuivano insieme a formare l’individuo”, sottolinea l’autore.

Lo scopo di Carlo Briganti e dell’editore è infatti quello di aprire un dibattito sulla formazione e sull’importanza della scuola, intesa non come dispensatrice di nozioni tecniche, ma di valori. Un obiettivo già centrato, se si leggono le prefazioni e la postfazione dello stesso libro.

Scrive l’assessore regionale alla pubblica istruzione e alla formazione, Sebastiano Leo: “I fondi utilizzabili grazie a PNRR, Unione Europea, Regione Puglia possono offrire una grande opportunità, anche grazie all’attenzione riservata alla Formazione. Ma è necessario un cambio di passo e di metodo. Se è vero che la scuola è l’agenzia formativa per eccellenza, è necessario creare un approccio sistemico e di filiera tra tutti i soggetti formativi e  i soggetti che segnano lo sviluppo, economico e sociale del territorio affinché si possa attuare una strategia evolutiva  mettendo a disposizione dei giovani, ma anche dei non più giovani, strumenti di orientamento, riorientamento e formazione continua”.

Osserva la dirigente scolastica dell’Ascanio Grandi di Lecce Maria Rosaria Manca:Da un lato i programmi scolastici devono puntare a una formazione che definirei “classica” con i grandi autori della letteratura italiana, la Storia, l’evoluzione scientifica, dall’altro la rivoluzione digitale ci impone di gettare le basi per la formazione di figure professionali a 360 gradi. Concordo con l’autore quando afferma che la scuola non si deve limitare a trasmettere nozioni e dati, ma deve puntare soprattutto alla formazione dell’individuo e a farne maturare la sua personalità”.

Tratteggia l’essenza del libro la poetessa e scrittrice, Caterina Silipo: “Viviamo in un mondo che scivola piatto e lineare e non ha più parti comuni da condividere perché la società e il mondo intero stanno vivendo una crisi profonda in tutti i sensi, soprattutto una crisi di pensiero che si potrà superare creando importanti modelli di riferimento culturale. Solo la cultura e la conoscenza allontanano l’umanità dalla famosa caverna Platoniana e l’agenzia principe della conoscenza è sempre stata la scuola che si è avvalsa del lavoro certosino e competente dei docenti e del supporto dei libri”.

Chiosa infine la giornalista Carmen Mancarella nella sua post-fazione:  Definirei il Saggio di Carlo Briganti, un Saggio d’Atmosfera, sia perché nella prima parte ci fa rivivere quelle atmosfere e quei sentimenti che i più fortunati hanno vissuto in prima persona, sia perché la vicenda personale dell’autore diventa una vicenda cosmica, che coinvolge anche il lettore. Carlo Briganti è molto abile nell’analizzare come la Famiglia,  dispensando Amore e Serenità e la Scuola, avviando al Sapere, contribuissero a creare e formare l’individuo in Armonia, sviluppando prima di tutto la sua coscienza critica, la sua capacità di analisi, la sua abilità nell’attualizzare il passato e nello storicizzare il presente”.

“Come editore e come giornalista, ho sollecitato questi interventi perché lo scopo mio e dell’autore è di aprire un dibattito sul ruolo della scuola oggi. Non è giusto lasciarla andare alla deriva. E’ il momento di prendere in mano la situazione e riconoscerle il ruolo centrale che merita. Ma tutto questo passa attraverso il Rispetto verso il lavoro degli insegnanti e un salto verso il passato che deve essere il nostro futuro: la Buona Educazione. Si usa tanto la frase, facendo riferimento alla bellezza del paesaggio e dei monumenti: “La Bellezza salverà il mondo”.  Io preciso che solo la Bellezza e la Gentilezza dei sentimenti, nei rapporti umani, salveranno il mondo. Sono condizioni imprescindibili se vogliamo costruire una Nuova Umanità, al riparo dalla barbarie che sta imperversando. Ciascuno, vi prego, faccia la sua parte”.

Carlo Briganti
La mia scuola non c’è più, ma…
Mancarella editore
Pag. 150
ISBN: 978-88-942088-0-1
Prima presentazione: giovedì 21 dicembre ore 18, ex Convitto Palmieri Polo Biblio Museale, piazzetta Carducci Lecce, con il patrocinio della Provincia di Lecce – Salento d’Amare