Lella Costa porta al Teatro Carcano un Otello attuale e potente, in scena fino al 21 aprile

Torna al Teatro Carcano di Milano, fino al 21 aprile, “Otello – di precise parole si vive”, lo spettacolo con cui Lella Costa e Gabriele Vacis rivisitano in chiave contemporanea il capolavoro shakespeariano.

Per altre notizie sullo spettacolo, date, orari e prezzi, vedi articolo di presentazione.

RECENSIONE
A 24 anni dalla prima rappresentazione, il testo è stato riadattato per far fronte alla contemporaneità che evolve nell’uso delle parole ma non dei concetti.  I concetti, che nei casi dei classici, quali l’Otello di Shakespeare, rimangono attuali anche dopo quattrocento anni. Lella Costa riesce, infatti, nell’intento di raccontare, con modernità, una storia messa in scena quattro secoli fa conservandone intatta la potenza del dramma originale. Il suo approccio è una sorta di ribellione al consumismo, una storia perfetta non può essere dimenticata per far spazio al nuovo, ma può essere rielaborata per entrare nella vita del pubblico di oggi. L’opera, che ha riscosso grande successo di pubblico e critica, è un’occasione per riflettere su temi ancora oggi scottanti come l’odio, il razzismo, la disuguaglianza di genere, il femminicidio e il patriarcato.

Costa, attraverso un monologo corale accompagnato da musiche suggestive e attuali, tra cui la scelta di “Soldi di Mahmood” che richiama il “Metti del denaro nella borsa” ripetuto per ben sei volte da Jago a Roderigo nell’opera di Shakespeare, dà voce ai molteplici personaggi della tragedia.

La vicenda di Otello e Desdemona si rivela, così, una storia di cronaca attuale, purtroppo ancora troppo presente nei nostri quotidiani. La forza dello spettacolo sta nella capacità di coniugare la potenza del testo originale con un linguaggio contemporaneo e una regia essenziale, che utilizza pochi elementi scenici ma di grande impatto, come i teli bianchi che simboleggiano la purezza di Desdemona e il rosso del sangue che rappresenta le tragiche conseguenze della passione e della gelosia. Questo candore bianco verrà, verso la fine, sporcato di sangue rivelando un palco rosso e cupo conseguenza di una passione e di un amore possessivo, geloso e malato.


Uno spettacolo che, attraversa più di quattrocento anni, per riproporre frasi, concetti e battute originali talmente perfette che è inutile provare a scriverne delle altre.

“Otello – di precise parole si vive” è un monito contro l’oblio e un invito a riflettere sul potere delle parole, che possono essere sia strumento di oppressione che di liberazione. Un’opera che ci ricorda che i grandi classici non appartengono al passato, ma continuano a parlare al presente con straordinaria forza e attualità.