Uomini e No, in scena al Piccolo Teatro fino al 19 novembre, convince pubblico e critica

E’ in scena dal 24 ottobre  e fino al 19 novembre 2017 al Piccolo Teatro di Milano – Studio Melato, Uomini e No, una nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano, regia di Carmelo Rifici, su testo di Michele Santeramo, tratto dall’omomimo romanzo di Elio Vittorini pubblicato nel 1945.

Lo spettacolo mette in luce fatti realmente accaduti in quel periodo storico e narra di Enne 2, un partigiano che vive la Resistenza a Milano nel 1944, tormentato dall’amore impossibile per una donna sposata, Berta. Poi la disperazione sociale insieme a quella esistenziale che lo attraversa lo spingeranno ad un’impresa di guerra coraggiosa quanto folle in cui troverà la morte.

Uomini e no” pone lo sguardo sull’umanità e la violenza umana. Spesso i cosiddetti uomini compiono azioni tali che si fa fatica a pensare possano essere commesse da loro. E su queste azioni che l’autore del libro e anche quello del testo teatrale vogliono porre l’attenzione di chi osserva perché al di là dell’orrore della guerra in cui è ambientata la storia, ancora oggi l’uomo commette azioni non sempre umane, tirando fuori quanto di più bestiale si nasconde in lui.


Già la scenografia di Paolo Di Benedetto è di forte impatto visivo, presentando al centro della scena un tram spaccato in due a rappresentare gli effetti della guerra, che divide la città, gli affetti e ogni umanità possibile. Su quegli spazi si svolgeranno o avranno inizio gran parte delle scene.

Il tram sarà il punto d’incontro, il tramite dove i protagonisti si incontrano e partono, a volte a piedi altre in bicicletta oppure in tram, per raggiungere i luoghi nei quali accadono i fatti narrati: Piazza Fontana, Largo Augusto, Piazza della Scala, piazza Cavour, piazza Cinque Giornate dove furono rinvenuti i corpi di una bambina, di due quindicenni, una donna e un vecchio. Era questa la risposta insensata dell’invasore che colpiva nei punti più deboli della società, i giovani e i vecchi, per sfiancarla, demoralizzarla e farle perdere quel poco di umanità che restava in un contesto storico dove sopravvivere era il primario interesse e non c’era tempo, per i più, di coltivare la poesia, la gentilezza d’animo.



Interpreti di questo testo non facile sono i giovani attori neodiplomati della Scuola di Teatro “Luca Ronconi”,
che riescono a dare il meglio di loro stessi sotto la valente regia di Carmelo da Rifici. Questi attori hanno la stessa età dei giovani del libro di quel mite inverno del 1944, che oggi, in un un altrettanto mite autunno, si mettono alla prova per raccontare, ora da protagonisti, altre volte solo come voce narrante, la vita difficile di quei loro coetanei, mettendo sotto i riflettori i loro sogni, le loro paure, il loro sacrificio per consegnarci un Italia libera che non sempre siamo capaci di apprezzare e valorizzare e fare scelte altrettanto coraggiose sia pure oggi tutto è, per certi versi, più facile ottenerlo di quel lontano ’44.

Pienamente riuscita la prova teatrale di questi giovani attori, alcuni di loro più talentuosi di altri e seppure ancora acerbi, il loro evidente affiatamento sulla scena denota la forte passione, base indispensabile per ogni successo. Questo stuolo di giovani artisti si sono fatti interpreti di una storia che deve servire a rafforzare il senso di umanità di tutti noi, della quale spesso ci sfugge il senso. Basta seguire le cronache di stampa e televisione e, nel sentire l’accadere di certi fatti efferati, viene naturale chiedersi, ma “questi sono uomini?

La speranza però deve farci guardare oltre il pessimismo e credere che un uomo, attraverso la sua spiritualità, è capace di vincere la sua bestialità e può compiere azioni che trascendono la materia, il tempo e lo spazio: Questo si che è un uomo!

 

Per ogni altra informazione sul cast, orari e prezzi si rimanda al precedente articolo.

Si segnala che lunedì 27 novembre, alle ore 19.30, Uomini e no sarà all’Istituto Italiano di Cultura a Parigi. La mise en espace, a cura di Carmelo Rifici, con gli attori dello spettacolo Salvo Drago, Caterina Filograno, Marta Malvestiti e Marco Risiglione,  è uno degli appuntamenti del ciclo “Milan, ville en mouvement” ed è organizzata in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano.

Inoltre si segnala che che a margine dello spettacolo, nel weekend del 4 e 5 novembre, un tram speciale accompagnerà il pubblico attraverso i luoghi del romanzo, per rileggere, grazie alle parole di Vittorini, la Milano di allora e quella di oggi.

Il progetto è realizzato in collaborazione con ATM.

Il tram ‘n° 1794’ partirà da piazza Fontana e, con 4 corse giornaliere – dalle ore 17, 18.10, 19.20 e 20.30 – toccherà alcune zone della città nelle quali si svolgono le vicende di Enne2 e degli altri giovani partigiani: piazza Fontana, via Larga, via Albricci, piazza Missori, corso Italia, Porta Lodovica, viale Col di Lana, piazza XXIV Maggio, corso di Porta Ticinese, via Torino, via Orefici, via Broletto, via Cusani, Foro Buonaparte, via Tivoli, via Mercato, via Ponte Vetero, via Broletto, via Orefici, via Mazzini, via Albricci, via Larga, di nuovo Piazza Fontana.

Giovani attori diplomati alla Scuola di Teatro ‘Luca Ronconi’ – Roberta Bonora, Ugo Fiore, Viola Marietti, Cristina Nurisso, Walter Rizzuto, Jacopo Sorbini – interpreteranno momenti che legano la narrazione di Vittorini ai luoghi della città.

La scelta delle letture e il coordinamento artistico è a cura di Giovanni Crippa.

Riprese video a cura di CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede di Milano

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili con prenotazione obbligatoria su
www.piccoloteatro.org – Info: comunicazione@piccoloteatromilano.it