Non mi hai più detto ti amo, una commedia divertente dove ritrovare il senso vero di famiglia

E’ in scena fino al 22 aprile 2018  al Teatro Manzoni di Milano lo spettacolo NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO, con Lorella Cuccarini  e Giampiero Ingrassia, scritto e diretto da Gabriele Pignotta, e con Raffaella Camarda, Francesco Maria Conti e Fabrizio Corucci. Musiche Giovanni Caccamo – Scene Alessandro Chiti – Costumi Silvia Frattolillo – Light designer Umile Vainieri – Sound designer Luca Finotti.

Sul palco LORELLA CUCCARINI e GIAMPIERO INGRASSIA, una coppia affiatata e collaudata che dopo essere stati i protagonisti di Grease nel ruolo di fidanzati, ora si ritrovano insieme dopo 20 anni, nel ruolo di marito e moglie, per la prima volta in una commedia inedita che Gabriele Pignotta, attento osservatore delle dinamiche famigliari, ha scritto facendone uno spettacolo ironico, intelligente, appassionante, che calza a pennello a questa coppia di artisti, conosciuti ed amati soprattutto nel mondo del musical.

Il focus dello spettacolo è la famiglia di cui l’autore evidenzia in modo leggero, ma niente affatto superficiale, sia le fragilità che i punti di forza.

Sono tante le situazioni in cui lo spettatore riesce a riconoscersi e mentre ride per l’ironia, a volte pungente, arriva anche a riflettere e fare una sorta di autoanalisi della propria famiglia ancora oggi considerata dalla maggioranza il punto cardine della società.

Quella sul palco è una famiglia contemporanea, dove Giulio e Serena si ritrovano ad  affrontare un cambiamento traumatico improvviso, perchè la decisione della madre di rimettersi in gioco fuori dal ruolo fino a quel momento assolto con dedizione e forse troppo amore, destabilizza gli equilibri ed ognuno deve ritrovare in una sorta di percorso umano difficile e intenso, ma che porterà alla fine tutti ad una completa trasformazione e resi più forti per affrontare la vita.

Negli ultimi anni la famiglia, intesa nel senso tradizionale del termine, è cambiata, ma anche la famiglia allargata  e fuori dagli schemi classici rappresenta sempre il luogo dove poter curare gli affetti e trovare sicurezza, anche se purtroppo non sempre è così perchè vi sono realtà in cui l’amore malato trasforma la famiglia in un inferno.

Pignotta nella famiglia di questa storia ci presenta uno spaccato di vita di coppia, non necessariamente in crisi, ma che per diverse ragioni si trovano ad attraversare una fase in cui  ci si accorge di aver necessità di attenzioni,  mentre invece si ha la sensazione di essere trasparenti ed ancorati ad un ruolo che rappresenta un clichè in cui si diventa prigionieri. Senza accorgersi ognuno vive la propria vita, dando tutto per scontato e a volte manca il rispetto reciproco che non tiene in considerazione i desideri ed i bisogni di crescita dell’altro. Quando uno dei componenti compie scelte che vanno fuori dal ruolo che si è ritagliati fino a quel nomento, allora arriva la tempesta e serve ritrovare un percorso per uscirne fuori. Solo dopo aver attraversato  questo percorso che talvolta  può essere anche doloroso, se veramente lo si vuole, si può essere individui  nuovi e capaci di donarsi reciprocamente dicendosi  quel “ti amo”, non finto o perfino di comodo per coprire egoismi personali, ma spinti da un trasporto sincero.

Molto ben riuscita la prova teatrale per la Cuccarini, che già apprezzata da lunghi anni in Tv e come interprete di musical ora vince a pieni voti anche nel teatro di prosa e ci auguriamo di ritrovarla in altri ruoli nei prossimi anni.

Meno sorpresa per Giampiero Ingrassia, che calato nei panni di questo marito-padre ha confermato al meglio il suo brillante talento.

Una bella sorpresa invece si ha con Raffaella Camarda, Francesco Maria Conti, artisticamente sconosciuti  e scelti, con ottima intuizione tra i 500 che ambivano a questo ruolo di figli, i quali riescono a trasmettere in modo convincente  al pubblico il dolore ed il senso di smarrimento che si prova quando i genitori vanno in crisi.

Bravo Fabrizio Corucci, affermato performer, già visto anche a fianco di Giampiero Ingrassia in Frankestein Junior, che nel ruolo dell’intruso ha trasmesso brio ed è riuscito a diluire, divertento, tutti quei momenti in cui si venivano a creare momenti di tensione sulla scena.

Piacevole e funzionale l’allestimento delle scene di Alessandro Chiti, che attraverso i classici girevoli  riesce a creare in pochi attimi i vari ambienti in cui si  muovono i personaggi.

Si può augurare lunga vita a questa commedia, dove l’amore tra uomo e donna e tra genitori e figli è visto con leggerezza ma anche con passione e riesce a far vivere, in meno di due ore, quello che quotidianiamente accade nelle nostre case, ma non senza suscitare delle sane emozioni. Per questo lo consigliamo convintamente.

E parlando di emozioni, per chi assisterà allo spettacolo entro domenica prossima, potrà emozionarsi di più ascoltando dal vivo la voce di Giovanni Caccamo, autore delle musiche, che si esibisce cantando dal vivo un suo brano, da uno dei palchi del teatro creando una particolare magia.

 

INFO:
ORARI: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
BIGLIETTI:
Poltronissima Prestige € 35,00 – Poltronissima € 32,00 – Poltrona € 23,00
Poltronissima under 26 € 15,00
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