I ritmi, la poesia e la musica del Mambo Italiano, fino a domenica 25 novembre al Teatro San Babila

E’ ancora in scena al Teatro San Babila, ma ancora solo fino a domenica 25 novembre l’inedito spettacolo Mambo Italiano il Musical, che ha fatto il suo debutto sul prestigioso palco meneghino e del quale vi abbiamo già parlato nel nostro precedente articolo  e a cui vi rimandiamo per altre informazioni, compreso orari e prezzi.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Giacomo Frassica narra delle vicende  che hanno il suo inizio a   Las Vegas, negli Stati Uniti,  dove Anthony Drimelli, un affermato impresario teatrale italo-americano è desideroso di realizzare qualcosa che possa dare fama e lavoro al suo paese di origine per onorare i suoi genitori. Pertanto lascia la sua amata Mary per tornare in Italia, dove rimane affascinato dalle bellezze dell’ambiente e ancora di più è deciso alla realizzazione del suo progetto, che porta avanti con la collaborazione dell’intera comunità, di quel piccolo ma intraprendente paese.

Anthony, mette a frutto le capacità di ognuno e riesce anche a convincere una giovane ingegnere decisa ad emigrare all’estero pur di lavorare, sebbene questo comporti lasciare il suo amore, il pescatore Marcello,  che l’aveva supplicata inutilmente di non partire. Ma quando tutto sembra giunto oramai alla definitiva ralizzazione ed il rilancio di questo piccolo operoso centro sta per diventare realtà, ecco che Mary, la donna di  Anthony e star di Las Vegas, arriva in paese e riesce a convincere il suo uomo a tornare in America.

Per non far naufragare tutto il successo raggiunto fino a quel momento, Anthony non ha scelta e, inevitabilmente, il progetto italiano si blocca. Poi un improvviso colpo di scena fa si che tutto diventi realtà, sia pure in maniera inaspettata.

Lo spettacolo, bello, colorato, pieno di musiche e hit famose  come : “Parole Parole” (Mina), “Sofia” (Alvaro Soler), “Balla Balla Ballerino” (Lucio Dalla), Mediterraneo (Mango) “Mambo Italiano”, che fu resa celebre dall’interpretazione di Sofia Loren in “Pane, Amore e…” insieme ad altre canzoni, ovviamente tutte riarrangiate in versione latino-americana dal giovane compositore Paolo Raia,  il quale in modo assolutamemte talentuoso  ha  curato anche i testi e le musiche di tanti brani inediti, che fanno dal fil rouge alla semplice ma profonda storia, in cui si trovano spunti di riflessione per tante cose, non solo dell’epoca e dei luoghi in cui  è ambientato, ma anche per i nostri tempi.

Infatti c’è spazio per affrontare, sia pure in modo leggero come richiede uno spettacolo del genere, ma rendendo bene giustizia a temi come la disoccupazione, l’emigrazione e l’integrazione, passando l’esportazione dei cervelli all’estero, senza tralasciare  la promozione delle eccellenze del nostro territorio e dell’Italia nel mondo, come un paese dalle grandi potenzialità che solo se valorizzate possono sbocciare per farlo diventare ancora piu grande nel mondo, anche attraverso lo spettacolo o una danza tutta ritmi, come appunto il  Mambo italiano.

E’ ovvio che l’amore, in tutti i suoi aspetti, ha un ruolo deterninante per la realizzazione di ogni sogno, in cui bisogna crederci sempre. Così in questo spettacolo è l’amore il collante di tutto: amore per la terra, amore per il lavoro e amore verso la propria donna e viceversa. Attraverso l’amore si realizza ogni cosa, che ripaga di gran lunga qualche rinuncia personale.

Il cast artistico è tutto di buon livello con buone capacità. Tutti riescono ad esprimere al meglio, ognuno il proprio ruolo, sia col canto, che la recitazione. Una segnalazione particolare però per  Rosalba Veniero, le cui vibrazioni ed estensioni vocali sono notevoli e per Paolo Raia, che nel suo doppio ruolo è molto apprezzabile sia per le sue capacità di musicista, che  per la sua voce interessante e la sua ottima recitazione ed espressività, accentuata dalla sua ben evidente mimica.

Belle ed efficaci le scene e le luci che hanno saputo dare risalto a diversi momenti intensi, teneri, ironici e drammatici esaltando ancor di più le emoziomi del publbico che risponde con applausi convinti.

Da non dimenticare gli abiti di scena che hanno una linea sobria ma piacevole e, sia pure non riproduce fedelmente l’epoca in cui è ambienta  la narrazione, sono ugualmente ben confezionati e, semmai ce ne fosse bisogno, riescono a valorizzare al meglio l’aspetto fisico degli artisti di entrambi i sessi.

Il video dei saluti finali


Se vi abbiamo incuriosito non dovete far altro che andare a constatare con i vostri propri occhi il valore di questo spettacolo, che secondo noi ha tante potenzialità e potrà raggiungere alti livelli di successo sia in Italia che all’estero, dove può essere apprezzato dai nostri connazionali,  lontani dal Bel Paese.

Grazie a Wizard Production  e a Silvia Arosio comunicazione, per averci proposto questo spettacolo che precede il tanto atteso Men in Italy  dal 31 dicembre  al Teatro Ciak di Milano.