Men in Italy, uno spettacolo fuori dalle righe e da comprendere, ma dalle grandi potenzialità

Chi, come noi, l’altra sera ha avuto la fortuna di assistere a quella che è stata la vera première  del musical più fashion dell’anno “Men in Italy“,  si è reso conto delle enormi potenzialità di questo show, in grado di far immergere completamente il pubblico nell’ atmosfera della storia narrata,  fino a  generare,  con la complicità della  magia del teatro, una immedesimazione che annulla lo scorrere del tempo.

I protagonisti:
Il cast  è una vera macchina da guerra, con Iva Zanicchi, Bianca Atzei, Beatrice Baldaccini, Alex Belli e Jonathan Kashanian, guidati da un regista super fantasioso come Alfonso Lambo, che ha curato pure i testi e crede, quindi, fermamente in quello che è il frutto della sua creatività, così come ci crede Moira Piazza, una coraggiosa donna al vertice di Wizard Prodution:  non a caso, è figlia di una terra generosa dove,  per retaggi storico culturali, il coraggio, alle donne più che agli uomini, non è mai mancato.

Credit Photo Nick Zonna

Ma non è una lezione di socio antropologia che serve ora, quindi per ogni altra info sullo spettacolo, compresi orari e prezzi, vi rimandiamo ai nostro articolo precedente e  a cui potete arrivare cliccando qui.
Punto di forza di “Men in Italy” è  Iva Zanicchi un nome che non ha bisogno di presentazioni e in questo spettacolo tira fuori tutta la grinta del personaggio nel quale, grazie al suo forte carattere romagnolo,  dimostra di essere ancora e sempre una donna forte e piacente che si può permettere qualche intemperanza sul palco e anche diversi fuori copione,  che ci stanno tutti alla grande.  Ci sarebbe piaciuto  se avesse detto qualche cosa di più  durante i saluti finali, ma la “perdoniamo” molto volentieri, ammesso che sia da perdonare!

La  commedia mette  sotto i riflettori,  in maniera  ironica e brillante, il mondo della moda e Jonathan Kashanian, altra icona dello spettacolo con i suoi assoli da “primadonna” stile Wanda Osiris in chiave moderna e con abiti maschili, è esilarante e affascinante insieme. Dà l’impressione che si diverta veramente in quel contesto scenico e, particolare non da poco, la sua voce è davvero apprezzabile. Neanche i veleni del gossip possono scalfire questo suo momento favorevole, sebbene si continui a sottolineare la sua “relazione complicata” con Bianca Atzei, nata già in Honduras.  Un personaggio come lui è al di sopra di questi rumors e si  guarda bene sia dal confermare che dallo smentire; tutto ritorno d’immagine,  a cui un artista tiene moltissimo per placare l’ego,  e più sono bravi e più l’ego è smisurato: il segreto sta nel non farlo notare troppo!!


Una cosa è certa, l’idea di Lambo, nel voler raccontare la bellezza maschile attraverso una commedia romantica che richiama il celebre film «Il Diavolo veste Prada», senza che questa ne sia una trasposizione teatrale diretta,  cosa peraltro già ben chiarita fin dalla conferenza stampa dello scorso settembre e di cui vi abbiamo parlato in un altro nostro articolo, è senza dubbio, originale, brillante ed unica. Non esiste infatti un testo famoso hollywoodiano a cui il regista/ autore si sia ispirato.

Non da sottovalutare a livello scenico è la prova attoriale di Beatrice Baldaccini che, nel caso avesse bisogno di conferme, è pienamente promossa sia per la dolcezza del suo grintoso personaggio che per il talento mostrato in scena.

GLI APPLAUSI
Ad applaudire lo spettacolo del 9 sera,
oltre un folto parterre di amici e volti noti del mondo del Musical e dello spettacolo in generale, come Mirko Ranù, prosssima riconferma di Priscilla la Regina del Deserto insieme a Manuel Frattini, che avrà il ruolo non facile di Bernadette, e poi ancora  Paolo Ruffini, Giuseppe Verzicco, Riccardo Sinisi, Alex Botta, Nicolas Tenerani, quest’ultimo accompagnato da una scollatissima compagna e che è giunto a Milano direttamente dall’Austria, dove è stato costretto a trasferirsi per poter esercitare la sua arte.  Numerosi gli altri artisti presenti, ma non è possibile nominare tutti per ragioni di spazio, però è d’obbligo citare Barbara D’Urso, Giorgio Restelli, Luca Tomassini, che si sono concessi ai flash dei fotografi e gossipari.

Non si può chiudere l’excursus su questo spettacolo senza parlare di quattro voci fantastiche, che già da sole valgono il prezzo del biglietto. Per non fare torto a nessuno,  verranno citate in ordine alfabetico: Bianca Atzei (Sara), Giovanna D’Angi (Ginevra),  Luca Gaudiano (Loris) e Michelle Perera (Michelle), questi con i loro assoli da brivido generano emozioni che arrivano alle giunture delle ossa.

 Rimanendo sul piano emozioni, non si può certo tacere sul corpo di ballo degli “Angels Boys” che sul palco e la passerella mettono bene in mostra i loro corpi, prevalentemente nudi : i pochi centimetri di tessuto non possono certo occultare quello che gli occhi del pubblico femminile vuol vedere, ma che buona percentuale di pubblico maschile non disdegna e che forse invidia. Solo alcuni,  come fece la volpe sotto la pianta di uva, dicono “non mi piace”.


Ma non ti piace cosa? Un corpo perfetto, la cui “costruzione” ha richiesto ore ed ore di palestra?  Ti danno fastidio i muscoli e gli  addominali che formano “tartarughe” da panico? Non è credibile questo e, allora, grazie a Bill Goodson che  ha  ancora una volta confermato il suo talento creativo, già apprezzato in altri spettacoli  di successo.

Si potrebbe ancora  aggiungere tanto su questo show, come  la necessità di sfoltirlo un po’ per renderlo più fruibile ad un pubblico omogeneo e non composto da soli appassionati quale può essere stato quello della prima che ha donato a piene mani un’infinità di applausi, anche se lo spettacolo si è dilungato oltre il previsto, ma la felicità di questi artisti era talmente tangibile che non si poteva negare l’unica cosa che ripaga un artista più del cachet: gli applausi!!

Spero che siamo riusciti quantomeno ad incuriosirvi e, quindi, non vi rimane che andarlo a vedere e sicuramente non rimarrete delusi!

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