Il Teatro Manzoni di Milano riparte con la stagione 2021-2022 e gli abbonati rispondono convinti!

Giovedì 16 settembre è stata presentata agli abbonati e la stampa la Stagione Teatrale 2021 – 2022 del Teatro Manzoni di Milano, una delle più attese in città, che porterà in scena 45 spettacoli per 200 repliche, tra prosa, cabaret, musica, senza tralasciare incontri culturali e spettacoli scelti ad  hoc  per i più piccoli.

La sala è piena, ma solo a metà, come vogliono le norme covid del  distanziamento, perchè tra uno spettatore e l’altro la metà delle poltrone rimane vuota. A colpo d’occhio fa un certo effetto, perchè in tempi normali, in questa occasione, si registrava sempre il pienone e se si arrivava in ritardo era difficile trovare un posto.


Si spengono le luci e mentre sul grande schermo,  che si è abbassato sul palco, scorrono in seguenza le clip degli spettacoli che si susseguiranno lungo la stagione, gli altoparlanti diffondono le note di “Don’t stop me now” (Non fermateci ora), celebre hit dei Queen.

Poi la musica cessa, lo schermo si alza e sul palco, a sipario chiuso, sale il direttore artistico del teatro dr. Alessandro Arnone, che salutanto  il pubblico introduce la conferenza esordendo con la battuta “soprattutto non fermateci ancora“. Naturalmnete l’allusione è alle chiusure delle due passate stagioni, stoppate entrambe dagli effetti dei lockdown. Poi Arnone prosegue dicendo: “quest’anno siamo più tranquilli, grazie ai vaccini e ai green pass, e si può sperare che la stagione non solo riprenda ma arrivi fino alla fine, perchè i  teatri sono luoghi sicuri e se le norme impongono il distanziamento fisico urge invece socializzare”.

Quest’ultimo concetto viene ripreso e ribadito dall’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo del Corno, che arriva sul palco, per portare il saluto del sindaco Sala, e con convincente sicurezza, afferma che le nuove norme introdotte potranno portare presto, probabilmente  entro il 31 dicembre, alla possibilità di arrivare al 100%  della capienza.

L’assessore ha anche fatto un’importante affermazione che  serve a riflettere su come l’uso delle parole possono fare la differenza:durante questa pandemia abbiamo commesso un errore lessicale parlando di distanziamento sociale, invece semmai bisogna praticare l’avvicinamento sociale. Perchè una cosa è il distanziamento fisico, necessario come prevenzione, altra cosa è il distanziamento sociale da evitare sempre“.

Se la piena capienza diventerà realtà, come si spera, grazie alla proposta del ministro Franceschini, sarà una bella boccata di ossigeno per le casse del teatro e per quelle delle compagnie ospitate, le quali sono ben consapevoli di poter contare al massimo sul 50% degli incassi. Il direttore Arnone infatti, nella sua introduzione, ha ben chiarito che i ristori ricevuti hanno contribuito solo in parte a mitigare le perdite, in quanto nella prima stagione fermata  sono saltati 70 repliche e nella stagione successiva, delle 170 alzate di sipario se ne sono potute realizzare soltanto due.  Si può ben immaginare il danno economico!

Nonostante tutto però c’è tanta voglia di evasione, di  socialità, di ritornare alla normalità, e la risposta degli abbonati è stata chiara: in sole due settimane si sono venduti già 1.600 abbonamenti.  Per questo, grazie agli abbonati e a Fininvest, azionista del teatro, la stagione parte  sotto i migliori auspici.

Toni ottimistici sono stati espressi anche dal nuovo presidente del Manzoni, Alberto Mauri,  che invitato sul palco saluta i presenti  sottolineando come la stagione teatrale che sta per iniziare sia ricca e piena di valore, sia per i contenuti che per per gli artisti che calcheranno il palco.  Mauri conclude il suo intervento con l’augurio che a breve il teatro possa tornare al 100% della capienza, realizzando così l’avvicinamento sociale tanto desiderato da tutti.

Il direttore Alessandro Arnone passa poi a presentare i vari spettacoli, invitando sul palco parecchi degli artisti coinvolti, sono infatti presenti: Giulio Corso (noto e apprezzato dal pubblico del teatro per avuto ruoli in diversi musical), Monica Guerritore, Vanessa Incontrada (in videocollegamento), Gabriele Pignotta Giuseppe Zeno, Fabio Troiano, Gianluca Ramazzotti Eros Pagni,  Paola Quattrini, Debora  Villa, Antonio Ornano, Corrado Tedeschi, Martina Colombari, Edoardo Sylos Labini, Emiliano Toso,  Matilda Facheris, Raul Cremona, Leonardo Manera, Virginia Zini, Sandra Zoccolan. Presenti anche alcuni registi e produttori, tra questi Roberto Aldorasi, Valerio Santoro e Marco Rampoldi.

Tra gli spettacoli in programma, di particolare rilievo sono “L’anima Buona di Sezuan”, di Bertold Brecht, del quale ne ha presentato la sua  essenza l’interprete e regista Monica Gueritore, afferrmando che la città di Milano sarà grata al teatro Manzoni per aver portato in scena uno spettacolo di questo spessore.

Altro spettacolo, che come ha giustamente detto il direttore Arnone, rappresenta l’evento della stagione è “Enrico IV” di Pirandello,  non fosse altro perchè ricorre il centenario in cui il 24 febbraio del 1922 fu rappresentato al Teatro Manzoni, allora nella sede di Piazza San Fedele e che andò distrutto nei bombardamenti dell’ultima guerra mondiale. Interprete di spicco per questo spettacolo sarà Eros Pagni, che per scaramanzia non ha voluto dire nulla dicendo, semplicemente, “ai posteri l’ardua sentenza”.  Sicuramente, aggiungiamo noi,  sarà un appuntamento da non perdere.

Finita la presentazione della prosa si passa alla presentazione degli altri spettacoli e il direttore Arnone si presta ad un simpatico siparietto con Raul Cremona, che ha intrattenuto il pubblico con un numero di prestidigitazione con le classiche carte. In questa stagione Cremona non porterà in scena il consueto Festival della Magia, ma il nuovo spettacolo “La Magia di Sant’Ambroeus”, proprio a ridosso della festività del santo patrono di Milano.
Per questioni di spazio non possiamo parlare di ogni singolo spettacolo ma ci limiteremo a farne un elencazione, rimandando invece i lettori a seguire le presentazioni che faremo in occasione dei rispettivi debutti, convinti che  il Teatro Manzoni, così come ha fatto dal 1873 ad oggi continuerà la sua tradizione che lo  fa essere un punto di riferimento culturale per i cittadini milanesi, e  non solo,  che lo scelgono.