I Legnanesi tornano al Teatro Repower con lo spettacolo ‘Non ci resta che ridere’ – dal 5 al 30 gennaio 2022

Nota di aggiornamento dell’11/1/22 – ore 16,52
gli spettacoli dal 12 gennaio andranno regolarmente in scena.
Tramite i canali social, stampa, Ticketone.it e sito ufficiale saranno comunicate le modalità di recupero degli spettacoli non andati in scena nei giorni 5-6-7-8-9 gennaio.
Nota di aggiornamento del 7/1/22 – ore 12,23
Per gli stessi motivi non andranno in scena le repliche di sabato 8 gennaio alle ore 20.45 e domenica 9 gennaio ore 15.30.
Nota di aggiornamento del 3/1/22 – ore 23,06

A seguito di un caso di positività all’interno della compagnia de I LEGNANESI, nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti e della tutela di artisti, tecnici e pubblico, lo spettacolo “Non ci resta che ridere” previsto al Teatro Repower non potrà andare in scena nei giorni 5, 6 e 7 gennaio. Seguirà un aggiornamento relativo alle repliche previste dall’8 gennaio in avanti.

LO SPETTACOLO
Passato e presente, tradizione e attualità: c’è tutto il mondo de I Legnanesi nello spettacolo “Non ci resta che ridere“, con cui tornano sul palcoscenico del Teatro Repower (proprio dove lo spettacolo si è interrotto improvvisamente a causa dell’emergenza sanitaria il 23 febbraio 2020, quando erano previste ancora due settimane di repliche che furono annullate) dal 5 al 30 gennaio 2022: sarà l’occasione per tanti spettatori di divertirsi insieme alla famiglia più divertente d’Italia e tornare a vivere l’esperienza teatrale, in sicurezza.

Ci è mancata moltissimo l’atmosfera del Teatro Repower, dove ci sentiamo a casa, e del suo meraviglioso pubblico che ci ha accolto sempre con straordinario entusiasmo. – dicono I Legnanesi —Siamo felici di tornare su questo palcoscenico con tutto il cast al completo, attori, boys, tecnici, sfavillanti più di sempre, e da tutti gli spettatori che scelgono – in sicurezza – di andare a teatro, consapevoli di quanto il settore dello spettacolo dal vivo abbia già sofferto e continui a soffrire per le conseguenze della pandemia. Oggi più che mai, andare a teatro assume un significato ancora più importante, a sostegno dell’intero comparto.”

In “Non ci resta che ridere“, si inizia con Mabilia (Enrico Dalceri), chic più che mai – come si conviene a un viaggio a Parigi — che ammira la Gioconda insieme a mamma Teresa (Antonio Provasio) e papà Giovanni Colombo (Lorenzo Cordara), che sfoggiano gilet gialli catarinfrangenti nelle sale del Louvre, mentre fuori i manifestanti fanno dei loro gilet gialli il simbolo della protesta, inseguiti dai gendarmi (Giordano Fenocchio e Fabrizio Rossi).

Con un omaggio a Leonardo da Vinci, la Monnalisa è al centro della loro attenzione: il capolavoro deve tornare in Italia e Teresa, incurante dell’esistenza di un sortilegio legato al furto del celebre quadro, spinge il marito Giovanni a compiere il misfatto. Il tempo di un gioco di luci, ed ecco la famiglia Colombo catapultata nel 1504, anno di realizzazione dell’opera.

Tra un austero Leonardo (Giovanni Mercuri) e un intraprendente Gian Giacomo Caprotti detto il Salai (Maicol Trotta), l’imperturbabile e poco avvenente Monna Lisa (Franco Cattaneo) l’arrivo di Michelangelo (Francesco Pellicini) e di un poco statuario David (Mauro Quercia), ecco che prende il via la solita girandola di battute, malintesi, risate, ritmi incalzanti, omaggi al genio italico, sapientemente mescolati da Provasio, che firma i testi insieme a Mitia Del Brocco.

Il viaggio nel tempo, prima di proseguire nel secondo atto, si prende una pausa per il mirabolante quadro di rivista dedicato a Parigi, con la Tour Eiffel che fa da sfondo scintillante alle coreografie dei boys (guidati dalla coreografa Valentina Bordi) e all’ingresso trionfale di Mabilia, come sempre diva tra le dive, splendida in un abito da favola nel Gran Can Can de I Legnanesi.

Il secondo tempo si apre con il celeberrimo brano del 1940 “Mamma”, portato al successo da Beniamino Gigli e Claudio Villa, in un quadro musicale che allo stesso tempo commuove e lascia senza fiato per la cura di scenografie e costumi, ormai cifra inconfondibile de I Legnanesi. Siamo nel 1918, i bombardamenti lambiscono il cortile, ora adibito a ospedale da campo: Teresa, in veste di infermiera, ha in mente qualcosa per provare a cambiare il corso del futuro… ed ecco che per la prima volta scopriremo qualcosa di più degli amatissimi personaggi del cortile lombardo, con un viaggio nel tempo molto reale che racconta le storie dei “nonni” di Mabilia (Valerio Rondena e Danilo Panini) e della Carmela (Maurizio Albè in versione maschile, con gli stessi tratti inconfondibili della “nipote”).

Per l’Italia la guerra è finita… per Teresa comincia adesso! Ma le basterà poco per rendersi conto che ha già nostalgia della sua vita di tutti i giorni, e del suo Giovanni.

Ci vuole il tradizionale siparietto finale, con la razionalità e il giudizio della Mabilia, per accendere ancora una volta, grazie ai Colombo, i riflettori sui valori della famiglia, della necessità di parlare e non lasciarsi isolare dalla tecnologia, per imparare a volersi bene davvero.

Oltre due ore di spettacolo, che preludono al sempre emozionante gran finale in smoking, per ricordare che, nonostante i problemi e le difficoltà della vita, “non ci resta che ridere!”: un messaggio che caratterizza sempre la comicità dei Legnanesi, e che acquista ancora più significato nel così tanto desiderato ritorno sul palcoscenico e nell’emozione di artisti e spettatori, insieme.

Crediti foto: Federico Vagliati

INFO:
Da MERCOLEDÌ a SABATO ore 20.45 – DOMENICA ore 15.30 Programmazione speciale festività: MERCOLEDÌ 6 GENNAIO ore 15.30

BIGLIETTI da 26 a 59 € in tutti i punti vendita TicketOne, on line su www.ticketone.it e telefonicamente al numero unico nazionale 892.101 (numero a pagamento)

Ufficio Gruppi ufficiogruppi@teatrorepower.com Tel. 02 48857.333
TEATRO REPOWER Via G. di Vittorio, 6 – 20057 Assago (MI) M2 linea verde — fermata Milanofiori Forum Tel. 02 48857.7516 – www.teatrorepower.com