Le iniziative del Teatro Franco Parenti per celebrare la Giornata Internazionale della Donna l’8marzo

Ore 20:00 e 21:30 – Sala Testori – Ingresso 8 €.
#CALLFORWOMEN
un testo di Ippolita di Majo
con Leda Kreider, Elena Lietti, Sara Putignano, Emilia Scarpati Fanetti mise en espace Raphael Tobia Vogel.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Teatro Parenti aderisce alla proposta che Roberto Andò, direttore del Teatro di NapoliTeatro  Nazionale, ha rivolto alla Fondazione P.l.a.tea per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi di uguaglianza, lavoro, maternità e diritti delle donne.

L‘8 marzo, il nuovo testo #callforwomen firmato da Ippolita di Majo, sarà presentato sul nostro palco e su quelli di altri quattro prestigiosi teatri italiani, ovvero il Teatro Stabile di Napoli, capofila dell’iniziativa, il Teatro Stabile di Torino, il Teatro Biondo di Palermo e il Teatro di Roma, in diverse forme e in orari differenti.

Venti attrici, quattro su ogni palcoscenico, daranno voce alle quattro protagoniste di #callforwomen: quattro donne, forse sorelle, che si scambiano con ironia le battute e i luoghi comuni che tante volte si sono sentite rivolgere.

Sul nostro palco in Sala Testori, avremo due repliche alle 20:00 e 21:30 e le protagoniste del testo di Ippolita di Majo saranno Leda Kreider, Elena Lietti, Sara Putignano, e Emilia Scarpati Fanetti. La mise en espace è stata curata da Raphael Tobia Vogel.

#CALLFORWOMEN negli altri teatri aderenti all’iniziativa:
Teatro Mercadante di Napoli – ore 21.00
con Valentina Bellè, Anna Ferzetti, Donatella Finocchiaro, Caterina Guzzanti regia di Paola Rota
Info www.teatrodinapoli.it
Biglietteria tel. 081.5513396 – biglietteria@teatrodinapoli.it

Teatro Gobetti di Torino – ore 11.30
con Cecilia Bramati, Ilaria Campani, Sara Gedeone, Maria Trenta reading curato da Leonardo Lidi e Francesca Bracchino
Info www.teatrostabiletorino.it

Teatro Biondo di Palermo
– Sala Grande ore 17.00
con le allieve attrici della Scuola di teatro guidate dal regista Gianluca Barbadori
Info www.teatrobiondo.it

Teatro di Roma – Aula Magna Istituto Superiore Confalonieri De Chirico ore 10.30
con le giovani attrici Francesca Astrei, Martina Massaro, Sylvia Milton, Giulia Trippetta
Info www.teatrodiroma.net
Ho iniziato a pensare di scrivere qualcosa su questo specifico aspetto della condizione delle donne in Italia perché mi pare un argomento del quale non si parla mai abbastanza e spesso se ne parla male.

È invece un problema di primaria importanza che andrebbe affrontato e risolto quanto prima. Lo spunto è nato dalla lettura di alcuni articoli pubblicati su Alley Oop del Sole24 ore corredati da evidenze numeriche che mi sono parse incredibili, di una violenza notevole e dalla quale non è facile difendersi.

Ne cito un paio: nel 2016 il 78% delle dimissioni da posto fisso sono state di donne che avevano avuto un bambino; nel 2020 le madri che hanno rassegnato le proprie dimissioni sono diventate 30mila, quasi la metà ha detto apertamente che il problema era proprio l’impossibilità di tenere insieme maternità e lavoro.

Numerosi altri dati altrettanto gravi sono riportati nell’ultimo rapporto di Save the Children (2022) disponibile in rete.

Dal dolore provato nel leggere queste informazioni oggettive, inoppugnabili e inaccettabili è nato questo testo. Accanto alle donne che non hanno potuto conciliare maternità e lavoro, che si sono ripiegate, che hanno rinunciato a una piena espressione di sé, ho voluto raccontare anche quelle, e sono moltissime, che a forza di aspettare una situazione lavorativa un po’ stabile che non arriva mai, e credendo di potere controllare il tempo, non sono riuscite a avere figli pur volendoli disperatamente, non si sono accorte di essere diventate grandi, troppo grandi. E su questo influisce fortemente la generale disinformazione relativa al funzionamento dell’apparato riproduttivo femminile. Il corpo delle donne è sempre e comunque oggetto di mistificazione. Anche in questo caso sono state le evidenze numeriche e statistiche a colpirmi al cuore, a smascherare la mia stessa ignoranza. Ho provato una rabbia indicibile, e allora ho pensato che era meglio metterla fuori questa rabbia, meglio farne qualcosa. E mi sono venute incontro quattro donne a cui ho voluto dare i nomi che Louisa May Alcott aveva dato alle sue Piccole donne.  Ho avuto bisogno di riandare a una lettura dell’infanzia, riandare all’origine dei romanzi di formazione al femminile, per provare a dare corpo e parola ai personaggi che avevo in mente. E anche se le mie Meg, Giò, Emi e Bet sono molto diverse dalle Little women di Alcott, condividono con loro la convinzione che il lavoro e la realizzazione professionale sono alla base della formazione e della personalità delle donne come degli uomini.

Per dirla con Jo March, questa “è la storia della mia vita e delle mie sorelle”. Ippolita di Majo

Dalle ore 20:00 alle 21:30 – Sala Grande
Be My Voice – Lotta delle Donne Iraniane
aperitivo persiano, dibattito e proiezione del film di Nahid Persson
PROGRAMMA
h 20 – 20.45
aperitivo persiano
h 20.45 – 21.30
pannello di discussione con Nahid Persson Sarvestani e Shima Babaei
h 21.30
proiezione del film
Be My Voice, regia Nahid Persson
(Svezia, 2021 – 90′)
Essere la voce di chi alla propria voce ha dovuto rinunciare. Essere il punto di connessione tra chi non può parlare e chi, invece, è libero di ascoltare. Questa è l’urgenza narrativa di Be My Voice, il documentario – vincitore nel 2021 del festival di film d’inchiesta Pordenone Docs-Le voci del documentario – di Nahid Persson Sarvestani, regista iraniana naturalizzata svedese (già autrice di Prostitution Behind the Veil), che racconta una donna, un popolo, una scelta.

È la storia di Masih Alinejad, giornalista e attivista, diventata la voce delle donne iraniane nelle battaglie di civiltà. Una guerriera lontana dalla sua terra (oggi vive sotto protezione negli Stati Uniti), ma non dall’anima del suo Paese, che lotta da anni contro ogni limitazione dei diritti civili e per il rispetto delle donne: attraverso l’uso dei social racconta la propria battaglia ed è seguita da milioni di persone.

PREZZI
5€
aperitivo persiano a pagamento

Ore 18:30 – Café Rouge
Incontri con donne straordinarie
di Cristiana Allievi
Presentazione del volume di Cristiana Allievi
Incontri con donne straordinarie (ed. Il Sole 24 Ore)
L’autrice dialoga con Elisa Fuksas
intervengono Andrée Ruth Shammah, Elisabetta Sgarbi, Alessandra Galloni e Marta Donà

Le protagoniste di questo libro sono otto donne: Andrée Ruth Shammah, Eleonora Tinny Andreatta, Alessandra Galloni, Victoria Cabello, Marta Donà, Deborah Compagnoni, Gianna Nannini, Elisabetta Sgarbi.

A unirle c’è un elegante filo rosso, e non simboleggia uno sbandierato e chiassoso successo così come viene spesso inteso nel mondo contemporaneo: alcune di loro non hanno né Twitter né Instagram. A fare di queste donne delle eroine resistenti al passare del tempo è un talento radicale.

Il loro è uno sguardo aperto e internazionale sul mondo che, insieme a sentimenti nobili, rimette al centro la cultura, il valore, la lealtà, il sacrificio quotidiano e la coerenza, caratteristiche di un certo modo di vivere e di fare il proprio lavoro. Il racconto di queste pagine illuminano tutti gli aspetti delle loro vite, non risparmia gli abissi e illumina le vette, mettendo in risalto sfaccettature del loro esistere che nemmeno i più fidati collaboratori conoscevano, nonostante anni di frequentazione quotidiana. Le donne di questo libro, se non ci fossero, bisognerebbe inventarle. Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.

PREZZI
Ingresso gratuito con prenotazione.
Il biglietto TFP cortesia è gentilmente offerto dall’editore.
Info e biglietteria
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it