Sono aperte le iscrizioni per il primo corso di laurea in ukulele tenuto dal professor Giovanni Albini

Aperte le iscrizioni per il primo corso accademico di primo livello (triennio) in Musiche Tradizionali ad indirizzo Ukulele autorizzato dal MUR – Ministero dell’Università e della Ricerca (con Decreto Direttoriale n. 984 del 03-07-2023) presso il Conservatorio di Musica “Antonio Vivaldi” di Alessandria.  Si tratta del primo corso di studi dedicato all’ukulele a livello internazionale. Il titolo di diploma accademico che viene rilasciato è equipollente ad una laurea triennale: la prima vera e propria laurea di ukulele, che preparerà interpreti specializzati nello strumento, sarà quindi a tutti gli effetti italiana.

Referente – e anima – del nuovo corso è il Prof. Giovanni Albini, docente del Vivaldi, compositore e ukulelista noto a livello internazionale.

L’inizio delle lezioni è previsto per il nuovo anno accademico, a novembre. Le iscrizioni sono aperte fino al 20 agosto (Tutte le info qui).

La particolarità del nuovo corso di studi del Vivaldi è quella di fornire un ampio ventaglio di discipline utili a formare strumentisti preparati nella varietà di tecniche e linguaggi che caratterizzano l’ukulele. L’obiettivo è quello di formare musicisti completi e consapevoli, aperti alla pluralità di stili che l’ukulele consente di approfondire. Oltre a corsi di prassi esecutive e repertori, nonché di creazione estemporanea sullo strumento, il piano di studi presenta discipline quali etnomusicologia e antropologia della musica, storia della musica e storia della popular music, teoria e analisi delle forme tradizionali, armonia classica e armonia jazz, arrangiamento e didattica dell’improvvisazione, solo per citarne alcuni.

L’ukulele è infatti uno strumento che affonda le sue origini nella chitarra rinascimentale, nato nelle isole Hawaii alla fine dell’Ottocento per opera di immigrati portoghesi, che combinarono ed evolsero con l’utilizzo di legni locali (in particolare l’acacia hawaiana, il koa) due strumenti della loro tradizione – il machete e il rajão. Anche per questa ragione l’ukulele è uno strumento che è stato più volte definito ‘transculturale’: attraversa paesi, culture, stili e generi dalle sue origini ad oggi, e ha vissuto in particolare negli ultimi anni una crescita di repertorio e di diffusione davvero tumultuosa, nonché un sempre più largo impiego nella didattica e nella musica leggera. Recentemente è maturato anche un crescente interesse in compositori di musica classica contemporanea, che hanno contribuito ad un nuovo repertorio che estende le possibilità tecniche dello strumento ponendolo a confronto con i linguaggi della contemporaneità.

Referente – e anima – del nuovo corso è il Prof. Giovanni Albini, docente del Vivaldi, compositore e ukulelista noto a livello internazionale per il suo impegno con la sua attività di concertista e didatta nel consolidare ed evolvere la tecnica dello strumento, ampliandone le possibilità espressive, nell’incentivare i liutai a creare strumenti musicali che presentino le qualità necessarie all’esibizione nelle grandi sale da concerto, così da elevare l’ukulele da strumento popolare – spesso considerato semplicemente alla stregua di giocattoli e mirabilia – a strumento degno dei luoghi della musica classica, e parallelamente stimolando la ricerca sullo strumento in ambito accademico.

Ad Albini sono state dedicate oltre quaranta nuove composizioni per ukulele, quattordici delle quali incise l’anno scorso nell’album “A Contemporary Ukulele” edito dall’etichetta italo-giapponese Da Vinci. Nei suoi concerti ripercorre la musica e la storia dello strumento dalle sue origini, attraverso musica tradizionale, arrangiamenti e musica originale, esibendosi su preziosi strumenti moderni e d’epoca dalla sua collezione di oltre settanta ukulele.

In primavera è stato invitato a presentare in rappresentanza del conservatorio di Alessandria presso la Juilliard School di New York e il Curtis Institute di Filadelfia la sua ricerca artistica in lezioni concerto dedicate alla musica contemporanea per ukulele. Si è esibito e ha tenuto masterclass in prestigiosi festival e in rinomate sale internazionali.

Di prossima – imminente – pubblicazione per la casa editrice Ricordi tre volumi contenenti 60 trascrizioni ad opera di Albini di celebri composizioni del repertorio classico per le quattro corde dello strumento: dall’Allegretto della Settima Sinfonia di Beethoven all’Allegro della Primavera di Vivaldi, dallo Stabat Mater di Pergolesi ai Valzer di Strauss. Il titolo della collana è ‘Classical Ukulele Anthology’. Albini ha anche introdotto l’ukulele nella sua costante attività di compositore. Tra gli esempi più recenti la commissione della musica di scena per uno spettacolo di danza contemporanea andato in scena al teatro russo di Tallinn, in cui alla musica elettronica ha alternato momenti in cui suonava l’ukulele dal vivo. Considerate le possibilità che l’ukulele ha anche nella didattica, Albini ha composto una suite per coro di voci bianche e ukulele dal titolo “Escursioni cittadine, piccola suite metroselvatica”, su filastrocche originali di Mario Sala Gallini. Il progetto è andato in scena nell’autunno 2022 con bambini di età prescolare e verrà riproposto a Pavia nel 2024.

Nel 2021 Albini ha istituito proprio al Vivaldi – dove insegna ed è anche delegato alla ricerca artistica – due corsi di ukulele, rispettivamente di 16 e di 24 ore, aperti agli esterni e agli studenti interni di altri strumenti, introducendo per la prima volta lo strumento in un conservatorio italiano. Il successo che l’iniziativa ha avuto, attirando decine di studenti da tutta Italia, ha aperto la strada all’idea di un vero e proprio corso di studi che ora si è finalmente concretizzato.

Tra gli studenti del Vivaldi di Albini anche giovani – e già affermate – promesse della musica, come la giovanissima ukulelista e cantautrice Isabella Sophie Paruzzo (https://www.isabellasophie.com/), finalista nel 2021 a The Voice Kids Germany e che si è esibita con successo nel 2022 a Italia’s Got Talent (Sky Italia) e Tu si che Vales (Canale 5).