Incontro con il ministro Urso: le proposte delle associazioni dei consumatori per difendere il potere d’acquisto delle famiglie

Parma, 4 ottobre 2023  – I rappresentanti delle associazioni a tutela dei consumatori riunite del Cncu, il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Centro tutela consumatori e utenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Udicon, Unione nazionale consumatori) hanno incontrato oggi – martedì 4 ottobre – il ministro dell’Impresa e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Per Confconsumatori era presente il presidente nazionale Marco Festelli.

Le azioni necessarie per combattere l’inflazione vanno ben oltre l’impegno della grande distribuzione e delle imprese di produzione a non aumentare ancora o a scontare, da ottobre a dicembre, i prezzi di un pacchetto di beni su molti dei quali si è già registrato il raddoppio nell’ultimo anno. Ma nel contempo servono altre misure che riteniamo assai più efficaci (come la riduzione dell’Iva sul gas) ai fini del contrasto del carovita che sta mettendo a durissima prova le famiglie italiane:

  1. Reintrodurre per almeno sei mesi lo sgravio delle accise e degli oneri parafiscali sui  carburanti sull’energia elettrica e il gas, utilizzando il maggior gettito Iva per fronteggiare l’atteso aumento continuo dei relativi prezzi, in attesa di una vera riforma di sistema che riconduca correttamente alla fiscalità generale gli oneri impropri che gravano eccessivamente sul pieno dei serbatoi e sulle bollette degli italiani.
  1. Prorogare il regime di maggior tutela per l’energia e il gas per un periodo congruo, utile a correggere le criticità rilevate all’avvio del mercato libero.
  1. Rafforzare ed estendere i bonus sociali e istituire un “Fondo contro la povertà energetica”.
  1. Rimodulare l’Iva sui generi di consumo fondamentali, sgravandoli in parte e alcuni del tutto, almeno temporaneamente.
  1. Difendere il potere d’acquisto dei redditi fissi, detassando il lavoro rivalutando equamente le pensioni;
  1. Modificare l’articolo 4 del Regio DecretoLegge 20febbraio 1927, n. 222 in modo che anche le associazioni di consumatori riconosciute possano partecipare alle Commissioni comunali per la rilevazione dei prezzi e rendere obbligatoria la comunicazione e diffusione da parte dei Comuni delle variazioni dei prezzi e i prezzi medi, minimi e massimi dei principali beni e servizi di largo consumo sui loro siti internet, rendendoli noti ai cittadini sui principali mezzi d’informazione e comunque attraverso una App dedicata, per offrire loro in tempo reale più possibilità di scelta d’acquisto informato e consapevole e per spingere le imprese ad una sana concorrenza sui prezzi al dettaglio e lungo le intere filiere. Costituire osservatori provinciali presso le camere di commercio in coordinamento con “Mister prezzi” coinvolgendo le associazioni dei consumatori e delle altre categorie
  1. Innovare il quadro normativo, con il coinvolgimento degli esperti delleassociazioni a tutela dei consumatorie delle autorità di vigilanza, per definire le fattispecie di condotta speculativa illecita degli operatori di mercato, introdurre correttivi di natura fiscale sugli extraprofitti e sugli aumenti eccessivi e immotivati nelle transazioni economiche tra operatori nelle filiere, che finiscono per ricadere sui prezzi al consumo, e per rafforzare coerentemente i poteri di indagine e di sanzione dell’Antitrust e del Garante dei prezzi.
  1. Rilanciare l’attività partecipativa del Cncu (in modo che venga coinvolto dal Governopreventivamente rispetto ai provvedimenti che riguardano tematiche consumeristiche) erafforzare i poteri e l’attività della Commissione allerta rapida. 
  1. Mutui e rate: sterilizzare l’incremento delle rate dei mutui conseguenti al rialzo dei tassiBce, avviando immediatamente il confronto anche tra Governo-banche-associazioni a tutela dei consumatori, anche al fine di riequilibrare il rapporto tra interessi passivi (pagati dai consumatori) e attivi (pagati dalle banche).

Su questi temi e queste proposte le associazioni a tutela dei consumatori stanno già mettendo in campo iniziative per difendere i diritti e il potere di acquisto dei consumatori.

Il presidente nazionale di Confconsumatori Marco Festelli ha sollecitato il ministro Urso e il sottosegretario Bitonci «a un immediato intervento normativo per consentire a larga parte delle famiglie italiane di rinegoziare i propri mutui e finanziamenti anche nel caso di lievi ritardi nei pagamenti, così da rendere la rata sostenibile e sterilizzare il balzello della Bce. Una normativa emergenziale potrebbe sicuramente garantire sia le famiglie dei cittadini consumatori che le stesse banche».