‘Il Misantropo’ di Molière per la regia di Andrée Ruth Shammah, al Teatro Franco Parenti di Milano dall’8 novembre

Il Misantropo

8 novembre – 3 dicembre 2023 – Sala Grande
IL MISANTROPO
di Molière
progetto e collaborazione alla traduzione di Andrée Ruth Shammah e Luca Micheletti
traduzione Valerio Magrelli
con Luca Micheletti e con (in ordine alfabetico) Matteo Delespaul, Pietro De Pascalis, Angelo Di Genio, Filippo Lai, Francesco Maisetti, Marina Occhionero, Emilia Scarpati Fanetti, Andrea Soffiantini, Vito Vicino, Maria Luisa Zaltron
e la partecipazione di Corrado D’Elia
scene Margherita Palli
costumi Giovanna Buzzi
luci Fabrizio Ballini
musiche Michele Tadini
cura del movimento Isa Traversi
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
costumi realizzati da LowCostume in collaborazione con la sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
produzione Teatro Franco Parenti –  Fondazione Teatro della Toscana
Main partner dello spettacolo
Fondazione Fiera Milano

durata: 2h e 45 minuti (compreso intervallo)

Dopo avere debuttato in prima nazionale a Firenze lo scorso maggio al Teatro della Pergola, Il misantropo di Molière arriva al Teatro Franco Parenti con la regia di Andrée Ruth Shammah per la traduzione di Valerio Magrelli: un’edizione vivace, rispettosa del testo e delle sue intenzioni, ancora così vive.

Lo spettacolo, in scena in Sala Grande dall’8 novembre al 3 dicembre, prosegue la ricerca di Shammah su Molière nella volontà non solo di portare lui verso di noi, ma soprattutto di avvicinare noi a lui. Un omaggio a uno dei più grandi uomini di teatro di tutti i tempi.

Il MisantropoNel ruolo del protagonista Luca Micheletti attore, regista, cantante lirico uno dei teatranti più originali, eclettici e visionari della sua generazione.

Nel 1666 Molière debutta con il suo misantropo: una commedia amara e filosofica, anomala e profetica, secondo molti il suo capolavoro – «un classico del Novecento», afferma Cesare Garboli, «scritto tre secoli fa». Definito uno dei testi più crudeli di Molière, l’opera è uno spaccato impietoso della società barocca, nato dalla sua solitudine e dalla crisi per la censura di Don Giovanni e Tartufo, nonché dalla separazione dalla moglie Armande.

Con tutti i suoi personaggi incipriati, “indaffarati senza aver nulla da fare”, Il misantropo rinuncia alla comicità dirompente tipica dell’autore francese. È un lavoro totalmente “al presente”, violento, potente, perturbante. Una commedia tragica, venata di una forma di umorismo instabile e pericolante, che porta in sé, appena al di sotto della superficie comica, le vive ferite e il prezzo altissimo costato al suo autore: in essa emergono le nevrosi, i tradimenti, i dolori di un personaggio capace di trasformare tutto il proprio disagio e la propria rabbia in una formidabile macchina filosofica, esistenziale e politica, che interroga e distrugge qualunque cosa incontri nel suo percorso.

Ma questa commedia è allo stesso tempo anche il dramma di un essere inadeguato alla realtà, l’allucinata tragedia di un uomo che si scontra con il femminile. Difatti, il grande attore e registra francese Louis Jouvet diceva di questo testo che «è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito».

Il protagonista, Alceste, interpretato da Micheletti, è un giovane rabbioso di sincerità, calato in un mondo ipocrita e ciarliero, il mondo che permette il nascere di chi come Tartufo prospera in un clima di ipocrisia. Ha una sua dirittura morale, un suo rigore intransigente, pretende di dire sempre la verità, anche quando è scomoda.

Il Misantropo
Alceste è un isolato, che scava intorno a sé un abisso incolmabile, nel quale finisce con lo sprofondare anche il suo amore per Célimène, la civettuola per antonomasia, interpretata da Marina Occhionero, leggiadra e superficiale, che accetta le lusinghe di tutti. Questa “signora dei salotti” è attorniata da una corte mondana, composta da Philinte, Angelo Di Genio, Oronte, Corrado D’Elia, Basco, Andrea Soffiantini, Eliana, Maria Luisa Zaltron, Clitandro, Filippo Lai, Lacasta, Vito Vicino, Orsina, Emilia Scarpati Fanetti, Du Bois, Pietro De Pascalis, il Secondo Servitore, Matteo Delespaul, e la Guardia, Francesco Maisetti.  Le scene sono di Margherita Palli, i costumi di Giovanna Buzzi, le luci di Fabrizio Ballini, le musiche di Michele Tadini, la cura del movimento è di Isa Traversi.

Il personaggio di Célimène non vuole rinunciare a niente, né all’amore esclusivo di Alceste, né al gioco seduttivo della sua schiera di pretendenti. Alceste, d’altra parte, s’impegna in una lotta che combatte nella solitudine del suo orgoglio, sorretto da una fede cieca nella bontà delle sue idee. Tappa per tappa, finisce con lo scoprire che non c’è posto per lui in quel mondo; è la fine dell’utopia della verità, il naufragio di un’idea, piuttosto che un volontario isolamento.

Il Misantropo
ORARI

mercoledì 8 Novembre – 19:45; giovedì 9 Novembre – 21:00; venerdì 10 Novembre – 19:45; sabato 11 Novembre – 19:45; domenica 12 Novembre – 16:15; martedì 14 Novembre – 20:00; mercoledì 15 Novembre – 19:45; giovedì 16 Novembre – 21:00; venerdì 17 Novembre – 19:45; sabato 18 Novembre – 19:45; domenica 19 Novembre – 15:30; martedì 21 Novembre – 20:00; mercoledì 22 Novembre – 19:45; giovedì 23 Novembre – 21:00; venerdì 24 Novembre – 19:45; sabato 25 Novembre – 19:45; domenica 26 Novembre – 16:15; martedì 28 Novembre – 20:00; mercoledì 29 Novembre – 19:45; giovedì 30 Novembre – 21:00; venerdì 1 Dicembre – 19:45; sabato 2 Dicembre – 19:45; domenica 3 Dicembre – 16:15.

PREZZI
SETTORE A (file A–I)
intero 38€
SETTORE B (file L–R)
intero 28€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
SETTORE C (file S–ZZ)
intero 21€; under26/over65 18€

Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.

Crediti foto di Filippo Manzini