‘Trappola per topi’: il capolavoro di suspense di Agatha Christie, in scena fino al 19 novembre al Manzoni di Milano

Dopo il successo di “Testimone D’accusa”, la stagione di prosa del Teatro Manzoni di Milano, prosegue con un’altra opera di Agatha Cristie: “Trappola per Topi“, traduzione e adattamento di Edoardo Erba, per la regia  di Giorgio Gallione il cui protagonista è Lodo Guenzi nel ruolo sel sergente Trotter.

Lo spettacolo è stato già presentato su queste pagine con un precedente articolo, a cui vi rimandiano per altre notizie, cast completo, orari e prezzi.

Qualche curiosità sullo spettacolo:
“Trappola per Topi” debuttò nel West End di Londra nel 1952 e da allora è stata rappresentata ininterrottamente. Questo record la rende la piece teatrale più longeva della storia. Oltre a Londra, la piece è stata rappresentata in teatri di tutto il mondo e ha continuato a entusiasmare il pubblico con la sua suspense e il suo mistero.

Agatha Christie è stata una delle più grandi scrittrici di gialli e thriller del ventesimo secolo, e la sua influenza si estende ben oltre le pagine dei suoi romanzi. “Trappola per topi“, un classico intramontabile è uno dei suoi lavori più celebri e, senza dubbio, un intrigante dramma, che ha catturato l’immaginazione del pubblico per oltre settant’anni ed è ancora oggi rappresentato in teatri di tutto il mondo.

Trappola per topi
La trama
Lo spettacolo è un classico giallo che si svolge all’interno di una locanda, situato nella campagna londinese, durante una tormenta di neve. La proprietaria dell’albergo, Mollie Ralston (Claudia Campagnola) e suo marito Giles (Dario Merlini), si preparano ad accogliere i loro primi ospiti. Tra gli ospiti ci sono anche un giovane architetto, Christopher Wren (Stefano Annoni), una rigida magistrato, signora Boyle (Maria Lauria) il maggiore Metcalf (Marco Casazza),  uno estroverso personaggio, signor Paravicini  (Tommaso Cardarelli) e una misteriosa straniera, Miss Casewell (Raffaella Anzalone).

La situazione si complica quando arriva un sergente della polizia, Trotter (Lodo Guenzi), annunciando che un omicida è in fuga e potrebbe essere diretto proprio alla Locanda del Cacciatore. Il poliziotto dice di aver trovato sulla scena del delitto un taccuino che riportava una famosa filastrocca che tutti conoscono bene: “Tre topini ciechi rincorrono la moglie del contadino, che ha tagliato le code con un coltello”. Questo faceva supporre alla polizia che l’omicida potrebbe colpire ancora altre due volte. Così i sospetti e le tensioni cominciano a crescere mentre il gruppo rimane intrappolato nell’albergo a causa della neve. Chi è l’omicida? E quale sarà la prossima vittima? Le domande e le incertezze aumentano man mano che il pubblico è trascinato in un vortice di suspense.

Trappola per topi
Una curiosità sul mistero

Ciò che rende “Trappola per topi” così unica è il suo finale. Infatti Agatha Christie, la “Regina del Mistero,” aveva una richiesta speciale: che il finale della piece non venisse mai rivelato al pubblico al di fuori del teatro. La sua richiesta è stata rispettata, e il segreto del finale è stato mantenuto per oltre settant’anni. Il pubblico che assiste a uno spettacolo di “Trappola per topi” è invitato a non svelare l’identità dell’assassino a chiunque non abbia visto lo spettacolo. Questa decisione ha contribuito a mantenere viva la suspense e l’interesse per la piece nel corso degli anni.

Anche noi non riveleremo troppi particolari, ma rispetteremo la volontà dell’autrice a mantenere il mistero  e per questo vi invitiamo ad assistere allo spettacolo per scoprire l’assassino.

Possiamo però dirvi qualcosa in più sulla rappresentazione vista la sera della prima al Teatro Manzoni di Milano: La scenografia è suggestiva con la grande vetrata affacciata su un giardino, su cui troneggia un cervo imbalsamato, che fa intravedere la tormenta di neve, resa ancora più evidente tutte le volte che si apre la porta per l’arrivo di un nuovo ospite. Per il resto tutte si svolge nella hall della locanda, arredata con l’essenziale, e sulle pareti si ripetono i trofei di “corna di cervo” per richiamare il nome della locanda.

Buone le musiche anche se alcune troppo recenti rispetto alla collocazione temporale del testo, così come la costruzione dei personaggi, un pò troppo sopra le righe. Sembrano eccessive anche alcune battute “cattura pubblico”, che possono, invece, creare distrazione. Tutto, probabilmente, una precisa scelta registica nel tentativo di svecchiarla un pò e renderla più vicino a noi, ma forse snaturando  e penalizzando il testo originale. Il secondo tempo, dopo l’intervallo, è molto più veloce, dando l’impressione che si voglia arrivare prima possibile alla risoluzione del caso.

Trappola per topiL’intero cast che affianca il protagonista, si muove con padronanza sulla scena rispettando i serrati ritmi del giallo: le entrate ed uscite  del perfetto meccanismo viene rispettato.

La recitazione e fluida e all’altezza dei  rispettivi ruoli, anche se a tratti appare accademica, ma niente da segnalare come eccellente.

Il protagonista Lodi Guenzi, noto ai più, come componente de “Lo Stato Sociale” invece era il personaggio che più incuriosiva,  perchè nonostante sia un attore diplomato non si era mai cimentato in teatro.

Eppure lui stesso afferma: “Il teatro è il posto dove mi sento più libero, dove mi sento più padrone della scena”.

In realtà la sua prova attoriale è interessante e con il suo personaggio ha saputo ben esprimere il suo indubbio talento, che se perseguirà ancora nell’esercitarlo non potrà che migliorare per  essere in grado di interpretare altri ruoli, in cui poterlo apprezzare e valutare con più convizione.

A fine spettacolo il pubblico ha applaudito l’intero cast e  Lodo Guenzi, nel congedarsi dal pubblico, non si è fatta scappare l’occasione di alcune battute ironiche.


Concludendo non ci rimane che ribadire che “Trappola per topi” è una rappresentazione perfetta del talento di Agatha Christie, per la creazione di misteri intricati e personaggi complessi. Il suo impatto sul genere del giallo è incalcolabile, e molte opere successive nel mondo del teatro, della letteratura e del cinema sono state influenzate da questo capolavoro. La piece ha anche ispirato diverse parodie e omaggi, dimostrando il suo status iconico nel mondo del teatro e del mistero.

Se ne avete l’opportunità di assistere a questa rappresentazione non dovete assolutamente perderla, e ricordate di mantenere il segreto del finale!

Curtain call dello spettacolo