Peter Pan: il Musical di Maurizio Colombi al Teatro Arcimboldi fa sognare i bambini di ogni età

Il musical di Peter Pan, una delle storie natalizie più amate di sempre, è arrivato al Teatro degli Arcimboldi di Milano portando a teatro bambini, ragazzi e adulti di tutte le età. Sì, perché nessuno di noi si è ancora stancato di sognare e ancor meno di provare il desiderio di “non crescere mai”, portandosi dentro quella meravigliosa parte bambina, in grado di inventare e di creare mondi magici.

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Maurizio Colombi ci regala questa regia eccezionale di Peter Pan, ricordandoci la sua bravura nel progettare spettacoli per famiglie, con una firma registica tipica del suo operato: il coinvolgimento attivo del pubblico, dettaglio che spiegherò fra poco.


Gli evocativi dipinti scenografici di Rinaldo Rinaldi
ci han trasportato nell’atmosfera magica della fiaba, in una miscela fra pennello e nuove tecnologie di proiezione.

Il nostro Peter Pan non poteva esser reso meglio se non dal volto e dalla performance di Leonardo Cecchi, idolo di tutti i ragazzini a partire dalla sua apparizione nella famosa serie. La dolce Wendy è stata celermente interpretata dalla meravigliosa voce di Martha Rossi, talento italiano uscito dal format Amici. Le note graffianti dello spaventoso capitano Uncino sono state quelle di Giò di Tonno, già interprete del Gobbo in Notre Dame. Accanto a questi nomi più noti, si è mostrato davanti ai nostri occhi un cast di ballerini-acrobati e cantanti-attori più che celere.


Interessante è stata la trovata laser per la creazione di Trilly,
la fata che da sempre guida e accompagna Peter Pan nelle sue avventure. Affascinanti e inaspettati i voli dei personaggi, trainati su e giù per la scena, tanto da immergerci ancor più nella fantastica storia natalizia, fatta di polvere di fata, sogni, gioco, e tanto lavoro di squadra.

Le celeberrime musiche di Edoardo Bennato
hanno donato l’ennesimo tocco di qualità al Musical: ci siamo dilettati nell’ascolto dell’interpretazione di pezzi famosissimi come Viva la mamma, Il rock di capitano uncino, La fata, L’isola che non c’è e l’inedito Che paura che fa capitano uncino.


La bellezza dei costumi, l’interpretazione candida dei personaggi,
l’incredibile ritmo insito negli interpreti unito alle pause all’unisono, svolte a mo’ di “quadro fotografico”, hanno fatto crescere l’emozione e la curiosità di adulti e piccini che, ad un certo punto del Musical, si son sentiti davvero coinvolti: Peter Pan ha chiesto aiuto nel salvare trilli, chiedendo agli spettatori di gridare la frase “Io credo nelle fate”. Questa suggestiva interazione è stata sostenuta anche dall’amalgamarsi del palco con la platea, trasportando alcuni degli attori fra il pubblico e facendoli sopraggiungere poi sulla scena.

Il livello di bravura dei creatori del progetto, la qualità artistica degli interpreti e la classicità storica della fiaba stessa fanno di Peter Pan un musical da non perdere, perfettamente adatto ai bambini ed anche ai più adulti che non vogliono smettere di sognare, che non vogliono smettere di volare.

Credito foto di Laila Pozzo