‘Segre – Come il Fiume’: uno sguardo sulla memoria della Shoah attraverso la testimonianza di Liliana Segre

Il Teatro del Krak presenta uno spettacolo toccante e commovente intitolato “Segre. Come il Fiume“, liberamente tratto dalle opere “La memoria rende liberi” di Enrico Mentana e Liliana Segre (Rizzoli) e “Fino a quando la mia stella brillerà” di Liliana Segre con Daniela Palumbo (Edizioni Piemme). La regia di Antonio G. Tucci, insieme alla scenografia di Antonella Spelozzo/CHIEDISCENA  e l’interpretazione  della taletuosa Alberta Cipriani, promette di portare il pubblico in un viaggio attraverso la memoria, raccontando la storia di una donna straordinaria che ha vissuto la Shoah sulla propria pelle.

L’evento avrà luogo nella suggestiva cornice del SALA UMBERTO il 23 gennaio 2024 alle 20.30, proponendo un’occasione imperdibile per tutti coloro che desiderano preservare la memoria di uno dei capitoli più bui della storia umana.

Lo spettacolo si propone di non far dimenticare la tragedia della Shoah, definita dal premio Nobel Elie Wiesel come “La più grande tragedia della storia“. Liliana Segre, protagonista indiscussa, ha vissuto sulla propria pelle l’impatto delle leggi razziali fasciste nel 1938, quando, a soli otto anni, è stata brutalmente discriminata come “alunna di razza ebraica”. Le leggi razziali, infatti, le hanno imposto l’espulsione dalla scuola, segnando l’inizio di un percorso tragico che l’avrebbe condotta fino agli orrori di Auschwitz.

La storia di Liliana Segre è quella di una bambina costretta a nascondersi, fuggire e, infine, a vivere la terribile esperienza del lager nazista. Dal ritorno, sola e orfana, in una Milano appena uscita dalla guerra, Liliana ha dovuto affrontare il silenzio di un Paese che preferiva dimenticare. Dopo anni di silenzio, una dolorosa depressione ha spinto Liliana a confrontarsi con la sua storia e con l’identità ebraica che aveva a lungo rimosso. La sua scelta di raccontare è stata un modo di accogliere nella sua vita la delusione di quella bambina di otto anni, espulsa dal proprio mondo insieme alla sua identità ebrea.

Il Teatro del Krak ha voluto portare in scena questo racconto straziante per sottolineare l’importanza di non dimenticare la Shoah e le conseguenze delle leggi razziali in Italia, spesso taciute. In un periodo in cui forme di razzismo, intolleranza e violenza verso i “diversi” si stanno diffondendo, l’eredità della memoria della Shoah può contribuire a promuovere iniziative per reagire contro i massacri contemporanei.

Lo spettacolo,  offre al pubblico la testimonianza viva di Liliana Segre in una narrazione cruda e commovente. Attraverso il racconto della sua infanzia, del rapporto con il padre Alberto, delle persecuzioni razziali, del lager, della vita liberata e della gioia ritrovata grazie all’amore di Alfredo e ai tre figli, lo spettacolo restituisce una voce autentica alla memoria.

In chiusura, un pensiero da riflettere:Erede della memoria è colui che ascolta“. Un monito a non dimenticare, a mantenere viva la memoria di una tragedia che ha segnato per sempre la storia dell’umanità.

SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50, 00187 Roma – prenotazioni@salaumberto.com
prezzo biglietto da 15 € a 12 € disponibili su www.salaumberto.com
www.ticketone.it