Falstaff a Windsor: un capolavoro di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti al Teatro Carcano di Milano

Dopo i successi di “Nero Cardinale” e “L’avaro”, il trio vincente composto da Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra si rinnova in una collaborazione dedicata a uno dei grandi personaggi shakespeariani: Falstaff. Questo straordinario spettacolo, intitolato “Falstaff a Windsor“, liberamente tratto da “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare, sarà in scena dal 13 al 18 febbraio al Teatro Carcano di Milano  con un cast talentuoso composto da:  Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti e Elisa Proietti,

In questo nuovo adattamento, il Dramaturgo si immerge nei drammi storici “Enrico IV” e “Enrico V” così come nelle comiche “Allegre comari di Windsor” per creare un ritratto perfetto per il grande attore Alessandro Benvenuti. L’adattamento e la regia sono curati da Ugo Chiti, un maestro nell’arte di portare in scena le opere del Bardo.

Il protagonista, Falstaff, eroe e antieroe allo stesso tempo, rivive a Windsor con una personalità esuberante e sarcastica. La sua arroganza aristocratica si mescola con il sangue plebeo, dando vita a un personaggio popolaresco che oscilla tra la rabbia e il sarcasmo. Tuttavia, Falstaff rimane disarmante, quasi patetico, poiché non riesce a conformarsi alle regole sociali e non è consapevole dell’età che sta attraversando.

Questo Falstaff si attiene fedelmente al testo originale delle “Comari di Windsor”, rispettando gli elementi farseschi che caratterizzano il personaggio. Falstaff si lascia beffare, umiliare e colpire dai travestimenti, apparendo quasi masochisticamente diminuito. Nonostante le mutazioni, emerge la rabbia del personaggio che continua a pretendere il rispetto dovuto al suo antico ruolo di cavaliere.

Il punto culminante della trama si sviluppa attraverso l’ingegnoso intervento di Semola, un personaggio che fin dall’inizio ha affiancato Falstaff come paggio. Servizievole, irridente e mutevole, Semola svolge la funzione di un “fool” shakespeariano, acquisendo alla fine le vesti e le sembianze del principe Enrico. Questo mutamento sconvolge la struttura e l’andamento narrativo, introducendo un elemento di sorpresa e rivelazione.

La trama si snoda attraverso inganni e beffe, culminando in un confronto nel parco in cui Semola, ora travestito da principe Enrico, condanna Falstaff all’esclusione dalla società umana. Questo finale segna un punto di svolta nel racconto, evidenziando la durezza di una condanna che ribadisce l’impossibilità di collocare un corpo così grande, irrazionale e magico nell’ordine prestabilito del potere.

Un’esperienza teatrale unica che mescola abilmente elementi tragici e comici, portando nuova vita a uno dei personaggi più iconici di Shakespeare.

INFO:
DATE SPETTACOLO
13, 14, 15, 16, 17 e 18 febbraio 2024

 ORARI 
13, 14, 15, 16 febbraio ore 19.30
17 febbraio ore 20.30
18 febbraio ore 16.30