Jesus Christ Superstar: l’Opera Rock che emoziona e coinvolge il pubblico super applaudita al debutto di Milano

Il Teatro Sistina Chapiteau di Milano e il Teatro Sistina di Roma sono i palcoscenici privilegiati per questa ‘Limited Edition’ dell’opera rock “Jesus Christ Superstar” di Ted Rice, prodotta da Peep Arrow Entertainment, attualmente in scena fino al 17 marzo al Sistina Chapiteau di Milano e poi dal 20 al 31 marzo al Sistina di  Roma.

Lo spettacolo vede un cast eccezionale guidato dal talentuoso cantautore Lorenzo Licitra nei panni di Gesù, della popstar Anggun nel ruolo di Maria Maddalena, di Feisal Bonciani come Giuda e di Frankie hi-nrg mc nel ruolo di Erode.

Per altri dettagli sullo spettacolo, cast, date, orari e prezzi,  vedi il nostro articolo di presentazione.

La trama è più che nota, pertanto diremo semplicemente che la narrazione  si focalizza sugli ultimi giorni di Gesù Cristo, esplorando soprattutto il tradimento di Giuda, la crocifissione, per accennare alla sua resurrezione, mettendo in luce le dinamiche complesse tra i personaggi chiave come Maria Maddalena, Ponzio Pilato e i discepoli.  Ambientato in un contesto contemporaneo, il musical offre una colonna sonora dinamica ed energica che fonde rock, pop e musica tradizionale.

La regia di Massimo Romeo Piparo è veramente innovativa e senza tradire l’originale ha introdotto elementi che ne fanno uno spettacolo moderno e coinvolgente, come spiega meglio lui stesso nelle sue note di regia (vedi articolo di presentazione).

Molto apprezzabile la scelta di far scendere parte del cast tra il pubblico, durante lo spettacolo, arricchendo l’esperienza teatrale con coinvolgenti coreografie. Momenti di intensa emozione sono garantiti dalle esecuzioni dal vivo delle canzoni, accompagnate dall’orchestra diretta dal maestro Friello.

D’obbligo dare uno sguardo sui protagonisti a partire da Lorenzo Licitra, nel ruolo di Gesù, che si rivela un interprete sorprendente, e  superando ogni aspettativa con una voce potente e chiara, che raggiunge vette vertiginose, trasmette al pubblico profonde emozioni. Ma la sua performance è stata  superlativa non solo per la voce, ma anche come  recitazione e presenza scenica. Pertanto si può ben dire che Lorenzo è una degna continuazione del ruolo finora assunto da Ted Neeley, come lo stesso attore ha sottolineato nel suo intervento sul palco durante il simbolico passaggio della tunica al nuovo Gesù: un momento di grande impatto ed emozionante che ha fatto vibrare il teatro, sottolineando la naturale evoluzione del personaggio attraverso le generazioni.

Il ruolo di Licitra è il cuore pulsante di “Jesus Christ Superstar”. Egli offre un Jesus che va oltre le tradizionali rappresentazioni, catturando la complessità delle emozioni e dei conflitti interiori che il personaggio affronta nei suoi ultimi giorni. La sua interpretazione  di Jesus, è  impressionante per la sua mimica. Nella scena della crocifissione,  sia pure resa visibile  in primo piano solo attraverso un monitor, è tuttavia capace di trasmettere forti vibrazioni emotive allo spettatore, specie in quelli più sensibili che arrivano alle lacrime.

Si può concludere dicendo che Lorenzo Licitra è,  senza dubbio alcuno, all’altezza del suo ruolo e nelle prossime repliche e, ancor più nelle prossime edizioni, non può che affinare il suo personale Jesus rendendolo sublime. Dunque non ci si può che inchinare davanti a tanto talento e fare i complimenti al regista per averlo scelto su consiglio del maestro Friello.

La presenza di Anggun nel ruolo di Maria Maddalena può definirsi come dolce ed emotiva, con la sua interpretazione di “I Don’t Know How to Love Him”  può definirsi come uno dei momenti più delicati e piacevoli dello spettacolo.

La popstar internazionale Anggun si distingue nel suo ruolo  con  la sua meravigliosa voce  che ha reso  una  perfomance capace di portare  tutta sua dolce espressività.

Anggun dona a Maria Maddalena una profondità emotiva che va oltre il cliché, trasmettendo la complessità delle emozioni legate al rapporto con Gesù.

Infine la sua presenza scenica aggiunge un tocco di femminilità e amore, completando il ritratto di un personaggio fondamentale nella narrazione.

Feisal Bonciani è l’artista che si cala nei panni di Giuda Iscariota,  e con la sua performance  rievoca l’indimenticato Carl Anderson.

La sua interpretazione del traditore di Gesù è potente e coinvolgente, trasmettendo la tormentata interiorità del personaggio. Bonciani non si limita alle vocalità, ma offre anche una presenza scenica che aggiunge drammaticità al ruolo.

La scelta di rappresentare Giuda come un personaggio complesso e umano, piuttosto che semplicemente come il traditore, arricchisce la storia di sfumature e tensioni emotive che trovano l’apprezzamento dello spettatore e  viene molto applaudito.

Frankie hi-nrg mc, precursore del rap italiano, si distingue nel ruolo di Erode, donando al personaggio una veste clownesca ed eccentrica. Il suo inedito in chiave Hip Hop nella parte finale aggiunge un carattere impressionante al personaggio di Erode.

La performance di Frankie hi-nrg mc non si limita al canto, ma si estende anche alla mimica, rendendo il suo Erode una figura memorabile. Il mantello con riporti acuminati sul collo, che era stato descritto da Frankie in conferenza stampa, come la sua più grande difficoltà, diventa un elemento scenografico che sottolinea la dedizione dell’artista al suo ruolo.

Tra i ruoli più significativi, pur non essendo tra i protagonisti principali, troviamo Giorgio Adamo, interprete di Simone Zelota, il quale emerge come una figura chiave nell’opera rock “Jesus Christ Supersta”, ruolo che assume da diverse edizioni.

La sua  performance è stata una vera e propria esplosione di energia e carisma sul palco. Adamo, noto per la sua versatilità e la sua anima rock, ha portato una vivacità straordinaria al personaggio di Simone Zelota. Ogni gesto, ogni movimento e ogni espressione del suo volto, ma ancorpiù la sua prova canora con una timbrica unica,  sono stati eseguiti con una passione contagiosa  che non sfugge al pubblico. La sua presenza scenica è stata cruciale per dare vita a uno dei personaggi più dinamici dello spettacolo,  come ha già fatto in altri  grandi musical internazionali a cui ha partecipato anche come protagonista.

Nel contesto di “Jesus Christ Superstar”, il ruolo di Giorgio Adamo aggiunge una dimensione unica allo spettacolo, evidenziando la sua versatilità e il suo impegno nel portare nuove sfumature all’interpretazione dell’opera rock.

Altri ruoli di rilievo sono:

  • Paride Acacia: la sua voce eccezionale  nel ruolo di Hannas si unisce alle voci straordinarie degli altri interpreti, contribuendo a creare  momenti scenici di alto livello.
    Francesco Mastroianni: la sua performance nel ruolo di Caifa aaggiunge ulteriore profondità vocale al cast.
  • Claudio Compagno e Gianluca Pilla: Le prestazioni attoriali e canore di Claudio Compagno nel ruolo di Pilato e Gianluca Pilla nel ruolo di Pietro sono notevoli. Il primo è riuscito a catturare la complessità di Pilato, esplorando le sfumature del suo ruolo con abilità e profondità emotiva. evidenziando la lotta interiore del personaggio di Pilato, diviso tra il desiderio di mantenere l’ordine politico e la consapevolezza della giustizia; il secondo, Gianluca Pilla, con la sua performance  è stato in grado di catturare la complessità e l’umanità del personaggio, esprimendo le emozioni e le sfumature psicologiche di Pietro, di fronte agli eventi drammatici  dopo l’arresto di Gesù, sia attraverso l’espressione facciale, che il linguaggio del corpo e la voce, utilizzati in modo magistrale. La componente vocale di Pilla ha aggiunto un ulteriore livello di intensità alla sua interpretazione.


ll cast è completato da un talentuoso  ensamble
composto da 16 artisti nel ruolo di ballerini, trampolieri, giocolieri, mangiafuoco, i quali sono tutti di una bravura eccezionale e contribuiscono a rendere indimenticabile la Limited Edition di “Jesus Christ Superstar”, con la loro spettacolare energia.

La scenografia, pur essendo essenziale e funzionale, si rivela super tecnologica, proiettando elementi scenografici, sia sulle colonne alle spalle dell’orchestra, situata su un girevole, che sul fondale dove si susseguono immagini suggestive di paesaggi e luoghi come il tempio di Gerusalemme e l’Orto  del Getsemani. Inoltre, sempre sul fondale,  scorrono dei versetti cruciali del Vangelo in italiano, che contribuiscono alla comprensione della trama e  a scandire i momenti salienti dello spettacolo.


Le coreografie di “Jesus Christ Superstar” si rivelano un elemento fondamentale
che  rendono lo spettacolo un’esperienza visiva ed emotiva straordinaria. Le sequenze coreografiche coinvolgenti e dinamiche, trasformano la rappresentazione in un viaggio sensoriale attraverso i testi e la musica. Il ritmo e la vivacità delle coreografie si sposano perfettamente con la natura rock del musical. I balli eseguiti dai protagonisti e dal corpo di ballo trasmettono un’energia travolgente, riflettendo l’intensità delle emozioni che permeano la storia di Gesù Cristo.

Movimenti energici, passi decisi e gesti espressivi contribuiscono a creare un ambiente coinvolgente sul palco e,  grazie al regista  Piparo, le seguenze coreografiche si integrano anche fuori dal palco, ad esempio, il popolo osannante  e il passaggio di Giuda e il trampoliere,  simboleggiante lo spettro della paura, passa in platea attraverso il pubblico, che invece simboleggia la condivisione della debolezza umana nel tradire il Messia, collegando così il personaggio al pubblico in un modo significativo.

Non sono mancati i momenti di grande vibrante emozione, non solo per le musiche e le canzoni cantate, rigorosamente dal vivo in lingua originale e con l’accompagnamento dell’orchestra live, diretta dal maestro Friello, ma anche per la capacità di veicolare messaggi anche spirituali per quella parte di pubblico che vuole cogliere l’essenza più profonda dell’Opera.

I brani cantati sono  tutti emozionanti, ma i più impattanti sono: Super Star, Hosanna , Simon Zealotes, Poor Jerusalem, I Don’t Knov How To Love Him, Gethsemane.

La regia visionaria di Piparo affianca alla narrazione scenica alla proiezione di immagini cruente dell’era moderna, così durante la scena della fustigazione di Cristo, vengono proiettate, in sincrono, immagini cruente di tutte le atrocità dell’era moderna: la shoah, la bomba di Hiroshima, le Torri Gemelle, fino ai grandi conflitti in atto come la guerrra in Ucraina e  quella tra Israele e Palestina, con le nefandezze che stanno accadendo sulla Striscia di Gaza e anche la recente morte di Aleksej Naval’nyj in Russia.

Questo tocco contemporaneo aggiunge profondità alla storia senza tempo di Gesù Cristo, rendendo l’opera ancora più potente e attuale.


Jesus Christ Superstar è l’opera che più di ogni altra rende la figura del Messia estremamente umana,
con le sue paure e le sue debolezze, di fronte a un destino di cui è stato consapevole sin dalla nascita. Ancora oggi, dopo secoli, ci rendiamo conto di quanto il  messaggio di Cristo sia potente e,  poichè ogni mezzo è buono per annunciare la Buona Novella, anche fare appello al rock,  per raggiungere i giovani è cosa “buona e giusta”.

In conclusione, “Jesus Christ Superstar” del 2024 si conferma come l’opera rock per eccellenza, destinata a rimanere nei cuori del pubblico per lungo tempo. La combinazione di talento artistico, regia innovativa e una storia intramontabile rende questo spettacolo un’esperienza indimenticabile, capace di toccare gli spettatori in modo profondo attraverso la potenza del rock e la bellezza della narrazione, che trasformano uno spettacolo già iconico in un’esperienza teatrale straordinaria da non perdere.

Il pubblico entusiasta ha applaudito  diverse volte a scena aperta e per diversi minuti a fine spettacolo tutti gli artisti, a cui si è aggiunto a fine spetacolo Ted Neely, portato in scena, senza costume, con un elevatore montato sul palco, così come  è entrato l’attuale “Jesus”, per  simboleggiare il passaggio tra il “vecchio” e il “nuovo” protagonista.

Si ricorda  che Ted Neeley, sarà anche presente alle proiezioni del film che precederanno lo spettacolo il prossimo 12 e 13 marzo a Milano ed il 20 marzo a Roma.

Crediti foto di Gianluca Sarago