Un turbine di emozioni e riflessioni sulla vita: il monologo intenso di Paolo Hendel, tra ironia e profondità

E’ in scena solo fino a domenica 10 marzo 2024, sul palco dell’MTM Teatro Leonardo lo spettacolo “Niente Panico!” scritto da Paolo Hendel e Marco Vicari, con la regia di Gioele Dix e prodotto da AGIDI.

Per altre info sullo spettacolo, date orari e prezzi, vedi articolo di presentazione.

LA RECENSIONE
Tutto ha inizio su una poltrona di casa, un comodo rifugio di riflessione e ironia sulla vita, che spesso gioca con i nostri tempi, i nostri sentimenti e le nostre paure. Un monologo introduttivo sul senso generale delle cose organizzate e non… Un susseguirsi scambievole di serietà e beffa. Un pensiero che si lega al privato e ne porta alla luce il timore di vivere e di morire.

Complimenti alla collaborazione, ottimamente riuscita, di Paolo Hendel, autore e unico protagonista dello spettacolo, Marco Vicari, coautore e Gioele Dix, conosciuto dall’urologo durante la visita di controllo per la prostata e regista scelto dallo stesso Hendel perché “in grado di tenerlo a bada”. Ed è così: l’attore è un turbine di racconti, battute, confessioni personali, tristezza che esplode in una risata ammazza paure.

I riflettori si spostano sull’ambiente definitivo delle scene successive: l’anticamera di una stanza di ospedale, dove è ricoverato Filippo, amico Filippo, al quale fare visita ogni giorno. Si apre una sorta di album di fotografie, di figurine… una raccolta di episodi che vedono Filippo come interlocutore silente, con il quale scambiare pensieri e argomenti che spaziano dai supereroi alle relazioni gossip; dall’omosessualità (anche delle star dei fumetti) al valore delle relazioni che si possono stabilire/evitare anche durante una degenza ospedaliera.

Il pensiero della vita che passa, che fugge veloce, anche se non accettata; il senso della morte, che non si vorrebbe dolorosa, ma al tempo e nel modo migliore per ciascuno… e l’idea di eternità?? Punto topico: chi pensa a Dio che accoglierà le anime dopo la morte; chi non crede di trovare qualcosa; chi insegue la bellezza dei nativi americani nelle sterminate praterie, preso per mano da Wakan Tanka e chi si vorrebbe ribellare alla morte stessa. Ogni volta che la borsa di cuoio del protagonista si apre, fuoriesce un argomento da incastrare in un intreccio di ironici riferimenti, alleggeriti da un intercalare colorito e attuale.


Le guerre, i disastri ambientali, la terza guerra mondiale che incombe…
e allora come dire: “Niente panico?” Raccontando delle fiamme dell’incendio provocato da Nerone, come calore di vento africano, anche se il nonno si è sciolto ed è rimasta la dentiera e un mucchietto di cenere. La risata è un toccasana, una vera medicina nei momenti di panico; non risolve i problemi, ma “la sera, si dorme un po’ meglio”.

Anche Bobo di Sergio Staino lo sa! Lui che ha ispirato il racconto dell’amico ricoverato e che compare come cartellonistica a fine corsa, accanto alle altre figure di personaggi dei fumetti.

Tanti amici se ne sono andati e qualcuno non gode di buona salute… Ecco Hendel sempre più vicino; accento toscano, sorrisi per il pubblico, carambole di parole, richiami a fatti contemporanei o di altri tempi… fragilità umana e forza dell’azione emotiva… un vulcano di emozioni trasmesse da cuore a cuore da chi la vita vuole viverla davvero.

Sarà contagioso? Da vedere per rispondere!!