Benvenuti nel mondo incantato di DeWest, un viaggio affascinante nel Lontano Ovest, un territorio onirico e destrutturato situato nella suggestiva zona del Basso Piemonte, che, in una geografia disorientante, corrisponde all’Alta Langa. Qui, oltre le colline ordinate delle grandi vigne, si apre un panorama di forme indefinite, dove antiche tradizioni si intrecciano con i riverberi urbani di coloro che scelgono di ritornare alle loro radici.
La musica di DeWest è un’esperienza unica, una miscela avvincente che potrebbe essere definita, se mai esistesse il genere, come voodoo folk: cinematica, con ampi spazi che si aprono davanti agli occhi dell’ascoltatore, ma anche rituale, quasi sacra, pur mantenendo una visione laica.
Guidati dalla visione di registi come Sergio Leone e Werner Herzog, il progetto musicale di Morino, già noto come cantante e fondatore dei Mau Mau, si distingue per una produzione fuori dagli schemi e dal tempo. Qui, i suoni analogici delle chitarre elettriche, delle percussioni e degli organi Farfisa si fondono armoniosamente con un’innovativa elettronica, creando un’atmosfera coinvolgente e misteriosa. Le influenze che permeano questo lavoro sono molteplici, il risultato di un’immersione profonda negli ascolti più disparati degli ultimi anni: dal canto gregoriano a Lana del Rey, da Piero Piccioni a Piero Umiliani, dall’amapiano alla musica del chitarrista ungherese Gàbor Szabò, solo per citarne alcuni.
Gli artisti coinvolti in questo progetto portano con sé una vasta esperienza e un talento unico. Nomi noti come Paolo Angelo Parpaglione al sax e Gianluca Cato Senatore al basso, insieme a Cristian Longhitano ai ritmi, Tatè Nsongan alle voci e alle percussioni e Fabrizio Viscardi alla chitarra slide, contribuiscono a creare un’esperienza musicale avvincente e coinvolgente. Gli ospiti speciali, come Stefano Piri al fischio e alla tromba e Giorgio Boffa al contrabbasso, aggiungono ulteriore profondità e varietà al suono unico di DeWest.
Nonostante la presunta “solitarietà” che caratterizza alcune tracce, altri brani sono invece ricchi di voci, soprattutto femminili, e di una coralità suggestiva, come nelle incantevoli “masche” di Tiritera o nella marcia (quasi) funebre di Mina nella scia.
I testi di DeWest raccontano storie d’ombra, un intreccio di emozioni che riflettono la complessità dell’esistenza umana. Sono testi sospesi, tesi, più liberi rispetto ai precedenti album di Morino, che esplorano tematiche profonde come l’assurdità della guerra, la salvaguardia dell’ambiente e la ricerca della libertà in un mondo che spesso la calpesta.
Il miraggio di DeWest è stato reso possibile grazie alla collaborazione con Manuel Volpe di Rubedo Recordings, insieme alla mente creativa della Rhabdomantic Orchestra. La sua visione musicale e i suoi mix innovativi hanno arricchito ulteriormente il progetto, regalando spunti creativi ed efficaci.
DeWest è un’opera artigianale, praticamente a chilometro zero, ma con una visione lontana, come un’avventura verso una terra “da desiderare sulla linea dell’orizzonte” (Terralta). Distribuito su tutte le principali piattaforme musicali, questo album promette di portare l’ascoltatore in un viaggio emozionante e indimenticabile attraverso paesaggi sonori unici e suggestivi.
Ecco la lista delle tracce che compongono questo viaggio:
- Mina nella scia
- Vagar
- Selvatico
- Tiritera
- DeWest
- Cieli rossi
- Terralta
- Visi pallidi
- Dancing Paradiso
- Titoli di coda
DeWest è un’esperienza che va vissuta e ascoltata, un viaggio nell’immaginario del voodoo folk del Basso Piemonte che non deluderà le aspettative degli amanti della musica avventurosa e innovativa.
Disponibile su tutte le piattaforme
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