‘Fiori d’Acciaio’: la miscela perfetta tra forza femminile e amicizia al Teatro Manzoni di Milano fino al 14 aprile – Recensione

Ha debuttato lo scorso 2 aprile al  Teatro Manzoni di Milano, lo spettacolo “Fiori d’Acciaio“,  una commedia che esalta la forza e la resilienza delle donne, tratta dall’opera di Robert Harling  e adattata, magistralmente da Michela Andreozzi in collaborazione con Francesco Bellomo, per la regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado.

Altre notizie sullo spettacolo, cast, date orari e prezzi sul nostro articolo di presentazione.

LA TRAMA:
La trama di “Fiori d’Acciaio” ruota attorno alla vita di un gruppo di donne che si riuniscono regolarmente in un salone di bellezza nella provincia romana degli anni Novanta. Queste donne, dalle personalità diverse ma complementari, condividono confidenze, risate e momenti di intimità mentre affrontano le sfide quotidiane e i dolori della vita.

Tra le protagoniste ci sono Tamara, la proprietaria del salone, Marilù e la figlia Stella, Clara, Luisa e la nuova arrivata Anna. Ognuna di loro ha il proprio bagaglio di esperienze e difficoltà da affrontare, ma trovano conforto e sostegno l’una nell’altra.

La storia prende una svolta drammatica quando la figlia di Marilù, Stella, affronta seri problemi di salute legati alla sua condizione diabetica. Nonostante gli sforzi e le preoccupazioni di Marilù, la situazione di Stella peggiora progressivamente. Tuttavia, le donne del salone dimostrano una straordinaria forza d’animo e solidarietà, sostenendo Marilù attraverso questo momento difficile.

LO SPETTACOLO
L’ambientazione  è nella provincia romana e la scenografia trasporta gli spettatori nella pittoresca cittadina  di Bracciano,  degli anni Novanta. Lo sfondo è arricchito dalla vegetazione tipica della campagna di quella regione, che conferisce  un’atmosfera autentica e suggestiva. Al centro della scena si erge un caratteristico salone di bellezza, cuore pulsante della narrazione, dove le protagoniste si ritrovano per condividere confidenze, gioie e dolori.

Il salone di bellezza diventa così il luogo simbolo dell’incontro tra le donne, un rifugio intimo e accogliente dove possono essere se stesse e lasciarsi andare alle proprie emozioni. Tutto quello che succede fuori del  salone viene solo descritto e lasciato all’immaginazione dello spettatore. Sullo sfondo, attraverso una vetrata, si intravede uno scorcio urbano di  Bracciano e va ad integrarsi con l’ambientazione interna della pièce, conferendo  un carattere autentico e tangibile alla storia.

La commedia affronta temi profondi come la resilienza, l’amicizia e il dolore, mescolando sapientemente momenti di commedia e dramma. Nonostante le avversità, le protagoniste rimangono unite e determinate nel superare gli ostacoli che la vita presenta loro.

Il finale della la pièce si conclude con una scena toccante che evidenzia la forza e la resilienza delle donne, nonostante le tragedie e le difficoltà che devono affrontare. “Fiori d’Acciaio” si rivela così non solo una commedia divertente, ma anche un tributo alla forza e alla determinazione delle donne di fronte alle avversità della vita.

L’interpretazione delle attrici, tra cui spiccano nomi come Barbara De Rossi, Martina Colombari e Gabriella Silvestri, contribuisce a rendere i personaggi vividi e autentici, sotto l’attenta regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado che gioca con maestria sui toni comici e drammatici, mantenendo sempre viva l’attenzione dello spettatore.

LE INTERPRETI
Barbara De Rossi
incarna perfettamente il ruolo di Marilù, portando sul palco, in modo superlativo  la forza e la fragilità di una donna che affronta un dramma inatteso con coraggio e determinazione.

Martina Colombari interpreta in modo convincente il ruolo di Anna, una ragazza ingenua che, dopo essere stata tradita e abbandonata, trova nella sorellanza delle altre donne il sostegno necessario per ritrovare equilibrio e fiducia in se stessa.

Gabriella Silvestri, con la sua spiccata simpatia dà vita a Luisa, dimostrando la sua sensibilità e la sua determinazione nel confrontarsi con le sfide della vita quotidiana.

Alessandra Ferrara, con la sua  leggiadria civettuola, porta sul palco Stella, un personaggio che incarna la passione e la determinazione nel perseguire i propri sogni, nonostante le difficoltà.

Caterina Milicchio interpreta Tamara, con spiccata naturalezza,  lasciando trasparire la forza interiore e la resilienza  del personaggio  oltre alla capacità di tenere insieme il gruppo delle donne

Cristina Fondi, con vero talento e molta dolcezza,  porta sul palco il personaggio di Clara, evidenziando la sua sensibilità e la sua capacità di adattarsi alle situazioni, pur mantenendo la propria integrità.

Ma “Fiori d’Acciaio” non è solo una commedia divertente, è anche una riflessione profonda sull’importanza dell’amicizia e del sostegno reciproco. Attraverso le vicende delle protagoniste, lo spettacolo esplora le complesse dinamiche della vita femminile, offrendo al pubblico spunti di riflessione sulla natura umana e sui legami che ci tengono uniti. Una vera esperienza teatrale coinvolgente e appagante, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano e lasciare un segno indelebile nella memoria degli spettatori.


Il successo è confermato dagli applausi scroscianti del pubblico a fine spettacolo a tutte le protagoniste. Tra gli spettatori ad applaudire  abbiamo notato Gianfranco Jannuzzo, un attore molto amato a Milano e al Manzoni in particolare. Il suo consenso è particolarmente significativo perchè egli è  reduce del successo della Commedia “Il Padre della Sposa“, che ha da poco concluso la sua tournée, dove aveva a suo fianco, nel ruolo di un altra madre, la stessa Barbara De Rossi.