Circa dieci anni fa, era esattamente il 7 marzo del 2008 quando sul palco della vecchia sede del noto Teatro Ciak di Milano per la prima volta le tre bizzarre sorelle, un pò vintage a dire il vero, ma con una straordinaria passione per lo swing e la canzonetta sincopata dei tempi dell’E.I.A.R.. si esibivano.
Nel frattempo quel teatro ha chiuso i battenti e riaperto, come teatro tenda nei pressi di Piazzale Cuoco, ma per le Sorelle Marinetti, vintage tanto quanto allora o forse più giovani, il tempo si è fermato.
Le note delle loro ugole sono identiche, anzi direi migliorate. Oggi a tutti gli effetti il trio di canto è armonizzato e anche specializzato in recupero di repertorio canzonettistico del periodo precedente la II Guerra mondiale, collocandosi come il trio più famoso d’Italia in questo genere, senza che nessun altro possa competere. Questo è un innegabile valore assoluto, che bisogna riconoscere volente o nolente.
Sono tanto i teatri che si contendono la loro presenza, ma proprio perchè il loro lavoro non consiste in una mera esibizione vocale ma è frutto di studio e ricerca è rivolto ad un pubblico di nicchia e chi ha la fortuna di avere nelle vicinanze un loro spettacolo, che spesso è di una sola data, ne approfitti e non perda l’occasione.
Questa sera, in un periodo particolarmente “benedetto” all’Eco Teatro di Milano il Trio delle Sorelle Marinetti si esibiscono per l’ultina delle tre serate per dare l’addio al 2018 e il benvenuto al 2019 pertanto approfittatene anche all’ultimo minuto il teatro vi accoglierà, ma non rischiate di trovare sold out e prenotate subito.
Tante sono le collaborazioni con artisti altrettanto unici e non commerciali, come Arisa, in occasione del Festival di Sanremo del 2010, che portò inaspettatamente le Sorelle canterine sul palco dell’Ariston per i cori di Malamoreno. Ma anche quella con Vinicio Capossela nel brano Pryntyl, primo singolo estratto dall’album “Marinai, profeti e balene” del 2011, per il quale le Sorelle vennero trasformate nelle Sirene Marinetti, oppure Simone Cristicchi, paziente compagno di viaggio in un divertente tour estivo del 2012 in cui il cantautore laziale vestì i panni di “Asso del microfono” mentre le Sorelle si divertirono a rivoluzionare alcune sue canzoni in stile sincopato. E ancora il compositore jazz Rosario Di Rosa, o il duo jazz-pop Deb & Rose con il quale hanno realizzato un sottile e ironico gioco vocale.
Lo spettacolo di questa sera, per le cjui info vi rimandiamo al nostro precedente articolo, è una sequela di spiritose canzonette sincopate, tra classici evergreen del periodo della radio – dell’E.I.A.R.! – come Maramao perché sei morto, Ho un sassolino nella scarpa, Mille lire al mesealternati a brani magari meno noti, ma pur sempre irresistibili, come Pupa, Il silenzio è d’oro, Fiocca la neve, giusto per citarne alcuni.
Non si può chiudere il discorso sulle Sorella Marinetti senza dire che sono tre attori/cantanti (Nicola Olivieri, Marco Lugli e Andrea Allione) e che l’autore è produttore è Christian Schmitz, il loro maestro preparatore, altrimenti conosciuto come Christian Schmitz.
Per finire una piccola chicca, una perla del live visto la sera di sabato scorso, dove i tre talentuosi artisti hanno deliziato un pubblico di tutte le età, che più volte li ha applauditi alle fine di ogni medely e soprattutto nel finale costringendoli ad un bis.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.