Ultime repliche per Men in Italy al Ciack, che si chiude domenica 20 gennaio

Siamo alle battute finali per “Men in Italy”, uno dei musical più attesi di questa stagione e che tanta curiosità e aspettativa aveva generato negli operatori del settore.

Forse le cose non sono andate così come si pensava, ma l’impegno della produzione e del regista Alfonso Lambo, così come dell’intero cast, è stato massimo e comunque rimane uno show inedito, dalle enormi potenzialità,  che può competere tranquillamente con quanto  circola sui palchi italiani, senza per questo pretendere di emulare le grandi produzioni di Broadway, che qui in Italia non siamo certi  verrebbero apprezzate.

MEN in ITALY The Musical Fashion Show  ha una certezza che può vantare ed è quella di essere il primo musical in passerella ambientato nel mondo della moda, una indiscutibile eccellenza italiana di cui possiamo andare fieri nel mondo.

Il cast  è  di alto livello e la capofila è Iva Zanicchi, che al di là del giudizio personale,  rimane un’icona  della canzone italiana. Al suo fianco, brillano  protagonisti del mondo della musica, quali Bianca Atzei e Beatrice Baldaccini. Il cast è completato da Alex Belli e Jonathan Kashanian, i quali offrono un “tocco” in più, ben  amalgamato nel contesto.

LA REGIA
Ad ideare tutto questo è stato chiamato Alfonso Lambo, autore dei testi ma anche curatore della  regia, con la quale ha fatto un lavoro globalmente eccellente, sebbene alcune soluzioni possano  essere suscettibili di miglioramento. Questo, però, non pregiudica affatto la qualità dello spettacolo: non si ricordano a memoria d’uomo grandi Musical  che siano stati perfetti fin dalla  prima messa in scena e allora perché tanto darsi da fare per trovare quello che non va, senza sforzarsi di apprezzare quello che va?

Noi, invece,  abbiamo voluto rivedere lo spettacolo per apprezzarlo meglio, in particolare dopo alcuni aggiustamenti in itinere che lo hanno reso più snello, e quindi ora possiamo ben dire: perché non consigliarlo? Oppure perché non rivederlo ancora in scena la prossima stagione?

LA PRODUZIONE
Non si può che confermare quanto già scritto sulla coraggiosa produzione che, nella persona di Moira Piazza, alla guida di Wizard Production, porta avanti la  voglia di mettersi in gioco, con il massimo rispetto degli artisti che ingaggia  e il cui affiatamento è talmente evidente in scena da far presupporre lo sia anche nella vita reale.

 Pochi minuti della diretta

DI COSA PARLA
Lo show narra una storia molto ben delineata e intricante che si ispira al mondo della moda,  certo non molto trasparente, e sicuramente nella realtà  molto più complicato e difficile di quello che viene messo in scena in maniera romantica e leggera.

Il mondo della moda, da quanto si apprende da interviste, testimonianze e commenti, è irto di compromessi  e si può essere tagliato fuori in un attimo, per i più svariati motivi. Quello descritto in questo show è molto edulcorato e lascia spazio a sentimenti ed emozioni come l’amore, l’amicizia, il sentimentalismo di una donna forte, la quale nonostante tutto il suo potere, riesce  a lasciarsi guidare dal cuore per le sue scelte e a ritrovare e valorizzare quell’umanità che in fondo ci fa tutti uguali.

Ci induce a riflettere per quale motivo non riusciamo a vivere i momenti  della nostra vita, sia personale che lavorativa, filtrando tutto attraverso l’unico sentimento eterno che é l’Amore con la A maiuscola. dove non esiste spazio per invidie, ripicche, arrivismo, odio e negatività che talune volte producono veleni capaci di rovinare la vita altrui oltre che la propria.

Non  serve andare avanti a dire troppo, ma per altre notizie, approfondimenti e info sullo spettacolo, vi rimandiamo al nostro precedente articolo.

GLI ANGELS
Poiché lo spettacolo vuole anche esaltare la bellezza maschile, è giusto si citino almeno i nomi degli  “Angels”, un vero concentrato di muscoli, che danno vita a delle forti coreografie : Gianluca Briganti, Antonio Catalano, Luigi Allocca, Stefano Angiolini, Alan Bertozzi, Gianuca Conversano, Lorenzo Sorice e Axel Ahonoukoun.

LE MUSICHE
Qualche parola deve essere necessariamente spesa per le musiche, a partire dalla colonna sonora dal forte impatto emotivo; esse, da un lato, danno impulso alle parti recitate, esaltandole e,  dall’altro, ripropongono al pubblico, che gradisce molto, le grandi hit internazionali e italiane, come  “Vogue” di Madonna, “Oggi sono io” di Alex Britti, Sex Bomb di Tom Jones. Non poteva certo mancare  spazio anche per alcuni tra i maggiori successi di Iva Zanicchi, come “Le montagne”, “Come ti vorrei”.  Bianca Atzei  invece propone pezzi straordinari, quali “La paura che ho di perderti” e “Ora esisti solo tu”.

LE VOCI SOLISTE
Una riconferma senza alcun dubbio va alle quattro fantastiche voci: Bianca Atzei (Sara), Giovanna D’Angi (Ginevra),  Luca Gaudiano (Loris) e Michelle Perera (Michelle). I loro assoli provocano brividi di  emozioni  e un turbinio di pensieri che richiamano alla memoria grandi voci della scena internazionale. Al pubblico questa energia  arriva e applaude convintamente alla fine di ogni pezzo e, a volte maldestramente ma per motivi comprensibili,  anche durante l’esecuzione.

Il finale di questa sera è stato applauditissimo e, a sorpresa, è stato annunciato  da Jonathan il compleanno di Iva Zanicchi, una donna simpatica, piena di grinta ed ironia, da far invidia non solo ai suoi coevi ma ad artiste molto più giovani di lei, che con orgoglio si può dire appartenga alla classe 1940.

Presente tra gli ospiti del parterre dei Vip anche Paolo Berlusconi, che ha applaudito con convinzione sia la Zanicchi  che gli altri artisti,  premurandosi poi di andare a salutarli nei camerini.

Non rimane molto tempo per assistere a questo spettacolo, perché domenica 20 si chiuderà l’ultima replica, quindi non lasciatevi sfuggire l’occasione e andatelo a vedere così, attraverso la vostra personale opinione,  potrete filtrare meglio le diverse critiche, che sebbene sacrosante e legittime, rimangono pur sempre punti di vista.

CONSIGLIO PER UN’ OTTIMA CHIAVE DI LETTURA:
Basta spostare il nostro punto di osservazione per focalizzare cose totalmente diverse. Questo vale per ogni aspetto della vita in cui ci muoviamo. Molte volte non sono le cose distorte, ma noi che guardiamo dal punto sbagliato.