Preghiera per Chernobyl di Svetlana Aleksievič: spettacolo in scena dal 23 al 27 maggio all’Elfo Puccini di Milano

23 – 27 maggio-sala Bausch
Preghiera per Chernobyl 
dall’opera di Svetlana Aleksievič
regia e riduzione teatrale Massimo Luconi
con Mascia Musy
musiche Mirio Cosottini
produzione Factory Tac, Festival di Radicondoli

In questo testo è condensato tutto il dramma, lo smarrimento e il senso di morte di un popolo, e nello stesso tempo la grande forza dell’amore fra due persone, di un uomo che era partito fra i primi volontari a riparare il reattore nucleare senza nessuna preparazione e protezione e di una donna che continua ad amare, nella quotidianità di un’esistenza senza futuro, se non quella della sublimazione della morte attraverso l’amore. Preghiera per Chernobyl non parla solo della più grande tragedia nucleare, migliaia di volte più grande di Hiroshima e Nagasaki: è una narrazione di straordinaria forza emotiva che racconta con diverse inquadrature il dramma umano, sociale e politico del disastro ambientale e della fine del comunismo.

Una eccezionale storia epocale, con una materia densa dal punto di vista emotivo e di denuncia politica, in un mix fortemente teatrale che lascia senza fiato.

Svetlana Aleksievič (Premio Nobel per la letteratura nel 2015) affronta la tragedia di Chernobyl e la disfatta del mondo comunista, restituendo con implacabile fedeltà le voci e i sentimenti delle persone che hanno toccato l’ignoto di un dramma che non ha eguali nella storia contemporanea.

«Non si vedeva la morte, non si toccava, non aveva odore. Mancavano persino le parole per raccontare della gente che aveva paura dell’acqua, della terra, dei fiori, degli alberi. Perché niente di simile era accaduto prima. Le cose erano le stesse, i fiori avevano la solita forma, il solito odore, eppure potevanouccidere».
Svetlana Aleksievič

«Non appena ho letto Preghiera per Chernobyl ho pensato che anche il teatro poteva, ma soprattutto
doveva, fare la sua parte, per far conoscere nel dettaglio questa terribile tragedia ambientale dalla quale abbiamo ancora molto da imparare, oggi più che mai, e per non dimenticare».
Mascia Musy

«Un lavoro doloroso e intensissimo, bruciante nella descrizione apparentemente ‘oggettiva’, ma più che toccante, di un orribile dramma umano, ma anche del disfacimento irrimediabile di un mondo, di un ideale e di una nazione…. Per certi versi memorabile, di grande effetto e di alta qualità la prova di interprete della Musy, che dà voce in maniera non facile da dimenticare a questa disperata eroina tragica del nostro tempo: con uno stile asciutto ed efficace, che rifugge da qualsiasi inutile amplificazione, oltre che da ogni esteriorità».
Francesco Tei, Hystrio

TEATRO ELFO PUCCINI,
corso Buenos Aires 33, Milano
– Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30 –
Durata: 55 minuti
– Prezzi: intero € 34 <25 anni >65 anni €18
– online da € 16,50 – Biglietteria:
– tel. 02.0066.0606
biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021