Lasciata piazza Sant’Agostino dopo undici spettacoli e 22 serate complessive, il 57.mo Festival di Borgio Verezzi scende nelle grotte di Valdemino, dove domenica 13 e lunedì 14 si congederà in forma itinerante con L’ombra lunga di Cenerentola, rappresentazione in cui la fiaba dei fratelli Grimm si intreccia con le recenti vicende delle donne afgane sotto il regime dei Talebani.
A portare in scena l’intrigante testo di Davide Diamanti con la regia di Silvio Eiraldi sarà Uno sguarda dal palcoscenico, la compagnia di Cairo Montenotte già protagonista del ciclo dantesco sulla Divina Commedia.
Come spiega l’autore, l’idea è nata durante il lockdown: “Dopo aver ritrovato le favole originali dei fratelli Grimm, ho letto casualmente un articolo sulle limitazioni imposte alle donne dai Talebani e sono stato colpito dalle analogie tra le due situazioni. Così ho deciso di raccontarle”.
L’evento speciale si dipanerà in quattro turni a serata, con inizio alle 20,30-21-21,30-22.
I biglietti costano 15 euro e sono in vendita presso la biglietteria in viale Colombo 47 (019-610167), biglietteria@comuneborgioverezzi.it oppure al botteghino all’ingresso delle grotte nelle due sere di spettacolo.
Mentre si avvicina il sipario sul festival, il direttore artistico Stefano Delfino commenta: “É stato il festival che ha avuto il maggior successo in questi ultimi anni. In piazza Sant’Agostino, su undici spettacoli, ben nove hanno registrato sold out o pienoni, e anche per il prossimo, quello conclusivo nelle grotte di Borgio, sono stati aggiunti due turni a sera per andare incontro alle richieste del pubblico. Un’edizione da ricordare, per varietà, qualità ed elevato indice di gradimento degli spettatori, espresso con risate, applausi e commenti compiaciuti. In definitiva, non posso che ritenermi soddisfatto, e molto. Il risultato è andato oltre le più rosee previsioni”.