Festival Mahler: l’Orchestra Sinfonica di Milano festeggia in grande stile i suoi primi 30 anni

La stagione 2023/24 sarà l’anno dei festeggiamenti per la consacrazione definitiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano. Infatti, a detta del suo fondatore Vladimir Delman, un’orchestra può definirsi tale, dopo il suo 30° compleanno.

A godere di questa unica ricorrenza sarà il pubblico di tutta Italia grazie alla collaborazione di Rai Cultura, Radio Tre, Rai 5, Classica HD, Corriere della Sera, La Lettura, Amadeus, MusicPaper (Main Digital Partner) e, soprattutto, gli spettatori che riusciranno ad aggiudicarsi un posto per almeno uno dei tanti appuntamenti che colmano il calendario dell’Auditorium di Milano, i fortunatissimi saranno i possessori dei numerosi abbonamenti che ogni anno vengono venduti e rinnovati.

Nella sala di 1253 dell’Auditorium di Milano, ci sarà disponibilità per ospitare chi vorrà regalarsi una delle tante serate all’insegna dell’ottima musica, avendo a disposizione una vasta scelta tra i tanti spettacoli, attorno all’evento fulcro che incornicia come storica questa stagione, il Festival Mahler, all’interno del quale la kermesse delle più talentuose orchestre italiane saranno liete di eseguire le sinfonie del compositore e direttore d’orchestra austriaco del periodo tardo-romantico.


Il calendario non sarà “solo” il Festival Mahler, infatti a precederlo ci saranno alcuni appuntamenti di grande interesse.

Martedì 5 ottobre alle ore 19, presso Anteo Palazzo del Cinema (Piazza XXV Aprile, 8), si terrà la proiezione del film “La perdizione”, di Ken Russell, pellicola visionaria incentrata sulla figura di Gustav Mahler, datata 1974. La proiezione avrà un grandissimo valore aggiunto dal momento che sarà introdotta da un affascinante dialogo tra Paolo Mereghetti, storico critico cinematografico italiano, autore dell’iconico dizionario del cinema che porta il suo nome, e Quirino Principe, forse uno dei maggiori critici musicali italiani, autorità assoluta per quanto riguarda Gustav Mahler.


Domenica 22 ottobre alle ore 11
, presso il piccolo Teatro Gerolamo di Piazza Beccaria, un appuntamento cameristico insieme a Luca Santanielli (violino), Miho Yamagishi (viola), Mario Shirai Grigolato (violoncello) e Gile Bae (pianoforte). In programma una grande rarità mahleriana: il quartetto per pianoforte e archi in La minore, accompagnato dal quartetto per pianoforte e archi in Do minore di Richard Strauss. E ancora, sempre domenica 22 ottobre, ma alle ore 16, un Concerto “Ristretto” (la nuova serie di concerti della durata di un’ora) dedicato a Mahler: in programma i meravigliosi Lieder eines fahrenden Gesellen (baritono, Johannes Held), insieme alla Sinfonia n.4 in Si bemolle maggiore op.60 di Beethoven, sotto la bacchetta di Kolja Blacher.

Lunedì 23 e martedì 24 ottobre, alle ore 20, è il momento di “Mahler’s Universe”, la proiezione di 10 cortometraggi (5 per serata) dedicati alle sinfonie di Gustav Mahler, presso il Forum Austriaco di Cultura in Piazza del Liberty, 8.

Le formazioni delle orchestre che eseguiranno l’intero repertorio di Mahler non hanno bisogno di alcuna presentazione perché hanno e stanno scrivendo la storia della musica da camera contemporanea, rivisitando e facendo riecheggiare le note dei più grandi compositori esistiti in tutto il mondo. Si parte con l’Orchestra Sinfonica di Milano, insieme al Coro Sinfonico diretto da Massimo Fiocchi Malaspina, mercoledì 25 ottobre alle 20, con la Sinfonia n.2 in Do minore, “Resurrezione”, sotto la direzione di Andrey Boreyko, Direttore Residente dell’Orchestra Sinfonica di Milano.


Si prosegue giovedì 26 ottobre alle ore 20
con la Filarmonica della Scala diretta Riccardo Chailly che affronta la Sinfonia n.1 in Re maggiore Titano e il Preludio Sinfonico. Parola di Michele Dall’Ongaro, Presidente dell’ Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che si esibirà venerdì 27 ottobre alle ore 20: in programma Des Knaben Wunderhorn, primo ciclo liederistico che giunge sul palco del Festival, composto fra il 1892 e il 1896 quando Mahler era direttore del Teatro di Amburgo, accoppiato per l’occasione alla Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op.55 Eroica di Beethoven.

Sabato 28 ottobre è il momento della Spira mirabilis, impegnata nell’esecuzione della Sinfonia n.3 in Mi bemolle Maggiore Op.97 “Renana” di Robert Schumann, nell’orchestrazione di Mahler.

Domenica 29 ottobre, l’Orchestra Sinfonica di Milano torna sul palco insieme al Coro Sinfonico e al Coro di Voci Bianche di Milano per l’esecuzione della Sinfonia n.3 in Re minore, per contralto (Anke Vondung), coro femminile, coro di Voci Bianche e orchestra.

Martedì 31 ottobre alla 20: la compagine di casa al Teatro Dal Verme, sotto la bacchetta di James Feddeck, porta sul palco il Mahler sapiente orchestratore delle Sinfonie di Schumann: la Sinfonia n. 1 in Si bemolle maggiore op. 38 La Primavera e la Sinfonia n. 2 in Do maggiore op. 61. La ORT, l’Orchestra della Toscana, e la OGI, l’Orchestra Giovanile Italiana, arrivano in Auditorium venerdì 3 novembre alle 20 per l’esecuzione dei Kindertotenlieder (solista Sophie Harmsen), e della Sinfonia n. 4 in Sol maggiore, sotto la direzione di Markus Stenz.

Sabato 4 novembre alle 18 sarà infatti il momento dell’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino diretta da Robert Treviño, che di Mahler affronterà la Sinfonia n.5 in Do diesis minore. Domenica 5 novembre alle 16 è il turno dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona diretta da Marco Angius, che affronta la Tragica, la Sinfonia n. 6 in La minore di Gustav Mahler.

Martedì 7 novembre alle 20 con Ottavio Dantone alla testa dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, che si misura con la Sinfonia n. 7 in Mi minore. Mercoledì 8 novembre alle 20 una speciale menzione per un grande evento come la Sinfonia n. 8 in Mi bemolle maggiore (la “gigantesca” Sinfonia dei Mille) nel Duomo di Milano. Una schiera di musicisti all’interno della Cattedrale: l’Orchestra Sinfonica, il Coro Sinfonico (Massimo Fiocchi Malaspina, direttore del coro) e il Coro di Voci Bianche di Milano (Maria Teresa Tramontin, direttrice del coro), il Coro As.Li.Co, i Pueri Cantores della Cappella Musicale del Duomo di Milano. I solisti: Flurina Stucki, Eleanor Lyons ed Elizabeth Breuer, soprani, Bettina Ranch e Annely Peebo, mezzosoprani, Tuomas Katajala, tenore, Jochen Kuper, baritono, Samuel Youn, basso. Un evento in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.

Sabato 11 novembre alle ore 18 è il turno della parmense Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Omer Meir Wellber: in programma i Rückert-Lieder per voce e orchestra (con Christoph Pohl come baritono), l’Adagio dalla Sinfonia n.10 in Fa diesis maggiore e la Sinfonia n. 4 in Re minore op. 120 di Robert Schumann, nell’orchestrazione riveduta da Mahler.

Domenica 12 novembre alle ore 16 spazio alle orchestrazioni delle musiche di Johann Sebastian Bach compiute dal compositore boemo, insieme all’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano diretta da Ruben Jais. Per la Fondazione, un contributo simbolico estremamente importante, quello che vede protagonista la compagine Giovanile di Largo Mahler, un segnale determinante rispetto all’importanza che i giovani e la formazione orchestrale rappresentano per l’Orchestra Sinfonica di Milano.


Lunedì 13 novembre,
a concludere e a suggellare l’intera operazione, si festeggia la ricorrenza del trentesimo compleanno dell’Orchestra Sinfonica di Milano: all’Auditorium di Milano ha luogo un Concerto celebrativo che vede protagonista la Sinfonia n. 9 in Re maggiore di Gustav Mahler, eseguita dall’Orchestra diretta da Claus Peter Flor, Direttore Emerito della compagine.

Nascosto dietro la conferenza stampa, condotta egregiamente Damiano Kazuo Afrifa molto di più che un Ufficio Stampa, che ha svelato tutti i segreti, c’è il sogno divenuto realtà, nella realizzazione del Festival Mahler, da parte di chi ha l’onore e l’onere di reggere le redini di questa realtà culturale nazionale. Ambra Redaelli, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, insieme a Ruben Jais, Direttore Generale e Artistico dell’Orchestra, non hanno nemmeno provato a nascondere l’emozione del raggiungimento di un traguardo così tanto ambizioso, questo è quello che accade ad un sogno che non deve proprio stare in un cassetto.