Festival MILANoLTRE 2023: dal 28 settembre al 15 ottobre al Teatro Elfo Puccini, al Pac Padiglione di arte Contemporanea e altri luoghi della città

Dal 28 settembre al 15 ottobre il Festival MILANoLTRE 2023 farà danzare Milano come di consueto all’inizio dell’autunno. Al Teatro Elfo Puccini, al Pac Padiglione di arte Contemporanea e altri luoghi della città, si alterneranno artisti nazionali e internazionali con grandi ritorni e nuovi arrivi, nel solco di una “Generativity” che sarà a tutti gli effetti uno dei termini che maggiormente definisce questa edizione diretta artisticamente da Rino Achille De Pace:

“È stato il risultato di MindTheDance! uno studio condotto dall’Università Cattolica di Milano sul festival, che ci ha ulteriormente incoraggiati a proseguire in questa direzione, evidenziando quanto il festival sia percepito come un’istituzione generativa e fortemente orientata a considerare le esigenze delle generazioni future.“

Generativity anche a livello strutturale e organizzativo grazie al consolidamento del ruolo di Lorenzo Conti, giovane curatore con un’esperienza significativa nell’ambito della danza che ha già iniziato a condividere la linea artistica del progetto e che a partire dal 2024, assumerà la co-direzione artistica del Festival.


Generativity
per proposte di spettacolo al pubblico in una linea ”che – come scrivono i due curatori – unisce Silent Legacy e DJ Battle di Maud Le Pladec alle nuove creazioni di Vetrina Italia Domani, attraversando le sezioni Anticorpi XL e Affollate Solitudini Teens, le Masterclass e le Conferenze Danzate in una costellazione inedita e orientata al futuro. Un’edizione che guarda geograficamente a Olanda, Francia, Canada/Québec dedicando a ciascuno degli artisti uno spazio che insieme alle produzioni più recenti offre i lavori più vibranti del repertorio di ognuno”.

Generativity per i nuovi percorsi che il festival intraprende per fornire nuovi strumenti agli spettatori, identificando 9 parole chiave che tracciano linee drammaturgiche e intrecciano gli spettacoli tra loro: archivi_back to the future, corpo a corpo, forme di identità, generazioni a confronto, multiversi, musikè, nuovi riti, questione di sguardi, tracce sottopelle. Attraverso questi significanti sul sito di MILANoLTRE lo spettatore potrà scegliere le proprie strade per attraversare il Festival e poi, alla fine di ogni spettacolo avrà l’opportunità di arricchire la nostra mappa linguistica regalandoci la propria parola.

Generativity, infine, identifica le politiche green policy che confermano l’adesione alla campagna di Treedom, che prevede di devolvere un euro su ogni biglietto acquistato per piantare alberi ad uso contadino in territori svantaggiati e costituire la nostra foresta.

Il Festival – Direzione Generale dello Spettacolo, Regione Lombardia, Comune di Milano, Teatro Elfo Puccini, Fondazione Cariplo, Ambasciata del Canada in Italia, Delegazione del Québec in Italia, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e Fondazione Nuovi Mecenati.


Un avvio speciale per questa 37a edizione con la compagnia ICK Dans Amsterdam che presenta in prima nazionale We, The Breath e il riallestimento di Rocco ma, prima, vuole stupire e appassionare il pubblico con un “prima della prima”. Il 28 settembre alle 19.30, l’inaugurazione è affidata a The Body in Revolt,  una conferenza danzata che vede in scena giovani danzatori artisti, riuniti nel gruppo pugliese Vivaio guidato da Victor Callens, storico collaboratore del duo Greco/Scholten. Una pratica che si basa sul potere e sulla vulnerabilità del corpo intuitivo a partire dalla figura archetipica del Don Chisciotte e i cui sette concetti chiave sono tradotti in forma di performance, con frammenti di We, the Breath e con interventi di Suzan Tunca, direttrice dell’Accademia, per spiegare meglio la ricerca attorno alla documentazione della danza.

Cristina Kristal Rizzo torna al festival con due diversi progetti. Il 30/09 (ore 11.00, 12.00, 15.00, 16.00) Monumentum The Second Sleep prima parte/il solo, lavoro in site specific ripensato per gli spazi del Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che nasce dall’incontro magico con Megumi Eda, storica danzatrice di Karole Armitage, una creazione attraversata da visioni oniriche ed esperienze corporali non verbali.

Monumentum DA primo studio è il secondo progetto che, programmato in sala Bausch quasi alla fine del Festival (14-15/10, ore 15.00, 17.00, 19.00), continua moltiplicando gli sguardi lungo il filo della coreografia e in questa nuova tappa si avvale della presenza e dell’interpretazione in scena di Diana Anselmo, attivista e co-founder dell’associazione Al.Di.Qua. Artists e performer sordx bilingue in italiano e LIS (lingua dei segni italiana). Un racconto, un movimento da corpo a corpo, che intende amplificare e dare spazio alle possibilità performative intrinseche alla lingua dei segni, lingua viva, corporea, umana, che non parla di margini ma di nuovi pezzi di orizzonte.

Il 30/09 (replica l’1/10) sono in scena anche la compagnia Sanpapiè che, dopo diversi esperimenti di danza in site specific, tornano al Festival con una nuova produzione allestita in sala Bausch (ore 16.00, 18.00, 19.30), lo spazio più raccolto del Teatro Elfo Puccini. Taca tè è una sfida, ideata e diretta da Lara Guidetti, coreografa Associata al Festival, sul diritto di esistere nel tempo giocata tra due corpi anagraficamente lontani che convergono nel presente della danza tra sonorità che spaziano dal liscio emiliano a musiche strumentali ed elettroniche originali, realizzate da Alberto Sansone e Marcello Gori.


Sempre il 30/09 (ore 20.30) Emio Greco/Pieter Scholten per la prima volta al Festival sono in prima nazionale con We, The Breath in sala Shakespeare. Un rituale, uno spettacolo nel quale al pubblico viene data l’opportunità di partecipare attivamente, un lavoro che lega un insieme umano in uno sforzo comune per creare un nuovo mondo.

La presenza di ICK Dans Amsterdam a Milano vuole valorizzarne anche il vasto repertorio. L’1/10 proponiamo Rocco (ore 21) spettacolo del 2011 che nella nuova versione ripensata per la sala Fassbinder, vedrà parte del pubblico prendere posto intorno al ring dove i danzatori/danzatrici diventano pugili/pugilesse. Una sfida, come in un vero e proprio match di boxe, con pugni, passi veloci e tattiche virtuose.

Il respiro è l’elemento che caratterizza anche la prima delle due creazioni di un’altra maestra della scena contemporanea, Marie Chouinard. « M » (sala Shakespeare il 3 e 4/10 ore 20.30) è una coreografia sviluppata a partire dal respiro e dalle voci dei 12 performer. Dai micromovimenti, da un impulso che scuote i polmoni e le ossa, c’è il risveglio dell’emozione, l’attivazione della meccanica delirante dell’essere “creature viventi”. Una comunità che avanza, affina il suo movimento al volo, e si scontra ancora e ancora con le radici della follia e della saggezza. Un invito a tornare alle emozioni per meglio vedere, conoscere, gustare… e a chiudere gli occhi sorridendo.

Il 5/10 (sala Shakespeare ore 20.30) la Compagnie Marie Chouinard è in scena con Radical Vitality. Presentato alla Biennale di Venezia nel 2018 è una creazione antologica che raccoglie frammenti di coreografie storiche (assoli e duetti) a partire dagli esordi della carriera della coreografa quebecchese in una nuova prospettiva.

Il 6/10 in Fassbinder (ore 20.30) spazio agli autori e autrici emergenti nella sezione Vetrina Italia Domani che quest’anno accoglie due progetti. Una serata che accosta il lavoro della giovane Camilla Montesi, Caronte, selezionato nell’ambito della Rete AnticorpiXL (di cui MILANoLTRE è partner dal 2022), narrazione silenziosa che decostruisce l’immaginario dell’inferno come luogo ultraterreno e Dear Chatbot creazione selezionata da CIMD – Incubatore per futuri coreografi, Festival Danza Estate e MILANoLTRE e firmata da Silvia Galletti.

Il 7/10 (sala Shakespeare ore 20.30) per la prima volta al festival arriva il duo Panzetti/Ticconi, sostenuto dalla rete nazionale Jump, con Insel, liberamente ispirato alla ricerca del geografo e storico Jared Diamond, e nel quale quattro performer abitano lo spazio immaginario di un’isola deserta ricordando il carattere del naufrago o dell’esilio, incarnando un “distacco dal mondo”.


Piazza Santa Francesca Romana, in zona Porta Venezia a Milano, da tempo punto di ritrovo per gruppi di danza contemporanea, k-pop e L.A. style, l’8/10 diventa palcoscenico del Festival con SPEEED, ideato da Parini Secondo e Alberto Ricca/Bienoise e ispirato al fenomeno della Para Para e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni 90 nei club di Tokyo.  Un quartetto di girls abiterà la piazza remixando idee trovate online, assemblando coreografie attraverso il campionamento e sfruttando le potenzialità dell’open source.


L’8/10
(sala Fassbinder ore 18.00) MILANoLTRE propone la seconda edizioni di AFFOLLATE SOLITUDINI TEENS – 8 soli il progetto dedicato alla giovane creatività emergente a cura degli studenti di Accademia Susanna Beltrami/DHHD/DanceHaus, il Liceo Coreutico Tito Livio, il Centro Aida e il Centro ArteMente e che quest’anno risponderà con 8 soli alla domanda: “Qual è la vostra danza nella bottiglia?”.  Otto dances in a bottle, create a partire dalle immagini e dagli immaginari del nostro presente.

Le Supplici/Fabrizio Favale, uno degli artisti associati al festival, il 9/10 è in sala Shakespeare (ore 20.30) con un doppio progetto in prima nazionale. Black Mountains è un quintetto tutto al maschile dal carattere tellurico che trae ispirazione dalle tradizioni ancestrali estinte del sud Italia. Astral Propeller, invece, presenta toni chiari come di bagliori nel cielo o aurore boreali e si proietta verso un orizzonte stellare amplificato dalle musiche originali eseguite dal vivo da Massimo Carozzi (ZimmerFrei).

Due serate in sala Shakespeare con la danza di Maud Le Pladec, alla guida del Centre Chorégraphique National d’Orléans, artista che si contraddistingue per il suo segno mai slegato dalle questioni sul femminile e sull’appartenenza culturale.  L’11/10 (ore 21.00) Silent Legacy indaga questioni legate al genere e al patrimonio della danza dove il corpo è strumento di decostruzione di norme e di eredità da tramandare o sulle quali confrontarsi, portando in scena tre interpreti dirompenti: Adeline Kerry Cruz, appena 10 anni, danzatrice prodigio della danza di strada Krump, in dialogo con Audrey Merilus e Jr Maddripp. Il 12/10 (ore 21.30), in prima nazionale, il palcoscenico si trasforma nella pista da ballo di DJ Battle, un format originale in cui si sfidano un danzatore e un Live DJ,      sulle note di Julien Tiné, un DJ atipico noto per la sua capacità di spaziare dalla disco all’electro e all’house anni ’80. I corpi e i suoni iniziano a rispondersi a vicenda, sviluppando un linguaggio che va ben oltre le parole: uno scambio non verbale, un mix di controllo e pulsione, dove il pubblico sarà invitato a ballare a sua volta.


Dal 10 al 12/10
(ore 19.30) in sala Fassbinder torna il format delle Conferenze Danzate, tre appuntamenti condotti da esperti del settore con la presenza di sei performer d’eccezione, gli scaligeri Stefania Ballone e Matteo Gavazzi accompagnati dai giovani Linda Giubelli e Alessandro Paoloni, con l’aggiunta di Christian Fagetti e Denise Gazzo per una delle conferenze. Un viaggio attraverso le diverse tecniche, estetiche e poetiche, con parole e documenti video, pensato per tutti coloro che vogliono scoprire più da vicino il patrimonio storico e culturale della danza e, giocando, provare anche a interpretarlo. Il 10/10 George Balanchine, Roland Petit, Jerome Robbins a cura di Elisa Guzzo Vaccarino. L’11/10 Stefano Tomassini racconta Romeo & Giulietta. Il 12/10 La danza in Tv a cura di Alessandro Pontremoli.

Il penultimo appuntamento del festival è l’attesissimo terzo capitolo della trilogia sulla riscrittura di tre opere storiche del repertorio della danza accademica italiana di fine ‘800, ideato da Salvo Lombardo/Chiasma. Sport (14/10 sala Fassbinder ore 20.30) è giocato sulla condizione fisica della “caduta” per riposizionare gli ideali di agonismo e di prestazione nel tentativo di allargare lo sguardo sul concetto stesso di performatività del corpo.

La serata conclusiva dell’edizione 2023 il 15/10 (sala Shakespeare ore 20.30) presenta il nuovo lavoro di Stefania Ballone, Lascaux, firmato assieme a Giulio Colangelo e al compositore leone d’argento alla Biennale Musica Vittorio Montalti: danza, luce e musica elettronica live si fondono sapientemente in questo omaggio coreografico al testo di Georges Bataille sulle grotte di Lascaux e sulla nascita dell’arte.

La sezione Incontri/Traffici/Contatti/Incroci/Punti di vista prevede, come di consueto, iniziative di carattere formativo, ma anche editoriale e di approfondimento, volte alla diffusione di una cultura della danza e all’incrocio pubblici differenti, con una particolare attenzione ai più giovani e al mondo della formazione, non solo di settore. Iniziative che, insieme al programma di spettacoli genera circa 60 appuntamenti tra masterclass e presentazioni. Le Masterclass quest’anno saranno 18 e diffuse sul territorio, coinvolgendo giovani studentesse e studenti di alcuni tra i più importanti centri di formazione – Accademia Susanna Beltrami/DanceHaus, Centro ArteMente, Centro Aida, Liceo Coreutico Pina Bausch, Liceo Coreutico Tito Livio – che saranno visitati dagli artisti. Tra gli incontri da non perdere quello del 9/10 ore 18.00 all’Institut français con Maud Le Pladec, Jr Maddripp, Audrey Merilus e Adeline Kerry Cruz. Il 10/10 alle 20.30 in sala Fassbinder la presentazione del volume di Stefano Tomassini, Fuori Tempo – Danze inattuali e anacronie coreografiche. Infine, l’11/10 presso DanceHaus il laboratorio Dark Giselle. Sulla pedagogia della rottura a cura di Stefano Tomassini.

Luoghi:
Teatro Elfo Puccini, C.so Buenos Aires 33 –
PAC, via Palestro 14 – Piazza Santa Francesca Romana
Informazioni e Prevendita:
Teatro Elfo Puccini – tel. 02.00.66.06.06 – wapp 333 204902 – biglietteria@elfo.org
Orari Biglietteria: lun – ven 11.00>14.00 15.00>19.00– sab 15:00/19:00
Prezzi: da € 20 a € 7 – CARD E ABBONAMENTI: da € 1oo a € 20 –
Info e Prenotazioni On-Line:
www.milanoltre.org