Matilda il Musical al Sistina Chapiteau di Milano: magia e talento per tutta la famiglia – recensione

Se siete alla ricerca di uno spettacolo capace di incantare grandi e piccini, “Matilda il Musical” è la scelta perfetta. Firmato dal regista Massimo Romeo Piparo, il musical, basato sul celebre romanzo di Roald Dahl, ha debuttato ieri sera, con successo, al Sistina Chapiteau di Milano, promettendo emozioni uniche dal 15 al 25 febbraio, da giovedì a domenica.

Per altre notizie sullo spettacolo e sul cast, vedi articolo di presentazione.

La trama, tratta dal romanzo di Dahl e adattata per la scena da Dennis Kelly con le musiche di Tim Minchin, ha conquistato il pubblico fin dal suo debutto al Cambridge Theater nel West End nel 2011. Con oltre 1500 repliche a Broadway e tour internazionali in Stati Uniti, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Corea e Filippine, “Matilda il Musical” vanta un ricco palmarès di premi, tra cui 5 Olivier Award, 4 Tony Award, 5 Drama Desk Award e un Grammy.

RECENSIONE
Il cuore dello spettacolo è sicuramente l’eccezionale cast di giovani talenti provenienti dall’Accademia del Sistina. L’undicenne Giulia Chiovelli brilla nel ruolo di Matilda, dimostrando notevoli doti performative. Accanto a lei, Giulia Fabbri, già nota per la sua straordinaria interpretazione in Mary Poppins, offre un contributo prezioso nel ruolo della maestra. E’ evidente che l’Accademia ha preparato i giovani interpreti ad affrontare con professionalità un musical impegnativo. Divisi in due fasce d’età, l’ensemble ha dimostrato una notevole preparazione e dedizione, garantendo uno spettacolo di alta qualità.

Tra i protagonisti di “Matilda il Musical” al Sistina Chapiteau di Milano, si fa notare Luca Ward nel ruolo en travesti della perfida preside Trinciabue. La sua presenza, grazie alla sua indiscutibile professionalità e la inconfondibile calda voce, anche se camuffata, conferisce un tocco unico allo spettacolo. Tuttavia, alcune  situazioni sceniche  suggeriscono che forse la sua interpretazione potrebbe essere arricchita da una maggiore effervescenza per esaltare la vitalità della trama. Impressionante la sua perfomance che lo impegna in un doppio salto, in cui si è dimostrato un apprezzabile  agile ginnasta, cosa che con il suo ingombrante costume di scena era particolarmente difficoltoso.


Ottima l’interpretazione  e la presenza scenica di Matteo Guma, che ha dimostrato una notevole versatilità nei vari ruoli del Dottore, dell’Escapologo, di Serge, padre di Dolcemiele e del mafioso russo. Anche i The Pozzoli Family, interpretati da Gianmarco Pozzoli e Alice Mangione, nei panni degli stravaganti genitori di Matilda hanno aggiunto un tocco di ironia, sebbene a tratti  sono risultati eccessivi.

Buona la prestazione di Elena Mancuso, che ha interpretato con bravura il ruolo della bibliotecaria Mrs. Phelps,  così come quella di Giovanni Papagni, interprete del  personaggio di Michael, il fratello di Matilda, mentre il ruolo di Rodrigo, interpretato  da Matteo Passini è stato caratterizzato in modo eccessivamente macchiettistico, rendendolo non troppo significativo.


Un grazie alla produzionne per la presenza dell’orchestra dal vivo, sotto la direzione di Federico Zylka, che si è rivelata essenziale ad elevare l’esperienza musicale complessiva dello spettacolo, conferendo una profondità e ricchezza sonora che spesso mancano nelle produzioni più convenzionali.

La regia di Massimo Romeo Piparo e la sua Accademia non deludono, presentando uno spettacolo di ottimo livello, nonostante permangono alcuni problemi di acustica, già evidenziati nel precedente spettacolo, che rendono non del tutto fluida la comprensione del parlato. La scenografia elaborata, le coreografie coinvolgenti e i costumi pregiati, ripresi dalla versione originale, conferiscono al musical un tocco di magia.


Il pubblico milanese ha comunque risposto con generosità ed entusiasmo, applaudendo a lungo alla fine dello spettacolo.

Tuttavia  si evidenzia che la capacità di mantenere un ritmo avvincente e coinvolgente durante tutto lo spettacolo è cruciale per assicurare un’esperienza soddisfacente per tutti i presenti. In questo caso,  forse,  oltre due ore di spettacolo con un lungo intervallo, specie nelle ore serali, potrebbero risultare eccessive per un pubblico famigliare con bambini. Un dettaglio da tenere in considerazione per chi desidera godere appieno dell’esperienza, che consigliamo!