Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte: uno sguardo critico sulle dinamiche sociali contemporanee

Dal 23 al 25 febbraio 2024, presso la Sala Tre del Teatro Franco Parenti di Milano, andrà in scena “Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte” una creazione a cura di also.known.as. con testo e messa in scena di Simone Corso e la drammaturgia di Jovana Malinarić.

Il cast vanta la presenza di Carmelo Crisafulli e  Paola Francesca Frasca mentre per  Annibale Pavone  si evidenzia la sua assenza. Collaborazioni artistiche di Gabriele Anzaldi, Luca D’Arrigo e Simone Cammarata, con la produzione affidata a Nutrimenti Terrestri e il sostegno del Comune di Patti e della Fondazione Orestiadi di Gibellina.

Questo lavoro teatrale è il vincitore del Premio #cittàlaboratorio – Orestiadi di Gibellina 2022, del Premio Renato Palazzi – Tindari Festival 2022, oltre ad essere stato finalista alla Borsa teatrale Anna Pancirolli 2022 e al concorso InBox 2023.

Il nucleo del racconto prende spunto da un tragico evento del maggio 2019, quando Antonio Stano morì nell’ospedale di Taranto dopo giorni trascorsi chiuso in casa senza cibo. A Manduria, sua città di residenza, Antonio era noto come “il Pazzo,” etichetta che fu sufficiente per relegarlo al margine della società. Nei momenti più tragici di questa storia, diventò il bersaglio di un gruppo di giovani tra i 16 e i 22 anni, decisi a perseguitarlo allo scopo di documentare e condividere le loro azioni su WhatsApp. Per sfuggire a questa persecuzione, Antonio si barricò in casa, rinunciando a mettere piede all’esterno.

“Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte” non intende fornire una cronaca dettagliata di questo evento, ma piuttosto esplorare le dinamiche sociali sottese. Il testo si propone di indagare le conseguenze dell’influenza crescente dei beni di consumo, della cultura audiovisiva e dei social media nella vita quotidiana. Questi elementi hanno lentamente permeato la nostra identità e il nostro modo di relazionarci, con il rischio imminente di emarginare l’individuo, confinato dietro porte chiuse a presidiare i propri beni o dietro schermi di dispositivi che diventano il palcoscenico di una nuova forma di recitazione di sé.

Il dramma sottolinea i cambiamenti sociali che hanno plasmato la società dal primo dopoguerra a oggi, evidenziando come le reti di comunicazione, l’onnipresenza dei media e il linguaggio pubblicitario abbiano contribuito all’accentuarsi delle disparità sociali e al progressivo indebolirsi dei legami comunitari. Il potere dell’avere, enfatizzato nel contesto di una scala di bisogni uniformata, premia l’individuo a scapito della collettività.

In un mondo in cui la rappresentazione della vita quotidiana si traduce in contenuti incessantemente prodotti e consumati dagli spett-autori, lo spettacolo si propone di avviare un dialogo sincero tra la scena e la platea. L’obiettivo è trasformare l’evento teatrale in un’occasione di indagine e confronto, oltre che di intrattenimento.

ORARI
venerdì 23 Febbraio – 19:00
sabato 24 Febbraio – 19:00
domenica 25 Febbraio – 16:30
PREZZO
intero 20€
under26/over65/ convenzioni 15€
Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.

Info e biglietteria
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it