Rocco Papaleo al Carcano di Milano con l’’Ispettore Generale’, una commedia satirica da non perdere – recensione

L’Ispettore Generale, il grande capolavoro di Nikolaj Gogol, calca le scene del Teatro Carcano fino al 3 dicembre per la regia di Leo Muscato. L’opera, ispirata a un’idea suggerita da Aleksandr Puškin a Gogol nel 1835, è considerata una tra le commedie satiriche più divertenti mai scritte. La versione moderna di Muscato, che condensa gli originali cinque atti in uno solo, rende lo spettacolo più scorrevole e coinvolgente. La scelta attoriale conferma l’intento comico e satirico, grazie, anche, alla presenza del magistrale Rocco Papaleo.

Per altre notizie sullo spettacolo, vedi il nostro articolo di presentazione.

LA RECENSIONE
Rocco Papaleo,
nei panni del podestà, regala con tutta spontaneità momenti di ilarità, incarnando l’ironia che Gogol voleva trasmettere nella sua opera. Papaleo, con il suo inconfondibile accento lucano e la sua iconica gestualità, riesce a dare profondità e comicità al personaggio principe dell’opera.

La commedia ci riporta ad una Russia lontana, in una cittadina ben distante da San Pietroburgo, capitale del tempo. La scenografia di Andrea Belli, minimale ma geniale nel meccanismo di rotazione, alterna le ambientazioni tra interno ed esterno. La rappresentazione è spettrale e gelida, con tetti innevati all’esterno e spoglie di arredi all’interno, crea un’atmosfera di suspense e inquietudine che si sposa bene con la satira dell’opera.

In questa cerea ambientazione, la notizia dell’arrivo dell’Ispettore Generale mette in allerta tutti i notabili del luogo, e in maggior peso il podestà (Rocco Papaleo). Il subbuglio generato dalla notizia dà vita ad una serie di equivoci dai quali affiora la corruzione, gli imbrogli e l’avidità che aleggia nella burocrazia Russa.

L’Ispettore Generale, tra espedienti comici e scene grottesche, è una denuncia della corruzione politica che così come allora, trova ad oggi la sua totale attualità.


Il cast è fatto di attori di eccezione, tra cui spicca Daniele Marmi, perfetto nel ruolo del finto Ispettore Generale. La sua interpretazione è convincente e ironica, e riesce a creare un forte contrasto con la performance di Rocco Papaleo, riuscendo a regalare un divertimento assicurato. Il ritmo calzante e allegro, accompagnato da una musica tradizionale con effetto canzonatorio, scandisce il tempo tra pause ben studiate che regalano leggerezza allontanando la noia.

L’Ispettore Generale è una commedia satirica brillante e divertente, che riesce a denunciare con forza la corruzione politica in modo ancora attuale. La regia di Leo Muscato e le interpretazioni di Rocco Papaleo e di tutto il cast contribuiscono a rendere lo spettacolo un’esperienza memorabile. Il plauso finale è una conferma fragorosa della riuscita dello spettacolo.

Crediti Foto Tommaso Le Pera