Nel tessuto emotivo e sociale dell’Italia, la pandemia da COVID-19 ha lasciato un’impronta indelebile, segnando un capitolo doloroso e controverso nella storia del paese. L’attesa per un ritorno alla normalità, espressa attraverso inni nazionali e lenzuola con messaggi di speranza, è stata accolta da una realtà ben diversa da quella auspicata. È proprio da questo scarto tra le aspettative e la realtà che emerge il docufilm “Non è andato tutto bene – Le verità negate sul Covid19” del regista Paolo Cassina, una testimonianza audace e incisiva che porta alla luce le sfide, le lacune e le controversie legate alla gestione della pandemia in Italia.
Il documentario, realizzato in collaborazione con giornalisti di spicco e esperti del settore, si propone di esplorare in profondità i principali nodi della crisi pandemica. Attraverso testimonianze inedite, interviste a figure di spicco nel campo della medicina e del diritto, e una narrazione cinematografica avvincente, il film si concentra su una serie di temi cruciali. Tra questi, emergono i protocolli ospedalieri controversi, il ruolo dei trattamenti domiciliari, i dilemmi etici legati alla vaccinazione di massa e l’implicazione del Green Pass nella sfera dei diritti individuali.
Uno dei punti focali del documentario è la denuncia delle reazioni avverse ai vaccini anti-COVID-19 e le implicazioni socio-sanitarie che ne derivano. Attraverso un’analisi approfondita e una serie di casi documentati, il film solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza e l’efficacia delle campagne vaccinali, mettendo in luce il destino delle vittime di tali reazioni, spesso trascurate dallo Stato e dalla sanità pubblica.
Inoltre, il documentario affronta le manifestazioni di protesta e le relative dinamiche di repressione, evidenziando le tensioni sociali e politiche scaturite dall’emergenza sanitaria. La narrazione si fa eco di voci dissidenti, che denunciano soprusi, violazioni dei diritti civili e disuguaglianze nel trattamento delle persone durante la pandemia.
La presentazione del docufilm a Milano segna l’inizio di un percorso di diffusione che coinvolgerà diverse città italiane, offrendo al pubblico l’opportunità di confrontarsi con le testimonianze e le analisi proposte dal regista e dagli esperti coinvolti nel progetto. La scelta di autofinanziare il film e offrirlo gratuitamente alla comunità testimonia l’urgente necessità di una riflessione collettiva sulle lezioni apprese dalla pandemia e sulle sfide che ancora ci attendono.
L’impegno delle associazioni non profit, tra cui Le Verità Nascoste, nel sostenere progetti come questo evidenzia l’importanza di creare spazi di discussione e di sensibilizzazione su temi critici e spesso trascurati.
“Non è andato tutto bene – Le verità negate sul Covid19” si configura non solo come un documento cinematografico, ma come un atto di testimonianza e di denuncia, un invito alla riflessione critica e all’azione responsabile. Attraverso una narrazione avvincente e una rigorosa ricerca delle fonti, il docufilm si propone di aprire uno spazio di dialogo e di confronto su una delle crisi più rilevanti della nostra epoca. In un momento in cui la verità e la trasparenza sono più che mai fondamentali, opere come questa ci ricordano l’importanza di guardare oltre le narrazioni ufficiali e di porre domande difficili, nell’interesse della salute pubblica e della giustizia sociale.
Ingresso con offerta libera. Prenotazione online obbligatoria
www.playmastermovie.com www.specialbyo.it
PER SAPERNE DI PIU’
‘Non è andato tutto bene’
La raccolta fondi – https://playmastermovie.com/
Il trailer – https://rumble.com/v3g63ie-
Promo servizio – https://rumble.com/v3io3yq-
L’intervista di Miriam Gualandi ad Alessandro Amori e Paolo Cassina per Byoblu sui nuovi documentari di Playmastermovie – https://www.byoblu.com/2023/
La morte negata
https://www.youtube.com/watch?
Invisibili
Tutta la storia delle proiezioni di Invisibili – https://rumble.com/v3h2vtk-
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.