LaVerdi: il 5 marzo si conclude il trittico delle ultime sinfonie di Čajkovskij

Venerdì 5 marzo 2021 ore 21:00
In Streaming sul portale web dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org)

Petr Il’ič Čajkovskij Sinfonia n.5 in mi minore op.64
Andante. Allegro con anima
Andante cantabile con alcuna licenza
Valse. Allegro moderato
Finale. Andante maestoso – Allegro vivace 

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Stanislav Kochanovsky Direttore

Si conclude venerdì 5 marzo alle ore 21 sul portale streaming dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org) il viaggio nel tridente delle ultime sinfonie di Petr Il’ič Čajkovskij.

Una per ogni mese, in questo avvio di 2021. Prima, a gennaio, la Quarta sinfonia in fa minore, diretta da Michael Sanderling. Poi, a febbraio, la Sesta Sinfonia, sotto la bacchetta del Direttore Musicale de laVerdi, Claus Peter Flor.

L’anello di giunzione tra le ultime “pari” avviene a un mese esatto dalla data di messa in onda della “Patetica”, ed esattamente il 5 marzo, con un altro grande direttore, altro graditissimo ritorno all’Auditorium di Largo Mahler. La Sinfonia n.5 in mi minore op.64 sarà trasmessa nell’interpretazione di Stanislav Kochanovsky, direttore di grandissima classe, che offre così i suoi spunti per cucire insieme il Cajkovskij della Quarta e quello della “Patetica”, dirigendo l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi nella Sinfonia composta ben undici anni dopo la precedente, anni in cui il compositore si dedica maggiormente alla realizzazione di opere, concerti e altri pezzi orchestrali.

Datata 1888, la Sinfonia in mi minore non godrà immediatamente di grande popolarità, e sarà il grande Direttore d’orchestra Arthur Nikisch, alla morte di Cajkovskij, a riportarla in auge per mostrarne la raffinata bellezza.

Così come la Quarta e la Sesta, nell’ambito della Quinta Sinfonia viene sviluppato un discorso musicale che vuole raccontare la lotta di Cajkovskij col destino, una contesa impari dove la volontà dell’uomo soccombe miseramente alla forza del fato, disegnando musicalmente un oscillare perpetuo tra una visione del mondo distesa e serena, e un pessimismo cupo e indomabile.

Un’alternanza che ben si percepisce a partire dal primo movimento, l’Andante-Allegro con anima, dalle tinte drammatiche, passando per il più disteso Andante cantabile con alcuna licenza e il lirico Valzer del terzo movimento, fino al ritorno del tema del destino nell’ultimo movimento, l’Andante maestoso-Allegro vivace, una frenetica e appassionante corsa in cui si intrecciano stati d’animo contrastanti.

Stanislav Kochanovsky, un talento che a San Pietroburgo è nato e cresciuto, e che ha potuto respirare nei corridoi del Conservatorio anche un po’ dell’anima di Cajkovskij. Un direttore che conosce bene questo repertorio, e che all’Auditorium di Milano ne ha già dato prova dirigendo, un anno e mezzo fa, la Suite n.3 in Sol Maggiore op.55, oltre al Secondo Concerto per violino di Prokofiev (accanto alla solista Caroline Widmann). Un gradito ritorno di una stella del firmamento della direzione d’orchestra, il cui gesto è stato recentemente definito “bello, elegante e raffinato, quasi come stesse ‘scolpendo’ il suono”.

In Streaming sul portale web dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org)

Esattamente come accade per i concerti dal vivo, laVerdi non rinuncia agli approfondimenti. Ed è così che, insieme ai concerti, anche i programmi di sala approdano online, e diventano consultabili sul portale online de laVerdi. Un ulteriore modo di rendere la fruizione musicale ancor più completa e consapevole, una strategia per avvicinare ancor di più la modalità di ascolto online a quella dei concerti dal vivo.